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Premio Strega 2025, vince ‘L’anniversario’ di Andrea Bajani

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È Andrea Bajani il vincitore dell’edizione 2025 del Premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano. Con il romanzo ‘L’anniversario’, edito da Feltrinelli e presentato da Emanuele Trevi, Bajani succede a Donatella Di Pietrantonio nell’albo d’oro dei vincitori. Il libro si muove lungo il filo della consapevolezza, attraversando la rottura dei legami familiari. Il titolo allude ai dieci anni trascorsi dall’ultimo incontro tra il protagonista – anche voce narrante – e i suoi genitori.
La cerimonia conclusiva si è svolta come da tradizione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, trasmessa in diretta su Rai3 e condotta da Pino Strabioli. Prima dell’annuncio del vincitore, spazio alla letteratura e alla musica con Filippo Timi, che ha letto alcuni estratti dei romanzi in gara accompagnato dai musicisti Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini. Ospite d’eccezione Anna Foglietta, attrice, attivista e presidente della onlus Every Child Is My Child, recentemente applaudita anche al Bct Festival di Benevento per una pièce dedicata agli ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz.

Bajani si è imposto con 187 voti, distanziando gli altri autori della cinquina finalista, ovvero Nadia Terranova 117 voti, Elisabetta Rasy 133 voti, Paolo Nori 103 voti, Michele Roul 99 voti. Nel corso dell’evento di premiazione è stata intervistata anche Anna Foa, recente vincitrice della prima edizione del Premio Strega Saggistica con “Il suicidio di Israele”(Laterza). A decidere il verdetto finale, che conferma quanto accaduto un mese fa al Teatro Romano di Benevento, sono stati i 400 “Amici della domenica”, la storica giuria del premio, cui si sono aggiunti 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti Italiani di Cultura, 25 voti collettivi espressi da scuole, università e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, e 30 voti di “lettori forti” individuati tra professionisti e imprenditori. Gli ultimi 100 voti sono stati scrutinati uno a uno, fino alla proclamazione, sotto la presidenza proprio di Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dell’edizione 2024. Un successo annunciato, quello di Bajani, già favorito dopo la vittoria dello Strega Giovani. Un trend che si conferma: dal 2023 il premio riservato ai lettori più giovani ha infatti anticipato il verdetto del Ninfeo, azzeccando prima il trionfo di Ada D’Adamo con Come d’aria, poi quello della stessa Di Pietrantonio con L’età fragile. Con L’anniversario, Feltrinelli torna sul gradino più alto del podio dopo vent’anni, l’ultima volta nel 2005 con Maurizio Maggiani. Un risultato importante, che coincide con i 70 anni della storica casa editrice milanese.
Per Andrea Bajani si apre ora la stagione dello Strega Tour, che lo porterà in giro per l’Italia. Prime tappe: Cervo (5 luglio), Lonato del Garda (6 luglio), Roma – Festival Letterature (9 luglio), Villasimius (20 luglio, Festival della Marina), Vieste (26 luglio, Il Libro Possibile), con date previste anche ad agosto e in autunno.

Salerno, questore Conticchio: ”Abbiamo catturato il nuovo Arsenio Lupin”

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Cinque furti dal 3 giugno al 1 luglio, l’ultimo dei quali è i  colpo al panificio Mulino Urbano di piazza 24 maggio. Ma nello stesso periodo, altri colpi sarebbero avvenuti anche in altri comuni della provincia e ad Avellino. Tanti da far parlare il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio che in una conferenza stampa nel pomeriggio di oggi ha voluto elogiare il lavoro dei suoi uomini e della procura che sono arrivati ad identificare l’autore dei furti, definirlo il novello Arsenio Lupin. D.G. 38 anni originario di Cardito puntava alle casse degli esercizi commerciali nei quali penetrava attraverso una serie di effrazioni alle saracinesche e alle vetrate.

