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Auteri bacchetta il Benevento: “La Coppa era un nostro obiettivo, persi tutti i duelli”

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo il netto ko di Giugliano che ha posto fine al cammino della Strega in Coppa Italia, a fine gara non ci gira intorno mister Auteri facendo totale autocritica per un ko indiscutibile contro un avversario che ha vinto quasi tutti i duelli. E’ questo il cruccio del tecnico del Benevento che a caldo non riesce a spiegarsi i motivi di una debacle simile. Queste le sue parole in sala stampa:

SCELTE – “Io non ho schierato un Benevento 2. Quelli che sono scesi in campo a mio parere erano competitivi. Poi abbiamo perso tutti i duelli contro i loro difensori ed in tutte le zone del campo. La Coppa Italia era un obiettivo: è come aver perso 5 partite. L’atteggiamento o la volontà non erano negativi, ma in campo poi nell’espressione abbiamo perso tutti i duelli”.

PORTIERE –  “Esposito è stato 4-5 giorni formi e non era in condizione ottimali. Sena? E’ stato uno di quelli che ha fatto una gara decente anche se giocava con il piede inverso. Pierozzi in panchina? Non esiste un Benevento 2. Siamo venuti a Giugliano per passare il turno. Avevo chiesto di avere l’atteggiamento del campionato”.

KO – “Non siamo stati bravi ad uscire dalla pressione dietro. Loro sono stato molto più intensi di noi. Nel secondo tempo avevamo alzato il baricentro. Si è perso con merito. Ora bisogna alzare l’asticella. Delusione? Questa sconfitta deve lasciare il segno perché così ci rendiamo conto che alcuni aspetti in questo girone vanno fatti in maniera diversa. Si tratta della peggiore sconfitta fino ad ora e mi lascia veramente interdetto. E’ difficile da trovare un aggettivo. E’ la prima sconfitta che meritiamo”.

VERSO IL SORRENTO – “Stasera abbiamo perso un grande obiettivo al quale tenevamo. Serve fare una analisi. Se perdi i duelli non guadagni mai campo”.

ROMANO –Sapevo che dal punto di vista agonistico avrebbe fatto una buona gara”.

SALVEMINI – “Non ha una cosa grave. In tre giorni i miglioramenti sono stati del 70%. Questo 30% che manca lo valuteremo nei prossimi giorni”.  

Avellino batte Bergamo: vittoria di carattere, ma la crescita è ancora a metà

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Il Gruppo Lombardi Avellino Basket torna al successo nel turno infrasettimanale superando il Blu Basket Bergamo 94-82. Una vittoria importante per la classifica e per il morale, arrivata al termine di una gara solida ma non priva di sbavature. Gli uomini di coach Maurizio Buscaglia, privi di Giovanni Pini (ala/pivot out per motivi personali), hanno mostrato buoni segnali di compattezza, dominando a rimbalzo (49 contro 28) e portando cinque giocatori in doppia cifra, ma restano evidenti alcune lacune difensive.

Avellino parte forte e chiude il primo quarto avanti 22-17, trascinata dall’esperienza di Zerini e dalla concretezza di Dell’Agnello. Nel secondo periodo Bergamo si affida all’asse Bossi–Hogue, che mette in difficoltà la difesa biancoverde, ma la coppia Mussini–Chandler risponde con efficacia e all’intervallo Avellino è avanti 44-38.

Nel terzo quarto i padroni di casa prendono il controllo: Grande gestisce il ritmo, Lewis impone la sua fisicità sotto canestro e la tripla di Mussini allo scadere fissa il 71-61. Nell’ultima frazione Bergamo tenta il rientro, ma Avellino non si disunisce e chiude con lucidità.

Una vittoria di squadra, costruita sulla collaborazione e sull’intensità, ma ancora lontana dall’essere una prova pienamente convincente. I biancoverdi concedono troppo nel pitturato, faticano a contenere i pick&roll e alternano buone trame a passaggi a vuoto. Un aspetto da non sottovalutare è anche il body language di alcuni giocatori: in alcuni momenti si percepisce frustrazione, poca comunicazione e linguaggio del corpo non sempre positivo, segnale di una squadra che deve ancora crescere in consapevolezza e coesione emotiva.

