- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Rimini – “Questo coronavirus è proprio un affare” diceva Salvatore Emolo, napoletano, socio occulto di una ditta di pulizie di Pesaro, non sapendo di essere intercettato dalla Guardia di Finanza.

Emolo, pregiudicato e sorvegliato speciale dal 2016, aveva messo su un redditizio giro di affari grazie alle sanificazioni di esercizi commerciali come bar, ristoranti o alberghi, obbligatori in tempo di Covid.

Salvatore Emolo, con l’aiuto di un imprenditore nel campo delle pulizie, era riuscito ad entrare nel mercato di Rimini, applicando tariffe dell’1,50 euro a metro quadro per le sanificazioni. Ancora da stimare i proventi dell’attività illecita, ma sicuramente quantificabili in decine di migliaia di euro.

All’alba di questa mattina, coordinato dal comandante Michele Ciarla, il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Rimini ha fatto partire l’operazione “Dirty cleaning”, mentre venivano eseguite perquisizioni domiciliari e nella sede della società tra Rimini, Pesaro e Trento.

La ditta è stata immediatamente posta sotto sequestro e quattro persone, tra cui Emolo, sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di intestazione fittizia.

Le Fiamme Gialle sono riuscite a ricostruire gli affari illeciti proprio attraverso Eolo, sorvegliato speciale in quanto condannato in via definitiva nel 2010 per associazione camorristica e nel 2017 per aver partecipato ad un raid punitivo di camorra. Eolo è considerato un fedelissimo del boss Marco Di Lauro, arrestato lo scorso marzo dopo 13 anni di latitanza, ma al momento non un coinvolgimento del clan.