- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Nessuno si salva da solo” è il grido che arriva oggi da piazza Dante e da tutta Italia. Questo il messaggio d’aiuto e di unità lanciato dai lavoratori dell’industria e del terziario in occasione dello sciopero generale di quattro ore organizzato da Cgil Cisl Uil contro la chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli e per la tutela del contratto sui luoghi di lavoro. Mobilitazione in nove piazze d’Italia, collegate in video conferenza, e sciopero di quattro ore nelle fabbriche per chiedere il rinnovo dei del contratto dei metalmeccanici, scaduto già da mesi. 

Sulla cornice della vertenza posta sulla fabbrica di lavatrici scendono in piazza tutti i lavoratori del Paese. Che oggi chiedono la tutela del posto di lavoro, resasi ancora più necessaria dall’emergenza coronavirus. Una garanzia, quella del lavoro, che ora col caso Whirlpool manda in agitazione anche gli altri operai del Paese e del Mezzogiorno, già provato dalla crisi occupazionale.

Dalla Whirlpool di Napoli – spiega Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania – deve ripartire il riscatto del Sud che non può sempre aspettare, nessuno si salva da solo e nessuno può pensare che ci accontentiamo di una telefonata. Il Governo deve trovare una soluzione a partire dagli accordi“.

Ma in piazza a sostenere i lavoratori della Whirlpool ci sono tutti. Dagli operai della Dema di Somma Vesuviana, anche loro alle prese con una complessa vertenza, fino ai lavoratori del mondo dello spettacolo. “Siamo la culla della cultura è un colpo al cuore vedere i teatri chiusi” spiegano.

A Napoli, nel pieno della pandemia, senza lavoro si rischia una bomba sociale e dal Governo, a quanto spiegano i sindacati, sembrano rispondere alla De Filippo con la novella del “E’ cos’e nient”. Ma oggi, tuonano dalla piazza napoletana, serve mettere in campo tutto il necessario “affinché non diventiamo cos e nient”.

Il messaggio dello sciopero generale di oggi è quello di un Italia unita perché solo stando uniti si possono raggiungere gli obbiettivi richiesti. “La nostra vertenza – spiega l’operaio Whirlpool Francesco Napolitanoè il trampolino di lancio sia per lo sviluppo del Mezzogiorno sia per far capire che nessuno può fare una lotta da solo. Siamo una squadra questo è quello che unisce. Solo stando uniti si può raggiungere l’obbiettivo, far tornare indietro la multinazionale”.