Gruppo Lombardi Avellino Basket – Gruppo Mascio Bergamo 94-82, il tabellino

Parziali: 22-17, 22-21, 27-23, 23-21

Avellino: Mussini 19, Lewis 18, Grande 18, Chandler 11, Dell’Agnello 10, Cicchetti 9, Zerini 5, Jurkatamm 4, Costi 0, Donati 0, Fianco 0. All.: Buscaglia.

Bergamo: Hogue 26, Bossi 20, Loro 11, Harrison 7, Udom 7, Bogliardi 6, E. Lombardi 5. All.: Zanchi.

COPPA ITALIA/ Giugliano-Benevento 2-0, giallorossi brutti e svogliati: una doppietta di Balde stende la Strega

Tempo di lettura: 4 minuti

90’+5′- TRIPLICE FISCHIO: Giugliano-Benevento 2-0, giallorossi già fuori dalla Coppa Italia.  
90’+2′- Ammonito Lamesta.  
90′ – Concessi 5 minuti di recupero. 
87′- Il Giugliano trova anche il raddoppio sempre con Balde che si invola verso la porta e supera Russo
86′- Nel Benevento Borghini al posto di Viscardi
85′- Nel Giugliano entra Del Fabro, esce Milan. In campo Esposito, esce Prado.
80′ – Doppio cambio nel Benevento: esce Ricci entra Lamesta, out Della Morte in campo Carfora.
72′ – Si sblocca la gara al De Cristofaro: Giugliano in vantaggio con Balde che fa secco Russo dopo un errore di Ricci
70′- Muove le sue pedina anche Auteri: esce uno spento Tumminello, entra Manconi.
63′ – Nel Giugliano entra Peluso, esce Forciniti.
60′- Ammonito Saio.
59′ – Doppio cambio per i padroni di casa: escono Njambe e La Vardera, in campo Balde e Vaglica
56′ – Mignani si fa ribattere la conclusione, palla in angolo. 
54′ – Njambe tiro al lato dopo una palla persa da Mehic.
47′- Ci prova subito Mignani con un colpo di testa, palla ampiamente a lato.
46′- Inizia la ripresa. 

45′- Niente recupero, finisce il primo tempo. 
43′ – Questa volta è Ricci che si fa soffiare la palla, ma l’azione sfuma.
41′ – Talia perde un pallone al limite della propria area che si fa soffiare da Prado, ma l’attaccante napoletano è impreciso per fortuna della Strega. 
40′ – Prado
in area si libera dell’avversario e calcia, Russo blocca.
39′-
Giugliano con un buon piglio, ancora protagonista D’Agostino che spara alto dalla lunga distanza. 
36′- Padroni di casa di nuovo pericolosi con D’Avino che mette fuori sugli sviluppi di un corner. 
34′-
Secondo ammonito per il Benevento: giallo per Mehic
33′- Della Morte ci prova con un tiro dalla distanza, respinge l’estremo difensore dei napoletani.
31′- Pallone fuori di testa D’Agostino, spinge il Giugliano.
20′ – Mignani
tira centralmente: Bolletta para senza grandi problemi.
14′ –
Romano perde un pallone al limite dell’area, Zammarini tira alto sopra la traversa.
11′- Ci prova il Giugliano sugli sviluppi di un calcio di punizione, palla alta dopo un colpo di testa in area.
10′- Ammonito Romano per un fallo su D’Agostino.
3′- Mignani libera Tumminello ma calcia debolmente e Bolletta para in maniera agevole.
1′- Inizia la gara.

41′ – Talia perde un pallone al limite della propria area che si fa soffiare da Prado, ma l’attaccante napoletano è impreciso per fortuna della Strega. 
40′ – Prado
in area si libera dell’avversario e calcia ma Russo blocca.
39′-
Giugliano con un buon piglio, ancora protagonista D’Agostino che spara alto dalla lunga distanza. 
36′- Padroni di casa di nuovo pericolosi con D’Avino che mette fuori sugli sviluppi di un corner. 
34′-
Secondo ammonito per il Benevento: giallo per Mehic
33′- Della Morte ci prova con un tiro dalla distanza, Bolletta respinge.
31′- Pallone fuori di testa D’Agostino, spinge il Giugliano.
20′ – Mignani
tira centralmente: Bolletta para senza grandi problemi.
14′ –
Romano perde un pallone al limite dell’area, Zammarini tira alto sopra la traversa.
11′- Ci prova il Giugliano sugli sviluppi di un calcio di punizione, palla alta dopo un colpo di testa in area.
10′- Ammonito Romano per un fallo su D’Agostino.
3′- Mignani libera Tumminello ma calcia debolmente e Bolletta para in maniera agevole.
1′- Inizia la gara.