Sfrontato tanto da da non coprirsi mai il volto. I colpi che gli vengono attribuiti sono quello al Alla pizzeria capperi che pizza nella zona industriale, Non ti pago, il distributore di monete alla galleria mediterranea ed una  società per spedizione pacchi, unico luogo dove il ladro ha portato via anche dei pacchi, oltre al denaro. Su Salerno, il ladro poteva contare sul supporto di una ragazza, originaria di Salerno che sarà denunciata. 

Il questore, con affianco il dirigente della squadra Mobile Barbati ha utilizzato la conferenza stampa anche per ribadire una serie di messaggi prima fra tutti quello di chiedere alle persone che assistono a questi furti di denunciare subito e allo stesso tempo a chi li subisce ad evitare di divulgare le immagini dei sistemi di videosorveglianza che suggeriscono agli autori di liberarsi degli abiti utilizzati per i colpi, sottraendo così alle indagini degli elementi di colpevolezza. 

Del Mese (FdI): “Occorre responsabilità, impegno e non polemiche politiche”

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Il coro di protesta del centro sinistra sannita impone qualche chiarificazione sul Piano strategico nazionale delle aree interne, passate da 67 a 124, approvato da una Cabina di Regia ritenuta dall’ANCI, nel corso della riunione del 9 aprile scorso, strumento fondamentale nell’assicurare il coordinamento tra i diversi livelli di governo e gli altri enti e soggetti competenti, pubblici e privati.

Si è parlato della “morte delle aree interne” fingendo di non sapere che nel processo di approvazione del Piano sono state coinvolte, in disparte il CENSIS e il CNEL, le Regioni, i Comuni, le Province, l’ANCI, l’UPI e l’Uncem che, lungi dal fare propaganda politica, hanno fornito il loro contributo con osservazioni e proposte.

Sparare a zero contro il Piano per mere logiche elettorali serve solo a seminare sfiducia e confondere le persone, alimentandone incertezze e disagio. 

Il decennio deluchiano ha prodotto troppi danni e disinformazione.

Le politiche delle Aree interne possono costituire l’occasione per spazzare via veri e propri laboratori di potere personale: occorrono risposte adeguate con il rafforzamento delle città medie che devono diventare un motore di sviluppo in grado di offrire servizi e prospettive ai territori circostanti.   

Il Piano non è un documento definitivo ed intoccabile, è uno strumento operativo, utile ad avviare un cambiamento concreto.

Ma per cambiare occorre un rinnovato ruolo delle Regioni, delle Province e degli altri enti locali che dovranno garantire, diversamente da quanto avvenuto negli ultimi dieci anni in Regione Campania a trazione deluchiana, un adeguato e strutturato supporto alle aree più fragili.

Dobbiamo costruire una narrazione alternativa al monologo dello sceriffo del golfo, la cui maggioranza politica non è stata in grado di costruire una seria e concreta proposta politica sulla sanità, sulla gestione dei trasporti e delle infrastrutture, sul futuro dei giovani costretti a emigrare, sulla legalità e sulla trasparenza.

Dobbiamo altresì superare la “burocrazia deluchiana” che ha bloccato lo sviluppo delle aree interne, assoggettandolo ad interessi non sempre definiti e decifrabili.

Basta slogan: occorre una visione sul lungo periodo, che rimetta al centro parole dimenticate come merito, diritto, trasparenza, giustizia territoriale e legalità.

Occorre una collaborazione istituzionale ampia e operativa che coinvolga tutti gli attori per dare rapida attuazione al Piano e portare risultati concreti ai territori.

Questa la politica delle aree interne del centro destra.

Il Piano è un punto di partenza, contiene tutte le indicazioni per contrastare lo spopolamento, migliorare la qualità della vita e rendere i territori più attrattivi, in particolare attraverso interventi mirati nel settore sanitario e nei trasporti.

Proprio quei settori dove il governo regionale del centro sinistra ha fallito clamorosamente.

Dovremmo impegnarci a portare soluzioni, non inutili e sterili polemiche di cartello in vista delle elezioni regionali.

