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Napoli – Lotta a colpi di denunce e controdenunce tra una mamma, architetto e funzionario ATO e la dirigente della scuola elementare Vanvitelli sita a Via Luca Giordano nel cuore del Vomero, quartiere collinare e simbolo storico della “Napoli bene”.

Il motivo del contendere è la riduzione dell’orario scolastico passato dalle ore 16.00 alle ore 15.00 a causa della mancanza del personale scolastico. La mamma in questione non ci sta, perché secondo lei è una mancanza di volontà della scuola che potrebbe sopperire con “un po’ di straordinario” e quindi ha deciso di intraprendere una battaglia legale. Ieri – così come riporta il Corriere del Mezzogiorno – ha preparato la denuncia per maltrattamenti che suo fratello, evidentemente avvocato, oggi presenterà in procura.

Tutto è cominciato quando giovedì scorso la scuola ha comunicato la riduzione dell’orario scolastico e l’architetto ha deciso di comunicare alla dirigente scolastica di non accettare il cambiamento scolastico e di andare a prendere il figlio lunedì al solito orario, ovvero alle 16.00. Al suo arrivo ha però trovato il figlio ad aspettare da solo, a terra, nell’androne delle scale al freddo. Ha quindi pubblicato una foto su Facebook tuonando contro la scuola e non si arrende.

Martedì infatti torna lo stesso alle ore 16 ma trova la risposta della dirigente scolastica: ad aspettarla ci sono infatti i carabinieri e gli assistenti sociali. La donna è stata appena denunciata per abbandono di minore. Arriva quindi mercoledì la sua decisione di denunciare per maltrattamenti: “Oggi – racconta in un mercoledì mattina per lei piuttosto complicato – passo alle 15 alla Vanvitelli e prelevo mio figlio nell’orario impostomi perché non voglio ulteriormente esporlo e disorientarlo. Non per questo, però, mi rassegno. Quello che è accaduto è insopportabile perché c’è stata una ritorsione su un bambino. In mia assenza mio figlio è stato sottoposto ad un colloquio con i carabinieri e con l’assistente sociale ed adesso ha paura che quelle persone lo allontanino da casa. Martedì sera ha parlato di questi timori al fratello di dieci anni che, per rassicurarlo, lo ha abbracciato ed ha risposto che non lo permetteremo mai”. Incalza: “Non è accettabile che per fronteggiare una presunta mancanza di bidelli ed addetti alle pulizie la dirigente abbia anticipato di un’ora la fine delle lezioni”.

Sulla sua pagina Facebook la donna rincara ancora la dose con accuse precise alla dirigente: “Su 14 unità di personale assegnate di diritto la scuola Vanvitelli ne aveva a disposizione tredici. Con un minimo di buona volontà ed un po’ di straordinario si poteva evitare la riduzione dell’orario scolastico”.

Nella tarda serata di ieri però arriva la notizia che nessuno si aspetta, forse la resa della dirigente scolastica: è arrivata la comunicazione nella quale si dà notizia che da domani sarà ripristinato il normale orario fino alle 16.