Solo un miracolo ha evitato che la caduta di un grosso masso sulla carreggiata della Strada Provinciale 562, in località Cala del Cefalo, provocasse una tragedia in una domenica pomeriggio di pioggia. L’episodio si è verificato all’altezza del km 6+600, all’uscita della galleria Mingardo, lungo un’arteria che rappresenta un’importante via di Protezione Civile per il collegamento del territorio di Camerota con la fascia costiera.
Constatato il grave pericolo per la pubblica incolumità, il sindaco Mario Salvatore Scarpitta ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente con la quale dispone la chiusura immediata al transito veicolare e pedonale del tratto compreso tra il km 6+300 e il km 6+800, l’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), e l’impiego di personale rocciatore specializzato per la verifica e l’eventuale disgaggio delle rocce instabili.
La zona, già teatro in passato di frane e collassi parziali della sede stradale, è stata più volte oggetto di interventi di somma urgenza, sollecitati anche dal Prefetto di Salerno, che ne aveva riconosciuto il carattere di “gravissimo pericolo per la pubblica e privata incolumità”. Tali interventi, pur finanziati con fondi PNRR per oltre cinque milioni di euro, sono stati oggetto di polemiche e contenziosi tuttora pendenti dinanzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Consiglio di Stato.
“A Camerota si può morire di falesia” — ha dichiarato il Sindaco Mario Salvatore Scarpitta — “si può morire perché un viaggio in auto tranquillo diventa un inferno per un masso che cade all’improvviso. È in ragione di ciò che può accadere ogni giorno che auspico una immediata risoluzione dei procedimenti pendenti e un intervento risolutivo che possa finalmente mettere in sicurezza la nostra comunità, a rischio ogni qualvolta si percorre quella strada”.
La SP 562, percorsa quotidianamente da residenti e turisti, rimarrà chiusa fino a nuova disposizione. Tutte le istituzioni competenti — Prefettura, Provincia di Salerno, Regione Campania, Vigili del Fuoco e Parco Nazionale del Cilento — sono state informate e coinvolte nelle operazioni di monitoraggio e messa in sicurezza.
Grosso masso cade sulla carreggiata: strada chiusa al traffico
Conte: “Vittoria importante, ci dobbiamo abituare al doppio impegno Champions e Serie A”
“Il doppio impegno tra campionato e Champions nel nostro percorso è nuovo, non siamo abituati dallo scorso anno. Abbiamo aggiunto per questo 9 giocatori nel mercato per strutturare la rosa, ma devono giocare e integrarsi bene“. Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte a Dazn dopo il successo 2-1 sul Genoa, in un match difficile come la vittoria 3-2 con il Pisa dopo l’esordio in Champions.
“Lo scorso campionato – ha detto Conte – è stato vinto in maniera straordinaria ma questa è la nostra stagione più complessa perché inserire nove giocatori a Napoli in un ambiente scudetto non è facile, vengono da ambienti diversi e, tranne de Bruyne, hanno bisogno di giocare e alzare il livello per migliorare. Ci stiamo strutturando giocando per i due fronti e pagando a volte su alcune scelte da fare”. Conte sugli infortunati di oggi nel Napoli ha detto che “Lobotka e Politano saranno valutati, Matteo ha un affaticamento al bicipite, lo stesso per Lobotka che scivolando ha sentito dolore nel pube”. Ultime parole per Hojlund, che ha segna til gol vincente, il quarto in questa stagione: “Hojlund ha 22 anni – ha detto Conte – e non aveva un ruolo principale allo United. Ha ancora margine di crescita importanti, deve lavorare perché può diventare un crack a livello di attaccante lo sta dimostrando. De Bruyne? Bisogna gestire campionato, Champions, Giocatore per me molto importante si è integrato perfettamente per noi, per come gioca lui, farlo con 4 centrocampisti ci dà tanta qualità. Ma tutti i ragazzi entrati nella ripresa hanno dato una mano”.
Vieira: “Bene nel primo tempo, poi ha prevalso la qualità del Napoli”
Patrick Vieira analizza la sconfitta del Genoa sul campo del Napoli con un bilancio equilibrato: “Abbiamo giocato un primo tempo molto bene, sotto l’aspetto tattico e dell’aggressività. Poi però la nostra intensità è calata nella ripresa e lì la differenza l’ha fatta la qualità del Napoli”.
