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Napoli –  Da vita, cuore e battito al grande schermo. La comicità di Made in Sud arriva nelle sale cinematografiche con gli Arteteca nel nuovo film “Finalmente sposi” in uscita il prossimo 25 gennaio. Il film è diretto da Lello Arena e nel cast compaiono i nomi di Sergio Friscia, Ciro Ceruti e Nunzia Schiano. Un film che apre uno spaccato sulla realtà delle coppie partenopee, d’altronde da sempre rappresentate da Monica Lima ed Enzo Iuppariello sul palco di Rai 2. I due, nella finzione del cinema, dopo aver partecipato ad un reality show, decidono di sposarsi e di coronare il loro sogno. Ed un matrimonio da sogno che si rispetti ha anche un notevole costo. E quando qualcosa non si riesce ad ottenere con le proprie forze, talvolta, si ricorre a qualche espediente.

Ed ecco che il due comico è pronto a chiedere un finanziamento dopo un attento bilancio familiare ed economico dello sposo: entro cinque anni, con la cinghia stretta, riusciranno ad ottemperare al prestito in nome di un matrimonio super lusso. E quando tutto sembra andar liscio arriva il fulmine a ciel sereno: a pochi giorni dal matrimonio il centro commerciale dove lavorano i due comunica la chiusura per fallimento. Questo matrimonio si deve celebrare comunque, si potrebbe dire parafrasando Manzoni. E, in effetti, così è. Ma non c’è tempo per il viaggio di nozze: bisogna subito prodigarsi per costruire un futuro. E Monica ed Enzo salgono a bordo di un pullman verso Wolfsburg dove ad aspettarli c’è Ciro, il cugino di Enzo, in aiuto per una nuova stabilità familiare economica. Lontani da Napoli, lontani dalla propria vita, cuore, battito di sempre.

In più a pochi giorni dal matrimonio, Enzo e Monica ricevono la notizia che il centro commerciale dove lavorano a breve chiuderà. Passati i festeggiamenti i due neo sposini, anziché partire per il viaggio di nozze a Miami, si vedono irrimediabilmente costretti a prendere un pullman con destinazione Wolfsburg dove troveranno Ciro, cugino di Enzo, che li aiuterà a cercare una stabilità e un futuro che la loro amata città non gli può assicurare.