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Napoli – Poche persone questa mattina alla Mostra d’Oltremare di Napoli, centro vaccinale della Asl NA1. Le vaccinazioni anti-Covid si svolgono ordinatamente e senza fila, tra preoccupazione e fatalismo tra i vaccinati dopo le notizie sui sequestri di lotti del vaccino Astrazeneca. “Mi sono vaccinata il 19 febbraio, dice la dirigente scolastica di San Giorgio a Cremano Maria Furino, e proprio con uno dei vaccini dei morti sequestrati. Che devo dire? Speriamo bene…”. Poi scherza con un amico sul “tipo di funerale” che preferirebbe.

Un gruppo di suore della Congregazione di Maria Santissima dell’Addolorata, che gestisce una scuola a piazza Carlo III, a Napoli, ha appena completato la vaccinazione. Nessun sintomo per una di loro, del Madagascar. “Ma bisogna aspettare la notte, dice, le reazioni non sono immediate”, spiegano all’Ansa.

Reazioni forti, invece, hanno avuto due consorelle: una accusa forti dolori alla schiena da una settimana. Sarà l’effetto della dose di vaccino? “Non lo so – dice – ma prima, non li avevo mai avuti.” Un’altra suora, indonesiana, nella notte successiva alla inoculazione ha avuto febbre alta, proseguita per due giorni. L’effetto delle notizie sul sequestro di lotti del vaccino di AstraZeneca, dopo alcuni casi di decessi, si misura con le scarse presenze alla Mostra d’Oltremare di Napoli, centro vaccinale della ASL NA1.

Ieri lunghe file di 80enni in attesa e proteste. Oggi poche persone e nessuna fila per entrare. In mattinata, toccava agli insegnanti, alle 15 avrebbero dovuto accedere gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, due delle categorie prioritarie nella campagna vaccinale. Ma gli addetti alla sicurezza poco dopo le 12.30 cominciano a chiedere si ci sono esponenti delle forze dell’ Ordine, per anticipare la loro vaccinazione.

“Comincerete alle 15 ?” “No, si può entrare da ora, se c’è qualcuno che deve vaccinarsi, puo’ venire in anticipo”, dice una Guardia giurata ai cancelli di ingresso. Alle 13.30 in attesa di vaccinarsi, non c’e’ piu’ nessuno. Resta qualche familiare che aspetta. Mario, professionista del quartiere Vomero, da’ voce alla preoccupazione. La moglie, insegnante, e’ dentro, ed attende i 15′ previsti dopo l’inoculazione del vaccino. “Dovevano fermare le vaccinazioni dopo il sequestro delle dosi di Astra Zeneca”, dice, e quando apprende che il sequestro riguarda solo alcuni lotti e che l’ indicazione dell’ EMA è quella di proseguire le vaccinazioni in attesa degli accertamenti sulle morti sospette, scuote la testa: “hanno fatto le cose all’ italiana….”. (Fonte Ansa)