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Vittima di bullismo, mentre era a bordo di un ciclomotore fu speronato da un’auto con a bordo i suoi due persecutori.riportando gravi lesioni. A poco più di due mesi è arrivata la svolta, con gli agenti del commissariato di polizia di Pompei (Napoli), che hanno dato esecuzione a due ordinanze cautelari emesse rispettivamente dal gip del tribunale per i minorenni di Napoli e dal gip del tribunale di Torre Annunziata. Arrestati due giovanissimi, un minore di Boscoreale e un ventenne di Pompei. Sono accusati di tentato omicidio.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, la vittima, mentre percorreva via Passanti Flocco a Boscoreale alla guida di un ciclomotore, era stata speronata da una Smart, il cui conducente dopo l’impatto si era dato alla fuga. Il giovane aveva perso il controllo del mezzo, urtando violentemente contro le fioriere collocate sul marciapiede e cadendo sul ciglio della strada, riportando lesioni, soprattutto alla colonna vertebrale, tanto da essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la frattura di una vertebra lombare.
Grazie al racconto della vittima e di altri testimoni e alle immagini degli impianti di videosorveglianza, gli agenti hanno potuto appurare come a bordo della vettura vi fossero i due giovani oggi arrestati, i quali, dopo avere visto lo scooter con a bordo la vittima, erano riusciti a raggiungere il mezzo fino a speronarlo. Dalle indagini è emerso che l’episodio non sarebbe stato isolato, anzi avrebbe rappresentato il culmine di pregressi atti di bullismo e vessazione posti in essere dal ventenne che, già in precedenza, avrebbe molestato il ragazzo, tanto da essere già imputato in un altro procedimento.
Nel corso delle indagini è stato inoltre accertato che due giorni prima, il 28 aprile, il 20enne, sempre a bordo della stessa Smart e sempre in compagnia del minore, avrebbe inseguito la vittima, che viaggiava a bordo del suo scooter, e con una manovra spericolata avrebbe già tentato di investirlo, senza però riuscirci. Dopo le formalità di rito, il ragazzo maggiorenne è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale, mentre l’altro è stato collocato in comunità a disposizione dell’autorità giudiziaria.