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Otto anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Questa la pena inflitta dal gup di Napoli Rosamaria De Lellis, ad Alfred Idimudia, il nigeriano di 37 anni che l’8 giugno dell’anno scorso con due pugni al volto uccise Ulderico Esposito, il tabaccaio della stazione della metropolitana di Chiaiano.

Il 51enne morì per una emorragia interna il 4 luglio. Il pm Gloria Sanseverino aveva chiesto 10 anni chiedendo che all’imputato non venissero concesse le attenuanti generiche. Al termine del rito abbreviato il giudice, pur non riconoscendo alcuna attenuante, lo ha condannato ad otto anni. “Una decisione assurda, che non riesco a concepire. La vita di mio marito valeva 8 anni? Lo scorso anno è stato ucciso un uomo giusto, un marito e un papà esemplare. Però devo dire che voglio comunque continuare a credere nella giustizia e a battermi affinché mio marito non sia dimenticato. Andrò fino in fondo per ricercare la giustizia che meritava”, dice la moglie di Esposito, Daniela Manzi.