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Napoli – Dopo oltre 2 anni di tira e molla tra l’azienda americana e il Governo italiano, al ministero dello Sviluppo Economico va in scena un’altro atto della lunghissima vertenza Whirlpool Napoli. Al tavolo di confronto sul futuro degli operai di via Argine, che hanno visto blindare i cancelli della fabbrica lo scorso 31 ottobre, il vicepresidente Whirlpool Emea Luigi La Morgia, già direttore del sito di Napoli Est, ha confermato che l’azienda garantirà, come da accordi con il Governo, la busta paga fino al 31 dicembre. Poi da gennaio saranno richiesti gli ammortizzatori sociali fino alle fine del blocco dei licenziamenti, previsto per il 31 marzo. La multinazionale Usa ha dato anche la disponibilità ad anticipare la Cig.

Whirlpool conferma così, a 4 giorni da Natale e in piena pandemia, di lasciare Napoli e gli indotti regionali dell’azienda dell’elettrodomestico. Un dramma, nel dramma dell’emergenza sanitaria, per quasi mille famiglie campane.

A presidiare l’incontro, ancora in corso, è la sottosegretario al ministero dello Sviluppo, Alessandra Todde. Presenti le rappresentanze del ministero del Mezzogiorno, del Lavoro, Invitalia e le Regioni dove hanno sede gli altri stabilimenti di Whirlpool in Italia: Lombardia, Toscana, Campania, Marche. Insieme a loro anche il Comune di Napoli e le sigle sindacali di Fim Fiom Uilm e Ugl metalmeccanici.