Dal governo di centro destra un nuovo approccio, una nuova metodologia, lavorando -per esempio- sull’idea di definire aree interne europee, in collaborazione con paesi come Spagna, Francia e Germania, per ottenere sinergie e risorse nella presente e nella nuova programmazione. 

Come giustamente ha ricordato il Ministro Foti, “… Chi non sa leggere il Piano è meglio che lo legga … è un Piano per agire non per certificare la resa …”.

È un momento cruciale per la democrazia regionale.

Non promettiamo miracoli ma un lavoro collettivo dove le difficoltà servono a rafforzare le convinzioni, dove il centro si costruisce dalle periferie, dotate di paesaggio e di un ricco patrimonio storico-artistico ed enogastronomico.    

Il centro destra offrirà ai cittadini una reale alternativa contribuendo a un rinnovamento della classe dirigente campana.

Temporale estivo causa il dissesto della Statale delle Puglie

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I Carabinieri intervengono sulla SS90 per dissesto stradale causato dal maltempo

Nel pomeriggio odierno, a Mirabella Eclano, località Calore, i Carabinieri della locale Compagnia sono intervenuti lungo la SS90 delle Puglie, dove, a causa delle forti piogge, una porzione del manto stradale ha subito un cedimento, con evidenti segni di sgretolamento e sfaldamento.

L’area interessata è stata prontamente messa in sicurezza. La circolazione, al momento, prosegue regolarmente ma a senso unico alternato.

Il ripristino della sede stradale sarà eseguito da personale ANAS e dell’Ufficio tecnico comunale, già attivati per le operazioni di competenza.

Airola, Mille e una Nota: lo spettacolo dei 130

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Entusiasmo, applausi. E, soprattutto, tanto talento. Lo scorso fine settimana “Saggio spettacolo di fine anno” per i ragazzi dell’Accademia musicale “Mille e una nota” di Airola, riferimento guidato dal Direttore artistico, Maestra Anna Izzo. Oltre 130 allievi hanno messo in vetrina le abilità acquisite, nel corso dell’anno accademico, sciorinando le rispettive performance. Ad accompagnarli l’applauso coinvolto e sincero del folto pubblico costantemente presente alle quattro serate. Pubblico che è stato accolto in modo “inclusivo”, splendido valore aggiunto, dai giovani dell’Infinito di Manuel. I maestri, la stessa Anna Izzo, Antonio Falzarano, Ernesto Bolognini, Luca Frazzetto, Rosario Perlingieri, Federica Paduano, Valentina Fedullo, Domenico Tammaro, Andrea D’Apice, Laura Cuomo, Antonio De Nisi, Flavia Del Monaco, Libera Nuzzo, Rossella Massaro, Gianmarco Compare, Simone Giliberti, Emanuela Pepe, Marco Leone, Giulia Falzarano, Laura Falzarano e Lorenzo Falzarano i docenti che hanno accompagnato i corsisti. “Ai nostri allievi, 130 cuori che battono e sognano; Alle loro famiglie che ne assecondano le passioni. Ai docenti, ai collaboratori, allo staff tutto”: questo il messaggio venuto dal Mille e una Nota. Che si avvia verso una stagione che sarà scandita da un anniversario importante: ovvero quello dato dai 30 anni di attività.

Addio Tonino Pietrantonio: i messaggi ed i ricordi del sindaco dei record

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Mario Pedicini lo definì il sindaco dei record. E ci scrisse un libro, pubblicato nel 2021. A tutti, Pietrantonio ha lasciato un ricordo ed è così che vogliono ricordarlo: 