Giugliano e Benevento si affrontano al “De Cristofaro” nel secondo turno di Coppa Italia di Serie C. La vincente affronterà la Ternana che ieri ha superato il Campobasso. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari si ricorrerà subito ai calci di rigore senza tempi supplementari. 

Tabellino

Giugliano-Benevento 2-0 (finale)

Rete: 72′ e 87′ Balde

Giugliano: (3-4-2-1): Bolletta; D’Avino, De Rosa, Caldore, Milan (85′ Del Fabbro), Zammarini, Forciniti (63′ Peluso), La Vardera (58′ Balde); D’Agostino, Prado (85′ Esposito); Njambe (58′ Vaglica). A disp.: Antignani, De Francesco, Laezza, Lops, Minei. All.: Capuano

Benevento (4-2-3-1): Russo; Romano, Saio, Viscardi (84′ Borghini), Sena; Mehic, Talia; Della Morte (80′ Carfora), Tumminello (70′ Manconi), Ricci (80′ Lamesta); Mignani. A disp.: Esposito, Vannucchi, Rillo, Pierozzi, Prisco, Maita, Salvemini, Scognamillo, Ceresoli, Cantisani, Tsingaras. All.: Auteri 

Arbitro: Rispoli di Locri; assistenti: Rignanese di Rimini e Petrov di Roma 1; quarto ufficiale Leone di Barletta

 

FOTO/ Calcioscommesse, inchiesta “Penalty”: flussi anomali su Benevento-Cesena Primavera, arrestato un arbitro

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Il calcioscommesse irrompe di nuovo nel mondo del pallone, ma questa volta il regista sarebbe un arbitro. Il condizionale è d’obbligo considerando che l’inchiesta della Procura di Reggio Calabria è ancora alle sue fasi iniziali (LEGGI QUI). Sotto la lente della magistratura è finito il fischietto calabrese Luigi Catanoso, arbitro della sezione Aia di Reggio Calabria. Tutto è partito da un flusso anomalo di scommesse relative all’incontro di calcio del torneo Primavera 2 tra Benevento e Cesena terminato 3-2 in maniera rocambolesca per i sanniti. Non certo, quindi, un evento sportivo di prima fascia tanto da attirare un consistente numero di giocate che ha indotto gli inquirenti a vederci chiaro.

Ne è venuto fuori, se le accuse saranno confermate, un quadro desolante che ha portato all’arresto di 5 persone tra i quali proprio lo stesso Catanoso che avrebbe indirizzato alcune gare del torneo Primavera 2 con lo scopo di fare materializzare la quota over consistente nel raggiungimento di un certo numero di reti realizzate durante la partita. Un modus operandi attuato attraverso la concessione di calci di rigore inesistenti o con le espulsioni in modo da alterare gli equilibri in campo. Il programma criminoso era quello, quindi, di instradare i risultati delle partite per realizzare profitti attraverso le scommesse sportive poste in essere con la complicità degli altri indagati come si legge nell’ordinanza dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Andrea Iacovelli.

 

Benevento-Cesena, tutti scontenti quel giorno

Come detto, l’inchiesta ha preso il via da un flusso di giocate anomale (circa 41mila euro) sulla gara del torneo Primavera 2 tra Benevento e Cesena disputata il 13 gennaio all’Avellola. In quella circostanza i giallorossi si imposero con una clamorosa rimonta nel finale 3-2 contro la capolista in un match pieno di decisioni arbitrali a dir poco dubbio e che scatenarono le vibranti proteste dei calciatori bianconeri tra le quali una espulsione per Amadori e un calcio di rigore concesso al Benevento. E’ superfluo aggiungere che nessuna delle due squadre è coinvolta nel disegno criminoso del fischietto reggino la cui direzione quel giorno non sembrò assolutamente all’altezza di un match così importante danneggiando molto anche il Benevento, ma a quanto starebbe emergendo dalle indagini il suo intento ero solo quello di creare i presupposti per fare materializzare l’over.

