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Napoli – “Meno elezioni più lezioni” tornano nuovamente in strada a Napoli gli operatori della scuola.

Docenti, operatori scolastici precari, ma anche genitori ed alunni, si sono dati appuntamento questa mattina a piazza Del Gesù. Portando tra i vicoli del cuore del capoluogo campano tutta la loro contrarietà contro l’apertura posticipata degli istituti scolastici.

La Campania, grazie alla scelta del Governatore De Luca, sarà infatti tra le ultime Regioni d’Italia ad aprire agli studenti.  “Bisognava portare il voto fuori dalle scuole – spiegano oggi gli attivisti della rete Scuola e bambini nell’emergenza Covid-19 – come si è fatto altrove, soluzioni alternative alle aule come caserme e strutture esterne”.

Mentre oggi molti studenti italiani tornano a calcare i banchi per i loro corrispettivi campani il futuro a scuola è difatti ancora lontano. “Quella di oggi – spiegano gli operatori scolastici – è un’apertura a metà che prevede comunque una didattica a distanza, una soluzione che incrementa l’abbandono scolastico“.

Un altro tema lanciato oggi dai manifestanti è quello del precariato scolastico che, anche nel post lockdown, continua a creare disagi non indifferenti.
Dopo mesi di chiusura ci aspettavamo una scuola con più spazi, con più assunzioni e meno precari tra i docenti ed il personale ATA, con operatori sanitari di riferimento per l’emergenza epidemiologica, con un migliore trasporto pubblico” hanno spiegato i lavoratori del mondo della scuola.
Mentre, per il prossimo 26 settembre, è prevista una mobilitazione su scala nazionale a Roma, promossa dalla rete “Priorità alla scuola”.