- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Resta in carcere nonostante abbia ottenuto la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Ma mancano i braccialetti elettronici che permetterebbero il controllo dell’indagato. L’ottava sezione della Corte d’Appello di Napoli sabato scorso ha deciso di concedere i domiciliari al manager russo Aleksandr Korshunov che però resta detenuto nel carcere di Napoli Poggioreale.

Korshunov, difenso l’avvocato Gian Domenico Caiazza, è in stato di detenzione dalla fine di agosto con l’accusa di spionaggio industriale su richiesta degli Usa i quali hanno anche chiesto l’estradizione del manager. Per l’Fbi avrebbe rubato informazioni segrete da ex dipendenti di alcune società della General Electric Aviation la quale produce, tra l’altro, motori per aerei.

Anche la Russia ha chiesto l’estradizione del suo concittadino a cui il suo Paese d’origine contesta di avere sperperato una ingente somma di denaro pubblico per consulenze definite “di nessun valore” e cioè quelle attraverso le quali sarebbe entrato in possesso dei segreti.