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Napoli – Archiviato il terrore per il devastante vento di ieri, ecco che Napoli si scopre ferita come non mai. La bufera che ha flagellato la città, infatti, non ha causato “soltanto” l’abbattimento di circa un centinaio di alberi, uno dei quali ha ucciso il 21enne Davide Natale a Fuorigrotta, e la caduta di numerosi calcinacci. I segni dello scirocco da stamattina sono purtroppo ben visibili anche sul lungomare, ridotto di fatto a un’indicibile discarica di rifiuti.
L’intera linea di costa, da via Partenope fino a largo Sermoneta passando per via Caracciolo, è stata letteralmente invasa dalla plastica, soprattutto bottiglie e recipienti, ma anche boe e altri rifiuti ingombranti. Un paesaggio agghiacciante, che ha lasciato a dir poco interdetti i tanti passanti che fin dalle prime ore del mattino si sono ritrovati a transitare in zona. L’inquietante circostanza non è passata inosservata all’occhio attento del consigliere comunale Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità, che a strettissimo giro di posta ha inviato un’informativa all’amministratore unico dell’Asìa Francesco Iacotucci e al sindaco Luigi de Magistris: «A seguito della numerose segnalazioni e foto pervenute, vi chiedo di intervenire con la massima urgenza per la rimozione dei rifiuti plastici che la mareggiata ha lasciato sulle scogliere e sulle spiagge tra via Caracciolo e via Partenope». L’appello è stato subito raccolto da Daniela Villani, delegata al Mare, che annuncia: «Programmata per domani la pulizia straordinaria della spiaggia alla rotonda Diaz e del Canalone. Si tratta di un servizio speciale, in quanto la pulizia delle spiagge libere avviene già quotidianamente. Purtroppo il mare nasconde tutto quello che l’uomo butta e alla prima mareggiata ecco la brutta sorpresa, con il palesarsi dei danni che procuriamo con i nostri maledetti e insani gesti».