Il tecnico francese ha spiegato a Dazn: “Nella ripresa abbiamo giocato troppo indietro e loro hanno avuto quasi sempre la palla, rendendo complicato attuare il piano preparato. Il nostro obiettivo era restare alti e pressare: nel primo tempo è andata bene, poi i tanti campioni azzurri hanno fatto la differenza. Su alcune occasioni ci è mancata esperienza”. Vieira ha poi sottolineato i segnali positivi arrivati dai giovani: “La nostra squadra ha molti ragazzi in crescita. Ellertsson, Sabeli e tanti altri hanno lavorato bene, questi sono segnali incoraggianti”.
Infine, un passaggio su Ekhator, autore del gol del Genoa: “Ha dimostrato che il Genoa lavora molto nell’accademia. Per crescere ancora devono giocare: da queste partite imparano molto, fare gol come oggi dà fiducia e aiuta lo sviluppo dei giovani”.
Vomero, pub sposta fioriere: è polemica tavolini. La replica: “Noi in regola”
Un pub sposta delle fioriere, e al Vomero Arenella scoppia un’altra polemica sui tavolini. Alcune segnalazioni documentano la situazione del pub “Herr Daniel” di via Kauffman, a due passi dal Parco Mascagna. Il locale è dotato di gazebo esterni. “Di mattina si contrae, mentre di notte si espande” fa notare l’artista attivista Ruben D’Agostino, postando due foto su Facebook. In quella diurna è più ridotto lo spazio occupato sul suolo pubblico (nelle due foto la differenza). Franco Di Mauro della rete No Box – Diritto alla Città diffonde anche un video. Nelle immagini si nota un dipendente del pub, intento a spostare le fioriere in avanti. Commentando il post di D’Agostino, Di Mauro scrive di aver “verificato di persona che, quando aprono, alcuni dipendenti “spostano i vasoni per allargare i confini”. L’attivista dei No Box aggiunge: “Ciò che mi ha colpito è la ritualità del gesto che lo fa apparire come “prassi” ordinaria e consolidata”.
Il post di D’Agostino attira decine di commenti, scatenando un’accesa discussione. C’è chi attacca il pub, ma anche chi lo difende. A intervenire sono anche la titolare dell’attività ed il marito, rivendicando la regolarità della situazione. Ma la disputa risente della situazione al Vomero, dove si registra un boom occupazioni di suolo. Un’invasione al centro di frequenti scontri.
Contattato da Anteprima 24, il marito della titolare, signor Daniele, dichiara: “Normale che le fioriere si spostino, noi abbiamo due licenze: una di 100 mq, la nostra solita, e una Covid di altri 100 mq”. Il locale spiega di aver ricevuto vari controlli, uno anche lo scorso agosto. Quanto alle polemiche social, Daniele precisa: “Io non ho risposto neanche, perché in verità io sono tranquillo”.
Napoli di rimonta sul Genoa: Anguissa e Hojlund regalano la vetta a Conte
Il Napoli soffre, ma vince e resta in vetta. E lo fa con il carattere, la qualità e la forza di un gruppo che, ancora una volta, ha saputo reagire nel momento più difficile. Al Maradona finisce 2-1 contro il Genoa, una partita che si era messa malissimo nel primo tempo, con gli azzurri in grande affanno e costretti anche a rinunciare a Lobotka, uscito per un problema muscolare. Ma nella ripresa cambia tutto: entra De Bruyne, cambia il ritmo, cambia la partita.
Partita – L’avvio del match è equilibrato. Il Napoli parte forte, ma il Genoa si difende con ordine e prova a colpire in ripartenza. Leali è attento su un paio di mischie in area, mentre Politano sciupa una buona occasione calciando alto da posizione favorevole. Col passare dei minuti la squadra di Conte si blocca, impantanata nella densità rossoblù. Al 33’ arriva il colpo che gela il Maradona: Ekhator segna un gol spettacolare di tacco, anticipando tutti su cross basso di Norton Cuffy. È 0-1. Il Napoli non riesce a reagire, anzi: poco prima dell’intervallo Lobotka è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, sostituito da Gilmour.
