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Ad eccezion fatta dell’imbarazzatissimo Pd, che ha solo timidamente criticato le parole di De Luca sul premier Meloni, l’intero mondo della politica, da Renzi a Mastella, passando per Calenda, ha duramente condannato le volgari esternazioni del governatore campano. Spiace che, a distanza di 24 ore da un così triste episodio, che lede la credibilità delle istituzioni e rischia di compromettere in maniera inaccettabile il pur necessario confronto tra Governo e autonomie locali, il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, dotato di grande equilibrio e di non comune sensibilità istituzionale, presente ieri a Roma a capo della delegazione delle fasce tricolori campane, non abbia ancora preso le distanze dal Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, stigmatizzandone i comportamenti inappropriati usati verso le forze dell’ordine e le gravi parole (anche insultanti) rivolte al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni”. Così in una nota comune i sindaci di Afragola, Antonio Pannone (componente del Direttivo Anci Campania) e di Casalnuovo di Napoli, Massimo Pelliccia (vice Presidente Anci Campania).
Da sindaci campani, associati all’Anci – proseguono i due primi cittadini – invitiamo l’amico Carlo Marino a dissociarsi dalle dichiarazioni di Vincenzo De Luca. L’Anci è una splendida realtà ricca di risorse e di prospettive di crescita che deve continuare a contraddistinguersi per senso delle istituzioni e rispetto di tutte le comunità che rappresenta; pertanto, non può essere trascinata nella deleteria deriva insultante innescata da De Luca a danno del Premier Meloni.
Scriveremo anche al presidente nazionale, Antonio Decaro, per chiedergli la medesima presa di distanza: bisogna rientrare, come sottolinea lo stesso Presidente Marino, nell’alveo di una corretta dialettica istituzionale e di una unitaria e fattiva collaborazione, che metta al primo posto gli interessi delle comunità campane”.