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Napoli – Sono arrivati in due da Forcella passando per largo San Marcellino, la zona alle spalle della facoltà di Scienze Politiche della Federico II di Napoli. Sono entrati in vico Santi Filippo e Giacomo, nel cuore dei Decumani. Hanno percorso pochissimi metri e hanno fatto fuoco per tre volte con una calibro 9×21. Una ‘stesa’, così chiamata perché l’obiettivo di chi fa fuoco è quello di far distendere a terra chi sente gli spari. Una nuova sparatori che ha fatto seguito a una avvenuta poco prima nella zona di Santa Chiara, non tanto distante da largo San Marcellino. Diciassette i colpi di pistola e in quel caso il destinatario era Ciro Perez, pregiudicato e padre di due uomini legati al clan Mazzarella.

I tre colpi di pistola in via Santi Filippo e Giacomo avevano un destinatario preciso: i Sibillo, pregiudicati che fino a due anni fa hanno dominato gli affari tra i Decumani e Forcella con un accorto militare con i Giuliano, contro i Mazzarella. I Giuliano sono finiti perché arrestati, dei Sibillo invece ne è rimasta traccia. Loro si sono uniti ai Rinaldi e ai Contini, due gruppi di camorra molto stabili e forti con il comune intento di annientare i Mazzarella che invece usano i Perez e gli Iodice per fare affari al centro, e in particolare nella zona dei Tribunali. E tutta qui la guerra del centro di Napoli che ha portato anche al lancio della bomba contro la pizzeria Sorbillo in via dei Tribunali. L’altra sparatoria è avvenuta alle 3:50. I carabinieri sono intervenuti in via Francesco Saverio Gargiulo, nella zona del centro storico, dove all’altezza del civico 17 ignoti hanno sparato contro un portone provocando 2 fori. A terra sono stati trovati e sequestrati 12 bossoli calibro 9. In quel palazzo abita un 62enne già noto alle forze dell’ordine ai domiciliari che, avendo una cardiopatia, si è sentito male ed è stato ricoverato all’ospedale Cardarelli.