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Torre Annunziata – Un disastro le cui cause sono in accertamento ha spezzato la vita di due famiglie. Mentre il crollo della palazzina di Torre Annunziata lascia ancora aperti mille dubbi e interrogativi, c’è chi è sfuggito alla morte grazie al suo lavoro. E’ il caso di Salvatore Iorio, pescatore del luogo, che usa lasciare la sua abitazione nelle prime ore del mattino e che ieri ha visto crollare dal mare il palazzo in cui risiedeva. Questione di fato, destino, coincidenze che possono compromettere o salvare delle vite. Ma la giornata di ieri, per Torre Annunziata, è stata anche quella della solidarietà. I gestori dei lidi e negozi hanno chiuso le proprie attività per provare a contribuire alle ricerche. Almeno 300 cittadini residenti a Torre Annunziata hanno coadiuvato le operazioni dei soccorritori rifornendoli di cibo e bevande, alleviando per un attimo la stanchezza di un lavoro infernale, svolto sotto il sole e a temperature elevate. A perdere la vita sono stati i coniugi Guida e i coniugi Cuccurullo insieme ai loro figli e alla 65enne Pina Aprea, che di professione faceva la sarta e usava fare jogging ogni mattina alle 7. Si sarebbe svegliata una trentina di minuti dopo l’ora del crollo per iniziare la sua attività quotidiana, ma il destino non l’ha attesa. 

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