Nella ripresa Conte si gioca subito le carte Spinazzola e De Bruyne, al posto di Politano (anche lui out per un guaio muscolare) e Olivera. L’effetto è immediato: il Napoli cambia ritmo, il belga accende la manovra e i padroni di casa iniziano a schiacciare il Genoa. Al 57’ arriva il meritato pareggio: Milinkovic lancia Spinazzola, cross basso, palla respinta, Anguissa è il più lesto e di testa mette dentro l’1-1. Il Maradona si infiamma, il Napoli spinge. De Bruyne illumina, per Hojlund ma il gol viene annullato per fuorigioco millimetrico del belga. Poco dopo Neres e Di Lorenzo sfiorano il vantaggio (palo del capitano al 74’), e al 75’ arriva il sorpasso: Spinazzola crossa, McTominay fa la sponda, Anguissa calcia, Leali respinge e Hojlund è pronto a ribadire in rete per il 2-1. Il Napoli ribalta tutto. Nel finale la squadra di Conte gestisce con maturità, senza concedere nulla al Genoa. Tre punti sofferti ma meritati, conquistati con spirito e determinazione. Gli azzurri salgono a quota 15 in classifica, a pari merito con la Roma in vetta al campionato dopo sei giornate. Il bilancio è di 5 vittorie e una sconfitta, quella di San Siro contro il Milan.
Ora arriva la sosta, utile per recuperare energie e valutare gli infortuni di Lobotka e Politano, entrambi da monitorare nei prossimi giorni. Ma la serata del Maradona lascia un messaggio chiaro: il Napoli sa soffrire, sa reagire, e con De Bruyne in campo ha una luce diversa.
Napoli-Genoa 2-1
Marcatori: 34’ Ekhator (G), 58’ Anguissa (N), 75’ Hojlund (N).
Napoli (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (dal 50’ Spinazzola); Anguissa, Lobotka (dal 44’ Gilmour), McTominay; Politano (dal 50’ De Bruyne), Hojlund (dal 82’ Lucca), Neres (dal 82’ Gutierrez). A disp.: Meret, Ferrante, Elmas, Vergara, Mazzocchi, Marianucci, Ambrosino, Lang. All.: Conte.
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli (dal 76’ V. Carboni), Marcandalli (dal 46’ Otoa), Vasquez, Ellertsson; Masini, Frendrup; Norton-Cuffy, Malinovskyi (dal 61’ Thorsby), Vitinha (dal 76’ Colombo); Ekhator (dal 61’ Ekuban). A disp.: Siegrist, Sommariva, Martin, Gronbaek, Onana, Cuenca, Fini, Venturino. All.: Vieira.
Ammoniti: Marcandalli, Malinovskyi, Otoa (G); Neres (N)
Arbitro: La Penna (VAR: Pezzuto / AVAR: Sozza)
Note: Circa 50.000 spettatori; angoli 7-5; recupero: 2’ primo tempo, 4’ secondo tempo.
Pazza Salernitana, successo e vetta
di Gigi Caliulo
Era importante ritrovare i tre punti dopo la mini-flessione contro Cerignola e Casarano e la Salernitana ha compiuto appieno il proprio dovere conquistando la vittoria – con pieno merito – contro una Cavese generosa e tignosa.
Nel giorno del record stagionale di presenze all’Arechi (quindicimila spettatori tra abbonati e paganti) la squadra di Raffaele ha ritrovato la via del successo e la vetta in solitudine, approfittando dello stop che il Latina ha imposto ai cugini del Benevento.
In un’altalena di emozioni e colpi di scena la squadra granata ha disputato forse una partita meno brillante sul piano del gioco. Sul campo, però, le scelte iniziali del tecnico – che ha optato per la prima volta per il 3-4-3 schierando contemporaneamente Ferraris, Inglese e Ferrari – hanno permesso di “controllare” gli avversari senza concedere alcuna situazione pericolosa. E nella prima frazione di gioco, ancora una volta influenzata negativamente da alcune discutibili decisioni arbitrali (un rosso che a tutti è sembrato sacrosanto e un rigore piuttosto netto, episodi non indirizzati a favore dei granata dopo la richiesta di revisione), la Salernitana ha avuto almeno tre nette occasioni per passare in vantaggio.
