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“Per la squadra la finale di domani è importante, sono ragazzi bravi e giovani che hanno vinto lo scudetto, sanno che non è facile giocare questa Supercoppa e hanno l’ambizione di vincere il trofeo. E’ un’arma e lo ricorderò nello spogliatoio prima della gara”. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, in conferenza stampa a Riad alla vigilia della finale di Supercoppa italiana contro l’Inter.

Mazzarri ha sottolineato che “non firmo mai per il pari, io sto allenando ragazzi che sono Campioni d’Italia, lo sanno. Contro l’Inter in campionato il Napoli ha avuto possesso palla superiore ma poi ha perso 3-0 per il contropiede dei nerazzurri. Il calcio è una materia che bisogna saper interpretare da noi addetti lavori e lo facciamo, siamo carenti sull’organico con diverse defezioni ma ce la giochiamo con la mentalità alla pari con l’Inter senza sottovalutare niente. Ho visto la semifinale contro la Lazio, ho notato che l’Inter contro una signora squadra è stato migliore su gioco, velocità, qualità individuali. Ma le grandi squadre possono avere flessioni, so che siamo nel migliore momento per loro ma se facciamo bene la serata ci dà più fiducia per il proseguimento della stagione”. 

“Con Nonge ho parlato 5 minuti, mi ha detto di essere pronto e disponibile a giocare qualche minuto. Io valuto però se far giocare un calciatore che arriva in squadra da due giorni e non conosce poco dei nostri automatismi”, ha detto il tecnico del Napol parlando dell’esterno destro belga Cyril Ngonge, che ha raggiunto i nuovi compagni a Riad. Non sarà disponibile invece Hamed Traoré: “deve fare un mini preparazione per la seconda fase della stagione, lo aspettiamo. Gli altri stanno bene anche se abbiamo fatto pochi allenamenti tra la semifinale e la finale. Domani mattina faremo anche un altro piccolo allenamento e vediamo. Cajuste lo recuperiamo, Zielinslki sta bene dal punto di vista fisico, vediamo, mentre per Demme vediamo se può andare in panchina”.

Mazzarri ha risposto anche rispetto all’ipotesi di un maggior tifo arabo per l’Inter: “il Napoli ha vinto il campionato l’anno scorso ma era già conosciuto nel mondo, già quando fui qui la prima volta si parlava di Champions e il Napoli ha sempre giocato nelle coppe. E’ un club che esiste in modo tangibile da anni, ormai conosciuto a livello mondiale. Il trofeo per me? In 23 anni di carriera sono alla seconda finale e spero di poter alzare la coppa, ma da allenatore ho fatto tante cose e se vinciamo questo trofeo sono ben felice, altrimenti sono felice lo stesso perché non tutti partono come me a fare l’allenatore e si giocano le finali”.