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Dopo l’ennesima morte sul lavoro, il sindacato Usb scende in piazza a Napoli con un clamoroso sit-in di protesta. La manifestazione è appena andata in scena davanti la sede dell’Unione degli industriali, a piazza dei Martiri. Quantomai eloquente lo striscione mostrato: “Assasini”.

«Quella degli omicidi sul lavoro è una strage continua a cui occorre rispondere chiamando i lavoratori alla mobilitazione. Anche oggi a Crotone ci sono stati due omicidi in un cantiere, mentre un altro operaio versa in gravi condizioni. Dall’inizio dell’anno sono ormai 154 gli omicidi sul lavoro e decine di migliaia gli infortuni», spiegano i manifestanti. Il problema, secondo l’Usb, va dunque analizzato in profondità: «Di fronte alla totale assenza di prevenzione e alle nefaste leggi che hanno deresponsabilizzato i datori di lavoro, ridotto la possibilità di effettuare controlli da parte degli organi ispettivi, con personale ormai ridotto al lumicino, alle ridottissime risorse economiche che lo stato destina ai servizi di prevenzione delle Asl, spesso anch’essi privi di personale, alle folli regole che impediscono lo sciopero in settori importanti del mondo del lavoro anche in presenza di questi gravi fatti, i lavoratori non possono che reagire additando i veri responsabili di queste stragi: i governi e i parlamenti che hanno consentito queste leggi e favorito la strage».

Motivo per il quale l’Usb si prepara a dare battaglia con iniziative forti: «L’Unione sindacale di Base Lavoro Privato proclama lo sciopero generale di tutto il settore privato per le ultime due ore di ogni turno di lavoro per la giornata di venerdì 6 aprile. Dallo sciopero sono esentate le aziende del privato soggette alla legge 146/90 che, come per tutto il pubblico impiego e i trasporti, non possono scioperare in conseguenza di questa legge che chiediamo di abolire. Chiediamo al nuovo parlamento di fermare la strage e modificare le leggi liberticide che la consentono e di riconsegnare il diritto di sciopero a tutti i lavoratori e alle lavoratrici. Chiediamo al parlamento di finanziare la prevenzione e i servizi ispettivi, stanziando adeguate risorse economiche ed assumendo il personale necessario nei servizi di igiene e sicurezza del lavoro delle Asl e presso gli ispettorati. La sicurezza sui luoghi di lavoro è una battaglia di civiltà».