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Napoli – Officine e bar fuorilegge, nuovo blitz dei caschi bianchi tra la zona collinare e il centro storico della città. A entrare in azione sono stati ancora una volta gli agenti di polizia locale dell’unità operativa Vomero agli ordini del capitano Gaetano Frattini e quelli dell’unità operativa Tutela ambientale diretta dal capitano Enrico del Gaudio, che ieri hanno passato al setaccio le strade del territorio cittadino fino a notte fonda.
 
Durante i controlli in via Solario, all’Arenella, il titolare di una carrozzeria veniva sanzionato per la mancanza del nulla osta impatto acustico e perché non ottemperava agli obblighi relativi alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti, che nello specifico non erano aggiornati. Anche in via Domenico Fontana per il titolare di una carrozzeria scattava la sanzione amministrativa per la mancanza di nulla osta impatto acustico, il mancato aggiornamento dei registri di carico e scarico dei rifiuti e per la mancanza di autorizzazione sanitaria. Per un’autofficina in via Rossini scattava la sanzione amministrativa del mancato aggiornamento del registro dei rifiuti e la mancanza di autorizzazione sanitaria.
 
In via Rosaroll, invece, la titolare di un bar veniva verbalizzata per la violazione del regolamento comunale delle sale giochi e centri scommesse in quanto non aveva spento le macchinette all’interno della propria attività durante le ore di divieto. Per tutte le attività seguiranno le segnalazioni agli uffici competenti per i successivi adempimenti. A seguito di segnalazione gli agenti intervenivano poi in via Giuseppe Leonardo Albanese, a due passi da Porta Capuana, in un’attività di somministrazione per eseguire un controllo amministrativo dell’esercizio. Giunti sul posto gli agenti notavano una struttura in alluminio ancorata su suolo pubblico con bulloni e dall’altra parte, sempre con bulloni, alla facciata del fabbricato. La struttura non si connotava per la temporaneità della sua utilizzazione bensì si qualificava, secondo la ricostruzione della Municipale, come manufatto atto a migliorare la fruizione di uno spazio esterno sottraendolo alla pubblica utilità. Oltre al danneggiamento per i fori su suolo pubblico il titolare aveva anche ricoperto parte del marciapiede con massetto in cemento.
 
La struttura di circa 28 metri quadrati è stata sottoposta a sequestro penale e il titolare deferito all’autorità giudiziaria per la mancanza del permesso a costruire e per il danneggiamento di suolo pubblico. A carico del responsabile, marito della titolare dell’attività, risultavano inoltre numerosi precedenti penali tra cui rapina, tentato omicidio, associazione per delinquere e resistenza. Durante l’intervento si sono registrati anche alcuni momenti di tensione tra i vigili e i titolari dell’attività, non “felicissimi” del controllo appena ricevuto.