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Sono quattro i pool di magistrati che stanno lavorando sugli scontri di venerdì sera a Napoli. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona di Santa Lucia (strada parallela al lungomare e sede della regione Campania) hanno ripreso circa un migliaio di persone che si sono infiltrate nella manifestazione pacifica dei commercianti contro il lockdown.

I magistrati designati dal procuratore Melillo nel pool – Antonello Ardituro (antiterrorismo), Celeste Carrano (Antimafia), Luciano D’Angelo (sicurezza urbana) e Danilo De Simone (manifestazioni sportive) – stanno cercando anche di verificare se, come presupposto da altri uffici inquirenti, gli scontri che si sono verificati non solo a Napoli ma anche a Torino e Milano, siano stati coordinati da una regia unica.

Di certo ritengono che erano organizzati: scooter a rallentare le azioni della polizia, e gruppi d’assalto nascosti e ben bardati. Venerdì scorso erano presenti personaggi legati all’estremismo sia di destra che di sinistra, criminali comuni ed elementi riconducibili alla camorra della zona del Pallonetto di Santa Lucia, rione Sanità e Quartieri Spagnoli, i parcheggiatori abusivi e tifosi violenti.