“Ho appreso con costernazione e anche con profonda commozione della dipartita di Antonio Pietrantonio. I ricordi che mi legano a lui, in nome di un’amicizia e di una militanza politica comune, sono numerosi. Eravamo, ricordo, un gruppetto di giovani, sognatori e volenterosi, che coltivavano il desiderio e la volontà di impegno sociale e politico incardinato sui valori cattolici. Tutti laureati in filosofia, cominciammo, ricordo, con la lettura dei testi conciliari, studiavamo la dottrina sociale della Chiesa e i grandi nomi della cultura di impronta cristiana, da Sturzo a Maritain. Poi l’impegno civile. Io fui scelto per il percorso di natura più puramente politica e parlamentare, Antonio si dedicò al taglio amministrativo e riuscì benissimo. Fece il Sindaco di Benevento per un decennio con risultati importantissimi e come ho avuto già modo di dire ne ho raccolto il testimone con piacere. Un abbraccio enorme e affettuoso alla sua famiglia”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella

Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha espresso sincero e sentito cordoglio a titolo personale e del Consiglio Provinciale per la scomparsa del prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco di Benevento negli anni Ottanta e primi anni Novanta.
«Antonio Pietrantonio ha amato profondamente la Città e il Sannio e si è speso senza risparmio e senza sosta, mettendo in campo le sue forte capacità di visione programmatica e strategica, per creare le condizioni dello sviluppo socio-economico e culturale della sua terra. A Pietrantonio, personalità politica di elevato spessore, va riconosciuto il merito di aver condotto una illuminata battaglia per favorire, d’intesa e in sinergia con le Istituzioni locali e personalmente con l’allora Presidente della Provincia e l’allora Presidente della Camera di Commercio, e con la collaborazione di un Comitato cittadino, l’istituzione dell’Università degli Studi del Sannio presentando, con un organico progetto, la candidatura beneventana e sannita alla Regione Campania, al Governo e al Parlamento nazionali. E quella dell’Università non fu il solo obiettivo nell’ambito dei servizi superiori che si era
prefisso di raggiungere per il bene del territorio; del resto Pietrantonio si impegnò con vigore e lucidità affinché si realizzassero importanti opere pubbliche infrastrutturali. A testimonianza del suo amore per Benevento e il Sannio deve essere ricordato la sua generosa donazione del 2023 al Museo del Sannio di una splendida collezione di 22
reperti archeologici di sua proprietà».

“La politica beneventana perde una figura di riferimento. Si è spento Antonio Pietrantonio, già sindaco di Benevento per oltre un decennio, docente, dirigente scolastico e uomo delle istituzioni. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella memoria collettiva del capoluogo e del Sannio” Così il deputato e segretario provinciale di Forza Italia, Francesco Maria Rubano. Che aggiunge: “Antonio Pietrantonio è stato un sindaco visionario, un amministratore colto e lungimirante, figlio autentico della cultura democristiana. Ha guidato Benevento con passione e competenza in un periodo complesso, segnato dal dopo terremoto, contribuendo a ridisegnarne l’identità urbanistica, culturale e sociale.
La sua visione ha lasciato tracce concrete e durature: dal rilancio del centro storico alla nascita del Conservatorio, dalla fondazione della rassegna ‘Città Spettacolo’ alla valorizzazione dell’Hortus Conclusus, fino all’impulso decisivo per la nascita dell’Università del Sannio.
La sua è stata una politica della costruzione, della cultura e del radicamento nei valori. Alla sua lezione – fatta di progettualità, equilibrio e servizio – dobbiamo ancora ispirarci. Esprimo il mio più sentito cordoglio alla famiglia e alla comunità che lo ha amato e stimato.”

“La notizia della scomparsa del Sindaco Antonio Pietrantonio mi addolora profondamente. È stato un punto di riferimento per tanti di noi, non solo come Sindaco, ma come uomo capace di ascoltare, riflettere e decidere con equilibrio e umanità.
Ricordo con gratitudine i momenti di confronto, la sua intelligenza gentile ma decisa, la passione sincera per Benevento e il profondo rispetto che portava per le istituzioni e i suoi uomini. Oggi la città perde una parte importante della sua storia. Ti sia lieve la terra Sindaco, un abbraccio ai tuoi cari” le parole in un post social dell’ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe.
 
