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Sette incidenti mortali hanno coinvolto autoambulanze durante i servizi di soccorso in poco più di venti giorni, in prossimità e corrispondenza delle festività, dal 13 dicembre al 4 gennaio.
Hanno perso la vita 9 persone fra sanitari, malati trasportati e conducenti, con sette morti a bordo delle ambulanze. Si aggiungono anche 12 feriti, alcuni molto gravi. Sono i dati registrati dall’Osservatorio Asaps, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale. Tre di questi incidenti sono avvenuti in Emilia (San Pietro in Casale, Baura, Mointerenzio), gli altri in Veneto, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Toscana.

“Una vera strage – commenta il presidente Giordano Biserni – che pone preoccupanti interrogativi sul rispetto delle regole da parte degli altri conducenti nei confronti dei veicoli di soccorso che circolano con sistemi di allarme visivi e acustici attivati, ma che spesso non sono ascoltati nè visti per tempo, e sul sistema di segnaletica stradale e sulle modalità di guida di questi veicoli che dovrebbero essere un’oasi di sicurezza in movimento per malati e feriti, ma che sempre più spesso si trasformano in trappole mortali per i malati stessi, per medici, infermieri e conducenti, spesso dei volontari”.

L’Asaps – aggiunge Biserni – “continuerà a monitorare questo ulteriore preoccupante segmento della (in)sicurezza stradale e approfondirà le cause con il supporto di esperti di guida sui mezzi sanitari e di polizia mentre circolano in emergenza”.
Un’inchiesta su questo tema sarà pubblicata sul prossimo numero de ‘il Centauro’, la rivista ufficiale dell’associazione.