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Napoli – Aurelio De Laurentiis dà spettacolo e lancia clamorose dichiarazioni riportate in un’intervista nell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Ieri il numero uno azzurro aveva voglia di parlare e, al termine del gruppo di lavoro dell’Eca, ha trattato vari temi. Dagli obiettivi della sua squadra e del futuro della società azzurra, alla Champions che potrebbe essere giocata a Bari.

“Il Napoli certi riconoscimenti non li ha avuti solo dall’Eca, ma anche da un gruppo di studiosi olandesi: hanno verificato che in Europa siamo stati la squadra più cresciuta negli ultimi 10 anni in termini di valorizzazione complessiva del club. Vuol dire che abbiamo lavorato bene se siamo stati considerati avanti all’Inter e al Milan. Non abbiamo vinto degli scudetti ma uno prima di riuscirci si deve rafforzare e fortificare. E pensare che non è nemmeno uno stadio vero dove giocare. Una cosa ridicola”. Il San Paolo“E’ un incubo, un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. Per questo dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Serviranno due anni, nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima”.

C’era anche il mercato al centro della discussione con Aurelio De Laurentiis, nell’intervista rilasciata dal presidente partenopeo che ha parlato anche del futuro di Lorenzo Insigne e a proposito del proprio gioiello, svela un retroscena: “Insigne ha una clausola rescissoria simbolica: con Raiola siamo d’accordo che se arriva un’offerta da 200 milioni, lo vendiamo. Un accordo verbale, non scritto. E non un euro di meno. Nel nuovo contratto di Koulibaly non c’è clausola. Ancelotti? Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno e tranquillo qualunque cosa accada. A Sarrinon rispondo più per evitare che diventi una telenovela dai toni antipatici”. Stuzzicato poi sulla vicenda Sarri, il patron risponde così: “Rispondere alle accuse di Sarri? Assolutamente no. Ha detto cose completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò questa diventa una telenovela dai toni antipatici e che non interessa a nessuno. Io sono felice con Ancelotti e non ho più sentito mister Sarri dopo la bottiglia di champagne che abbiamo aperto la domenica sera dell’ultima partita. Da allora zero contatti”.

Parole al miele invece per il neo tecnico Carlo Ancelotti: “Credo molto in lui e per questo l’ho fortemente voluto. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò serno e tranquillo qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità. Gli ho dato in mano le chiavi del Napoli. A lui e a mio figlio Edoardo. Ora dopo tanti anni potrò dedicarmi di più a cinema e tv”.

De Laurentiis tratta anche il tema Cristiano Ronaldo e spiega: “E’ stato un bel propagatore di interesse. Certo che se in Lega avessimo aspettato il suo arrivo forse avremmo venduto i diritti tv per l’Italia a un prezzo migliore e avremmo fatto bingo. Ronaldo è un grandissimo campione e lo vedremo agire in maniera straordinaria in Champions. Per il Napoli era davvero inarrivabile, non potevamo permettercelo”.

C’è tempo anche di parlare del Var: “Non è il problema di pensare male. E’ chiaro che ci sono molte cose che non quadrano. Io credo si debba eliminare la discrezionalità dell’arbitro. Il direttore di gara deve essere uno che verifica sul campo la liceità del gioco, aiutato da una moviola guidata da un gruppo di arbitri. Se tutto tace e non viene chiamato a verificare certi falli o certe decisioni, gatta ci cova…Non voglio dire la Juve o non la Juve…Bisogna rendere giustizia agli sforzi di 7-8 club che devono veder ripagati i loro investimenti, certamente superiori a quelli delle società minori”. Infine, un commento sulla reale forza del Napoli, che deve cercare di fare meglio della passata stagione, e quindi della Juventus: “Lo vedremo se è più forte o meno forte. Siamo qui per lavorare. Nel calcio non sei artefice del tuo destino perché ci sono altre 19 squadre in Italia e molte di più in Champions. Dipende anche dagli altri, ma io ho fiducia”.