Il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia Sannio, insieme al Coordinatore Sen. Domenico Matera e a tutti gli iscritti, esprime cordoglio per la scomparsa di Antonio Pietrantonio, già sindaco di Benevento. “Con la sua scomparsa viene meno una figura che ha segnato, con equilibrio e senso delle istituzioni, una parte significativa della vita amministrativa e politica del territorio. Fratelli d’Italia Sannio si unisce al dolore dei familiari, ricordandone con rispetto il percorso umano e politico”.

Crollo dopo fuga di gas, morto l’uomo estratto dalle macerie

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È deceduto l’uomo di 64 anni rimasto ferito questa mattina a Torre del Greco, a largo Benigno, nell’esplosione avvenuta all’interno di un appartamento posto a ridosso di una stabile a tre piani nell’area posta non distante dalla zona porto.
 
L’uomo, Diego Olimpiade, era stato estratto vivo dopo il crollo causato con ogni probabilità da una fuga di gas e le sue condizioni non erano apparse gravi. Ciò nonostante, nel pomeriggio il quadro clinico è peggiorato fino alla morte. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Torre del Greco. 

Per la “Festa della cappelluzza” traguardo dei 50 anni

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Prendono il via domani, venerdì 4 luglio, i festeggiamenti civili in onore di Sant’Antonio e Santa Rita nello storico Rione Cappelluzza. Appuntamento particolarmente sentito quest’anno per la ricorrenza del 50° anniversario. Celebrazioni religiose già iniziate ieri con il Triduo di preghiera.

A cura del Comitato Festa Sant’Antonio e Santa Rita, sotto l’egida della Parrocchia di Santa Maria Maggiore e con il patrocinio del Comune di Grottaminarda, la tre giorni promuove e valorizza fede cristiana, prodotti tipici della tradizione, spettacoli musicali e soprattutto socialità.

Prologo dei festeggiamenti l’inaugurazione del rifacimento della Piazzetta al di sotto della Cappelluzza a cura del Comune di Grottaminarda, in programma domani, intorno alle 19:30, dopo la Messa.

Si entrerà nel vivo, alle 21:00, con la XXIV “Sagra del cicatiello con il pulieio”, inoltre spezzatino con patate, peperoni, salsiccia e, novità per i cinquant’anni della festa, pasta e fagioli con prosciutto e cotiche; alle ore 21:30 spettacolo musicale della Mimmo Alessandrini Band.

Sabato 5 luglio si comincia alle ore 20:30 con la sagra e alle ore 21:30 Tarantella Montemaranese della “Battista Band” con gruppo di ballo di Antonio Boccella.

Domenica 6 luglio alle 19:00 la Santa Messa presso la Cappelluzza e la solenne Processione per le vie principali del paese; alle ore 21:00 Spettacolo pirotecnico su Piazzale Padre Pio e alle 21:30 il concerto di Povia nel Rione Cappelluzza.

«La Festa della Cappelluzza – afferma il Sindaco, Marcantonio Spera – è un’eredità storica da preservare tra fervore religioso, momenti di preghiera collettiva e tavolate con delizie culinarie locali, semplici ma complesse nel loro valore simbolico e sacrale. Fede, cibo, divertimento, comunione per rafforzare i legami comunitari con la gioia di vivere e il desiderio di immergersi in un teatro culturale che si rinnova ogni anno conservando e perpetuando la sua anima sociale».

 

FOTO/ Pierluigi Cerulo, sogni sonori tra l’Italia e il Cile

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di Annalisa Papa

C’è una linea sottile che unisce la provincia beneventana alla costa del Pacifico cileno e lungo questa traiettoria scorre la musica di Pierluigi Cerulo, compositore, musicista e ricercatore sannita, trapiantato a Concepción, nel cuore del Cile.

