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Napoli – Il riconoscimento del caffè completerebbe per la Campania il trittico con la dieta mediterranea e la pizza”. Lo ha detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel corso dell’incontro al ministero delle politiche agricole a Roma sul dossier di candidatura de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli” a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Sono soddisfatto – ha detto De Lucadel lavoro unitario fatto, un piccolo miracolo per il nostro paese, sul caffè abbiamo trovato una linea d’intesa unificante. Un caffè è l’Italia nel mondo, c’è una filosofia di vita che ci rappresenta”.

Dopo esserci confrontati e aver dibattuto per mesi, siamo riusciti a trovare una sintesi tra le due proposte che erano state presentate e che in una prima fase sembravano inconciliabili. L’approvazione all’unanimità da parte del Mipaaf della candidatura a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli” rappresenta una gran bella vittoria e soprattutto una grandissima opportunità per il Paese, per Napoli e la Campania inteso anche come risorsa di tradizioni e di culture millenarie. Lo ha affermato il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Francesco Emilio Borrelli presente all’iniziativa a Roma e tra i promotori del dossier. “Opportunità che – ha aggiunto – quindi poi dovranno essere sfruttate nel migliore dei modi possibili per ridare lustro ad una nazione che non ha nulla da invidiare alle altre”.