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Al terzo giorno da sgomberati, esplode la rabbia dei residenti di via Morghen 63. “Qui non è venuto nessuno” grida una donna. Un gruppo di inquilini lamenta l’abbandono, dopo la voragine di due giorni fa. Li hanno svegliati poco dopo le 4 di notte. In tutta fretta, circa 60 persone sono state allontanate dall’edificio. “Ma non possiamo dormire da amici e parenti per sempre” fa notare un’altra signora. Stamattina in zona, comunque, è comparso l’assessore Edoardo Cosenza. Era in diretta con la Tgr Campania. Intorno alle 12, una decina di evacuati è salita alla Municipalità Vomero Arenella. La sede dista poche decine di metri dalla voragine. Gli sfollati sono stati ricevuti, ora la Municipalità riferirà al Comune di Napoli. “Ci hanno detto di aspettare” afferma una abitante. Ma intanto, c’è un presunto allarme sciacallaggio. “Stanotte non c’era nessuno qua a presidiare, sono entrate delle persone incappucciate” sostiene un’altra residente dello stabile. Lo dice ai vigili del fuoco, chiedendo di entrare a casa. Deve recuperare alcune medicine per la figlia. Le dicono di attendere, la tensione sale in pochi secondi. “Aspettare cosa – sbotta – gli sciacalli possono entrare nel palazzo”. I nervi sono a fior di pelle, la situazione è difficile.

I residenti hanno chiesto un presidio anche al pm Federica D’Amodio, titolare dell’indagine per disastro colposo, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Il fascicolo, per ora, è a carico di ignoti. Il sostituto ha effettuato un sopralluogo, insieme ai consulenti della Procura di Napoli. Con lei il capitano Sergio Vaira, comandante della compagnia Carabinieri Vomero. Pm e investigatori hanno ispezionato pure l’altro immobile sgomberato. Si trova alle spalle della voragine, in via Solimena 9. Una colata di fango ha invaso un bed and breakfast. Risultato: due feriti lievi, in 10 costretti a lasciare la struttura. Ma è ancora presto per tracciare le conclusioni, sulle cause del maxi dissesto. “La nostra rete fognaria è assolutamente integra” assicura Alessandra Sardu, presidente di Abc. Peraltro, in un monitoraggio “nel novembre scorso non erano state segnalate anomalie“. E le cause dell’incidente “possono essere state di vario tipo” aggiunge la manager della municipalizzata di gestione idrica, avvicinata dai cronisti a margine della firma di un’intesa con l’autorità portuale di Napoli.

Nel frattempo gli operai, intorno alla profonda buca, hanno creato un cordone di sicurezza. In poco tempo è stato tirato su un muretto di contenimento. Sono annunciate precipitazioni, e davvero pioverebbe sul bagnato. Per chi è rimasto senza alloggio, c’è l’appello di Nino Simeone, presidente della Commissione Protezione Civile del consiglio comunale: “La Municipalità si attivi insieme ai competenti uffici comunali, coinvolgendo la Prefettura”. E il varo di “un’unità di crisi” è invocato da Paolo Pace, consigliere municipale.