Le partite direttamente coinvolte nell’indagine sono, come detto, Benevento–Cesena (Primavera), Hellas Verona–Cagliari (Under 19) e Sassuolo–Verona (Under 19) mentre un tentativo non riuscito è stato documentato nella gara Empoli–Lazio (Primavera). 

Antonia De Mita torna all’attacco: “Mastella, stalliere di casa”. Il secondo affondo della figlia dell’ex premier

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo il primo attacco frontale di Antonia De Mita, figlia dell’ex premier e storico leader democristiano Ciriaco De Mita, arriva un nuovo post al vetriolo contro Clemente Mastella.

Un messaggio apparso su Facebook, ma con il tono e il peso di un editoriale politico: “Vorrei chiarire la distorsione con cui lo stalliere di casa, Clemente Mastella…”. Una frase che da sola basta a incendiare il dibattito.

Antonia De Mita, con un linguaggio tagliente e colto, torna a colpire il sindaco di Benevento, mettendone in discussione non solo l’operato politico, ma anche lo spessore culturale e umano.

“Nonostante faccia teatro in politica dagli anni ’70 – scrive – non sa l’importanza assoluta di un settore come l’agricoltura”, alludendo all’ignoranza, a suo dire, del “vecchio volpone” della politica meridionale su temi centrali per il Paese.

Ma la stilettata non si ferma lì: De Mita parla di “volpe di strada”, di un uomo che avrebbe fatto della politica un “brand da outlet”.

Una definizione velenosa che sintetizza la distanza abissale che Antonia traccia fra l’eredità “culturale e spirituale” del padre Ciriaco e quella che attribuisce a Mastella.

“Mio padre aveva altri obiettivi e una capacità culturale che non ha modo di essere confrontata con la nostra”, afferma con tono di sfida, rimarcando il divario tra due mondi: la politica del pensiero e quella del potere.

Dietro le parole della De Mita, tuttavia, si intravede anche un risentimento personale. L’accenno al funerale del padre – “ha chiesto a mio fratello di dire due parole su mio padre” – rivela un nodo familiare e simbolico: Mastella, l’uomo che tenta di accreditarsi come erede di un certo mondo democristiano, ma che per Antonia non ne ha né il lignaggio né la statura.

Questo è il secondo attacco in pochi giorni. Un segnale che non si tratta di uno sfogo isolato, ma di un vero e proprio duello politico e generazionale. Da una parte l’ultimo grande “animale politico” del Sud, sopravvissuto a decenni di trasformismi e alleanze. Dall’altra, l’erede di una dinastia che rivendica la “purezza” e la profondità di una politica ormai scomparsa.

Una battaglia fatta di parole affilate come lame, dove il passato democristiano non è ancora del tutto morto — ma si contende, ancora una volta, l’eredità morale del potere nel Mezzogiorno.

Aveva comprato il pandoro di Chiara Ferragni: risarcita irpina

Tempo di lettura: < 1 minuto

Chiara Ferragni ha risarcito con 500 euro la donna di 76 anni di Atripalda che si era costituita parte civile nel processo sui pandori Balocco: significa che si sentiva danneggiata dal reato, e in caso di condanna definitiva di Ferragni avrebbe potuto ottenere un risarcimento.

In questo caso il risarcimento c’è stato prima di qualsiasi sentenza perché faceva parte di un accordo legale, in base al quale la donna ha accettato di revocare la propria costituzione di parte civile. La donna di Avellino, una pensionata nota come Adriana L., era stata l’unica consumatrice a costituirsi parte civile nel processo.

Ferragni è a processo per truffa aggravata: secondo le accuse nel 2022 avrebbe realizzato una campagna promozionale in cui veniva presentata in modo ingannevole la devoluzione in beneficenza di una parte del denaro ricavato dalla vendita di una linea di pandori prodotti dall’azienda dolciaria Balocco.

La campagna promozionale sui pandori avrebbe fatto credere che la vendita di ciascun pandoro contribuisse a una donazione di beneficenza, quando in realtà l’ammontare della donazione era già stato determinato in precedenza da Balocco, a prescindere dalle vendite.

