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Napoli – Maxi offensiva dei carabinieri del comando provinciale di Napoli contro gli ormai consueti roghi tossici derivanti dagli scarti industriali. In fiamme all’interno e al ridosso del Parco Nazionale del Vesuvio.

Solo nell’ultima settimana sono così arrivate ben 11 denunce nei confronti dei “furbetti” che per risparmiare sullo smaltimento di rifiuti preferivano depredare il loro stesso territorio. Le azioni si consumavano attraverso lo smaltimento illecito e l’accensione di roghi ad altissimo livello tossicologico. Gli stessi comprendenti ogni tipo di materiale di scarto industriale, da vernici e solventi fino agli scarti delle aziende tessili. Come se non bastasse gran parte dei roghi venivano appiccati all’interno del “protetto” Parco Nazionale del Vesuvio. Ad oggi il polmone verde più importante per l’intera area metropolitana di Napoli.

Il caso più eclatante si è registrato nel comune di Pollena Trocchia, proprio ai piedi del Vesuvio. Qui un uomo incensurato di 52 anni è stato tratto in arresto dai carabinieri della tenenza di Cercola. I militari dell’Arma, attirati da una lunga colonna di fumo nero, hanno rinvenuto l’uomo in fragranza di reato. Con se aveva ancora 20 sacconi destinati alla combustione illecita. A due passi dai roghi i campi coltivati del Vesuvio dove crescono gran parte delle eccellenze del settore agroalimentare del nostro paese.