La sua storia musicale parte negli anni Novanta, quando inizia a scrivere canzoni a Vitulano e nella Valle Vitulanese, dove spesso si esibisce con diverse formazioni, demo e concerti dal vivo che daranno il là al suo primo decennio creativo. Un cammino fatto di sperimentazioni, introspezione e tanto studio, fino alla pubblicazione del suo primo album solista nel 2022, intitolato “Storie brevi di fantascienza bucolica”. Un titolo che già rivela il suo gusto per l’immaginazione e l’ossimoro, tra mondi lontani e paesaggi interiori.

Le sue composizioni spaziano tra il rock progressivo, il jazz, e persino la musica da camera. Non sorprende, quindi, che nel corso del tempo abbia scritto e arrangiato brani per quartetti d’archi, ensemble jazz e band rock, con una visione sonora sempre più personale.

Il 2025 segna una nuova tappa nel suo percorso, con l’uscita del secondo lavoro solista, “Oneiros”: un disco intenso, quasi un diario sonoro notturno che indaga simboli del sogno. Registrato a Concepción negli studi di Boro Producciones, Oneiros porta con sé la firma inconfondibile di Marcelo Díaz, produttore e membro di due nomi storici del rock cileno, La Julia Smith e Los Santos Dumont. Il mastering, invece, riporta idealmente Cerulo nella sua terra d’origine, grazie al lavoro di Filippo Buono del Monolith Recording Studio di Vitulano (BN).

Ascoltare Oneiros è come entrare in una stanza dove i suoni si muovono lentamente, sospesi tra la memoria e l’inconscio. È un’opera che invita all’ascolto profondo, che non si consuma in fretta ma si rivela piano, come i sogni più intensi.

Pierluigi oggi continua a vivere e lavorare in Cile, dove è anche docente presso l’Universidad de Concepción, ma il filo con il Sannio resta teso e vibrante – come una corda che continua a risuonare, oltre la distanza.

Armida Filippelli insignita del Premio “Leonessa Sannita”

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Un riconoscimento alle eccellenze femminili promosso dalla FIDAPA BPW Italy di Benevento
Napoli, 3 luglio 2025 – L’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania, Armida Filippelli, è stata insignita del prestigioso Premio “Leonessa Sannita”, istituito nel 2013 dalla Sezione FIDAPA BPW Italy di Benevento. Il Premio celebra ogni anno il talento e il successo delle donne impegnate nei più diversi ambiti – dalla politica alle istituzioni, dall’impresa alle professioni, fino a sport, arte e cultura – e rappresenta un simbolo concreto di valorizzazione delle eccellenze femminili sul territorio.
In occasione del 60° anniversario della sezione beneventana della FIDAPA, lo scorso 10 dicembre il riconoscimento era stato assegnato in via straordinaria a 25 donne che si sono distinte nei rispettivi settori, tra cui anche Armida Filippelli, che non aveva potuto presenziare alla cerimonia ufficiale.
La consegna della targa si è svolta dunque il 2 luglio 2025, a Benevento, presso l’Auditorium di Confindustria (Piazza Risorgimento, 6), durante l’evento Women in Business… verso sinergie future, alla presenza di numerose figure di spicco del mondo imprenditoriale e manageriale. A conferirle ufficialmente il titolo di Leonessa Sannita è stata la prof.ssa Rossella Del Prete, promotrice dell’iniziativa e Presidente della Sezione FIDAPA BPW Italy di Benevento.
«Ricevere questo premio – ha dichiarato Armida Filippelli – è per me motivo di grande orgoglio e responsabilità. Un attestato prezioso, che va oltre la mia persona e si estende a tutte le donne che, ogni giorno, con impegno e visione costruiscono il cambiamento nei territori, nelle istituzioni, nelle imprese, nella cultura. È un premio che parla di coraggio, di capacità di innovare, di responsabilità verso la comunità. Desidero ringraziare la FIDAPA di Benevento per questa stima, che mi sprona a proseguire nel mio impegno a favore della formazione, dell’inclusione e delle pari opportunità, affinché ciascuno possa trovare le condizioni per esprimere pienamente il proprio talento e contribuire al progresso collettivo».
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