Aggredisce agente e dipendente Asl, poi viola misura cautelare: arrestato

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In data odierna i Carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sottoposizione alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Benevento su richiesta di questa Procura della Repubblica.
Il provvedimento restrittivo – costituente aggravamento di pregressa misura cautelare – è conseguenza di numerose e reiterate violazioni, rilevate dai militari e segnalate all’Autorità Giudiziaria, della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, a cui l’uomo era stato sottoposto in seguito al suo arresto in flagranza, operato dai Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo nella prima metà di questo mese a causa di un’aggressione da lui commessa presso l’Ospedale di Comunità locale nei confronti di un Carabiniere fuori servizio e di una dipendente del Distretto Sanitario ”Alto Sannio Fortore“, circostanza in cui era stato anche trovato in possesso di una cesoia e di un coltello, che gli erano stati sequestrati.
Successivamente erano accertati ulteriori comportamenti minacciosi ed offensivi presso il Municipio di San Bartolomeo in Galdo e nell’Ospedale di Comunità del posto, condotte verificate nel periodo di applicazione dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il provvedimento odierno è una misura disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed il destinatario è persona sottoposte alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Lavori in via Saragat, il Pd: “Promesse disattese e mancanza di dialogo”

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Il gruppo consiliare del Partito Democratico esprime piena solidarietà ai cinque rappresentanti degli edifici di via Saragat e al presidente del Comitato San Pio, Pietro Aquino, che sarebbero stati allontanati dal summit convocato sulla vicenda dei lavori, nonostante avessero chiesto con determinazione un incontro chiarificatore sull’andamento degli interventi.

Ancora una volta, i cittadini si trovano a fare i conti con ritardi, disagi e decisioni calate dall’alto. Si apprende dalla stampa, infatti, che gli accordi presi non sarebbero stati rispettati, con modifiche che pesano direttamente sulle tasche dei condomini e con un cronoprogramma dei lavori che, inizialmente previsto per ottobre, è ora slittato a gennaio.

Il problema atavico dei lavori di via Saragat torna puntualmente a ripresentarsi — chissà perché — in coincidenza con le campagne elettorali, per poi scomparire nel silenzio e nell’indifferenza una volta spente le luci del voto.

Il Partito Democratico chiede trasparenza, rispetto degli impegni presi e un reale coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che li riguardano. La città non può più essere ostaggio di promesse disattese e di interventi che finiscono per aggravare il disagio anziché risolverlo.

FOT0- Donazione ai piccoli degenti del Moscati con l'”Interact Club”

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L’Interact Club Avellino, associazione giovanile promossa dal Rotary International e composta da ragazze e ragazzi tra i 12 e i 18 anni, ha scelto di concludere il proprio anno di service con una donazione per l’Unità operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati.

Grazie ai fondi raccolti durante le attività dell’anno rotariano 2024/2025, i giovani soci hanno acquistato per il reparto due strumenti diagnostici di grande utilità: un videotoscopio, che consente una visione chiara e ingrandita del condotto uditivo e un otoscopio a fibre ottiche, per ispezioni rapide e precise di orecchio, naso e gola.
Dispositivi che renderanno più semplice il lavoro dei medici e più confortevoli le visite dei bambini ricoverati.

Una discreta e riservata cerimonia di donazione si è svolta questo pomeriggio nell’aula magna della Città ospedaliera e ha visto la partecipazione del presidente del Rotary Club di Avellino, Alberto De Matteis, del delegato Rotary per l’Interact, Malvina Mennillo, del consulente Interact, Viviana Cerullo. Ad accogliere la delegazione e i giovani interactiani c’erano il Direttore generale dell’Azienda Moscati, Germano Perito, e il Direttore dell’Unità operativa di Pediatria, Edoardo Ponticiello.

In tre in auto con fucile, bloccati anche un 16enne ed un 14enne

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Ha visto un ragazzo entrare in auto, al rione Sant’Erasmo, imbracciando un fucile insieme ad altri due. E così, a Napoli, un agente del commissariato Poggioreale libero dal servizio, ha subito allertato la sala operativa facendo scattare i controlli.
La Polizia di Stato ha raggiunto l’auto in via Luigi Galvani, all’angolo con via Reggia di Portici, ed ha bloccato i tre a bordo trovandoli effettivamente in possesso di un fucile carabina marca Beretta calibro 12 con matricola abrasa. Sono così finiti in manette tre ragazzi napoletani di 28, 14 e 16 anni, di cui i primi due con precedenti di polizia, per porto di armi od oggetti atti ad offendere in concorso. Il 28enne, conducente del veicolo, è stato anche sanzionato amministrativamente per guida senza patente poiché mai conseguita. 

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