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Credo che l’arte, soprattutto quella contemporanea – ma non solo se noi pensiamo anche all’arte classica, quando era contemporanea nelle sue epoche – è stata sempre conflitto, provocazione, dibattito. Quindi vedo l’iniziativa in maniera positiva”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, commentando l’opera dell’artista e attivista milanese che questa mattina ha mostrato per circa un’ora in piazza Municipio una sua opera, raffigurante una vagina, accanto all’installazione di Gaetano Pesce finita sotto i riflettori per la sua forma fallica. Il lavoro di Cristina Donati Meyer, la cui installazione non era autorizzata, è stato poi rimosso con l’intervento della Polizia.
“Il fatto che questa artista – ha commentato Manfredi – sia partita da Milano per venire a fare questa provocazione a Napoli, significa che Napoli è ritornata al centro del dibattito di artisti del Paese”.
 
“La Baracca è una scuola storica della nostra città, che è in una zona molto particolare, al centro ma con le difficoltà della dispersione scolastica che abbiamo anche in altri luoghi di Napoli. E’ una scuola a cui noi teniamo molto, su cui è stato fatto un grande investimento di riqualificazione”. Lo ha detto il sidnaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine dell’incontro all’istituto delle medie nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove è stato proiettato per i giovani il film “Il treno dei bambini”, alla presenza della regista Cristina Comencini e dell’autrice del volume da cui è stato tratto, Viola Ardone.
Manfredi ha sottolineato che la scuola lavora molto sul “recupero di spazi, di socialità, di aggregazione – ha spiegato – e adesso stiamo cercando di riempirla di contenuti, quindi con una serie di attività pomeridiane che consentono ai bambini di poter avere nuovi interessi, di scoprire nuovi talenti. Lavoriamo per avere scuole più aperte, più integrate, più inclusive, una delle strade che noi vediamo per poter combattere la dispersione scolastica”. La Baracca è infatti coinvolta in un progetto sperimentale promosso dal Comune di Napoli, che si inserisce in un più ampio programma di interventi dedicati all’infanzia e all’adolescenza. L’iniziativa mira a rafforzare e migliorare le azioni di prevenzione e contrasto al disagio sociale, con un focus particolare sulla povertà educativa che colpisce ragazzi e adolescenti.
Il sindaco è stato accolto alla scuola da Diego Belliazzi, preside della Baracca: “Stiamo lavorando già da mesi – ha spiegato – con le associazioni del territorio per i giovani di Napoli che partono da zero anni del Lido Comunale fino ai giovani dai 14 ai 18 anni del lice. Lo facciamo con il pieno appoggio del Comune di Napoli. Viviamo qui anche le emozioni dei ragazzi che hanno letto il libro e hanno visto il film, su temi che li hanno toccati e che sono molto sentiti. Tanti ragazzi mi hanno detto di voler andare alla stazione di Napoli, aspettare i loro amici modenesi, hanno scoperto un pezzo di storia che non conoscevano, lo hanno studiato andando a chiedere ai nonni e hanno anche realizzato un cartellone con foto e storie di quel periodo. Il Comune sta individuando fondi da investire sulle scuole, è stata ristrutturata questa palestra che è una delle migliori della città con spogliatoi da club professionisti. C’è anche l’ascensore, molta manutenzione interna. Qui ai Quartieri riscontriamo nelle famiglie grande aspettativa dalla scuola”.
 
L’autonomia? Dal punto di vista dei Comuni credo che qualsiasi cosa venga messa in campo deve essere fatta in una logica unitaria, abbiamo bisogno di un Paese Unito”. Lo ha detto il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, a margine dell’incontro in una scuola cittadina dopo la proiezione agli studenti del film “Il treno dei bambini”, dedicato alla storia dei bimbi che emigrarono dal capoluogo campano alla fine della II Guerra Mondiale, ricevendo accoglienza e solidarietà in altre regioni.    
“Dobbiamo lavorare per una grande coesione sia sociale che geografica del nostro Paese – è l’invito di Manfredi – perché abbiamo bisogno di un’Italia forte. Questo film narra una grande storia di un Paese unito, che veniva dalla guerra, da grandi lacerazioni, ma ha avuto la forza di unirsi per rinascere. Io credo che il messaggio del film e del romanzo sia ancora molto attuale. In un mondo così frammentato, fratturato, ferito, oggi c’è bisogno di un’Italia molto unita, di grande solidarietà e di mettere in campo tutte le energie positive, che sono tante, per costruire una nuova prospettiva del Paese a partire dai nostri giovani”.
 
Oggi stiamo vivendo un periodo di grandi trasformazioni delle aree urbane che e’ fortemente condizionato da un lato dalla transizione digitale – uso delle tecnologie abilitanti, intelligenza artificiale, big data – dall’ altro dalla necessita’ di una transizione ambientale che garantisca sostenibilità e uso adeguato delle risorse naturali”. Lo ha detto il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, a margine della prima edizione del forum Perspective Smart City, organizzato da Gruppo Maggioli e The Plan, magazine internazionale di architettura e design, brand del gruppo nel Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio a Napoli.    
Per far questo occorre una visione della citta’ che sia in grado di superare i grandi divari che, ad esempio, abbiamo nelle periferie e nelle grandi aree urbane con investimenti. Ma sopratutto con una visione della citta’ – ha spiegato Manfredi- che utilizzi agenti trasformativi forti come le università, i luoghi dove si fa innovazione, incubatori d’ impresa, aziende ad alta tecnologia che diventano driver di trasformazione urbana sia dal punto di vista fisico che sociale. E che creano una nuova economia che, come avvenuto anche in altre citta’ nel mondo, consenta anche di attrarre talenti e giovani e trasformare le realtà del territorio”.