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Napoli – “Con lo Spartak è stata evidente la differenza sottile tra dominare una gara e poi dopo un episodio subirla totalmente. Ora ci aspetta la Fiorentina che è una grande squadra e tutti sono a cercare la rottura dell’incantesimo, non si tratta di che strada ha fatto Cappuccetto Rosso, ma di andare lì a mostrare che siamo una squadra forte“. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida contro la Fiorentina che arriva tre giorni dopo il ko europeo con lo Spartak Mosca. “Il risultato europeo – ha detto – non condiziona niente, la Fiorentina rimaneva forte anche se vincevamo. Abbiamo analizzato quello che è successo e le due fasi della prossima avversaria, abbiamo avuto poco tempo, ma il Napoli ha una sua identità e prende le indicazioni, anche se poche“.

Il premio da allenatore per spettacolo ed efficacia? Allora dobbiamo portarlo nello spogliatoio, io non ho fatto niente, va condiviso con i calciatori, con la società, e con chi ci dà le magliette asciutte e ripiegate“. Così il tecnico del Napoli ha commentato la motivazione del premio di allenatore del mese della Lega. Il tecnico ha anche sottolineato che il Napoli è partito così forte perché “è una squadra – ha detto – che anche negli anni precedenti ha fatto bene, è già stata plasmata, sa come si comporta una big. Io ho avuto la fortuna di aver allenato in piazze importanti e mi ha fatto crescere. A volte quando inizi non sai che direzione prende la nuova squadra ma in questo – ha sottolineato – l’esperienza aiuta“.

I tifosi di Fiorentina e Napoli possono insultarsi quanto gli pare ma devono sapere che sono gemellati dall’amore e dalla passione per la loro squadra. Sono tifosi quasi al 100% per la squadra della propria città e indirizzare la passione contro un nemico è una cosa grave“. Ha proseguito Luciano Spalletti alla viglia della sfida del Franchi, commentando l’astio che spesso è sfociato in scontri tra le tifoserie delle due squadre. “La passione – ha aggiunto – si combina con l’amore, se invece diventa inutile e distruttivo si disperdono energie da mettere a disposizione della loro squadra“. Spalletti ha anche commentato le critiche che a volte vengono indirizzate al Var: “Ci deve essere. Quando vedo una partita da spettatore – ha detto – succede l’episodio in area e vedo che viene invocato il var, quindi è una soluzione che fa crescere, è una evoluzione della classe arbitrale, è giusto che ci sia e anche nel regolamento è abbastanza chiaro. Poi a volte ci sono episodi sottili ma in generale funziona il var“. Il tecnico azzurro è intervenuto anche sul dibattito in corso sulla Coppa d’Africa che a gennaio porterà via una trentina di calciatori alla serie A, tra cui anche il suo bomber Osimhen: “C’è una partita aperta da De Laurentiis su questo e io sono al suo fianco, lui spende soldi e ha ragione quando dice che le nazionali a volte devastano i club. La dobbiamo gestire in un modo o in un altro, le insidie ci sono, ma vogliamo poter lasciare il Napoli in grado di combattere con tutti“.