Seguendo il più beffardo dei canovacci grotteschi i padroni di casa hanno subito – al pronti via della ripresa – il gol dello svantaggio che avrebbe tagliato le gambe a qualsiasi squadra.
I granata, invece, hanno avuto la forza di ribaltarla anche grazie all’ingresso di Achik (due assist) e quella di rimettere il muso avanti per il definitivo 3-2.
D’accordo, la fase difensiva e le clamorose amnesie che hanno permesso alla squadra ospite di portarsi sul momentaneo 2-2 sono note di biasimo che una squadra ambiziosa non può e non deve permettersi. Ma la sensazione che la Salernitana, alla fine, riesca sempre a sfangarla aumenta e consolida la sensazione che questa squadra sia sempre più una macchina perfettamente parametrata e mentalizzata per comandare le operazioni. Dopo otto giornate e nonostante il passaggio a vuoto con il Cerignola i granata sono in vetta da soli, con un vantaggio di tre punti sul Benevento e di quattro lunghezze sul Catania e sul sempre meno sorprendente Casarano.
Le prossime due partite, entrambe in trasferta contro il Monopoli e soprattutto la successiva in casa degli Etnei, potrebbero rappresentare il vero esame di maturità per il gruppo e per il suo tecnico, un buon padre di famiglia che ha saputo creare – partendo da zero – uno spogliatoio coeso e sereno dove non c’è spazio per prime donne e calciatori non calati nella parte. È una Salernitana di lotta e di governo che sa anche sporcarsi le mani e che preferisce non specchiarsi. Ma che, numeri alla mano, comincia a ragionare convintamente da prima della classe.
Sorrento sprecone, il Monopoli resiste: pari senza reti al “Viviani”
foto pagina Facebook ufficiale
Il Sorrento ha mostrato carattere e intensità, ma non è riuscito a trasformare in gol una prestazione ricca di occasioni. Lo 0-0 contro il Monopoli ha lasciato l’amaro in bocca alla squadra di Conte, che ha colpito un palo e trovato sulla propria strada un attento Piana, decisivo in più di un’occasione. I pugliesi, dopo aver sofferto nel primo tempo, hanno reagito nella ripresa, trovando equilibrio e rischiando anche di colpire nel finale.
Sorrento-Monopoli, la sintesi del match
per la cronaca della partita, il corrispondente
Michele Bellame
In avvio, il Sorrento ha imposto il ritmo. Al 10’ Sabbatani ha costretto Piana alla prima respinta sul primo palo, preludio di un assedio costante. Al 17’ D’Ursi, su punizione laterale, ha trovato ancora pronto il portiere biancoverde, mentre al 33’ lo stesso attaccante rossonero ha sfiorato il palo con un sinistro preciso. Tre minuti più tardi Tirelli ha salvato sulla linea un piazzato ancora di D’Ursi, protagonista assoluto del primo tempo. Al 38’ il numero sette ha colpito il palo con un destro potente dai diciotto metri, confermando la sfortuna della squadra costiera. Il Monopoli si è affacciato in avanti soltanto al 40’, con una volée di Calcagni terminata alta sopra la traversa.
La ripresa si è aperta con un atteggiamento più propositivo degli ospiti. Al 12’ Fall ha deviato di poco a lato un cross di Falzerano, mentre due minuti più tardi Ronco ha impegnato Harrasser con una conclusione ravvicinata. Il portiere rossonero si è poi superato al 17’, respingendo un tiro ancora di Fall, tra i più vivaci dei pugliesi. Un minuto dopo D’Ursi, di testa su cross di Paglino, ha costretto Piana a un nuovo intervento provvidenziale.
Nel finale, la gara si è accesa nuovamente: al 42’ Plescia ha cercato la rete con una volée potente, ma Piana ha compiuto un autentico miracolo. Sul corner successivo è arrivata l’espulsione di Paglino per doppia ammonizione, che ha di fatto spento le speranze del Sorrento di conquistare i tre punti.
La squadra di Conte, pur avendo costruito e dominato per larghi tratti, ha pagato la scarsa concretezza sotto porta. Il Monopoli di Colombo, dopo un primo tempo di sofferenza, ha saputo gestire meglio il secondo, dimostrando compattezza e carattere. Il pareggio, alla fine, ha rispecchiato un equilibrio maturato sul campo: Sorrento pericoloso ma impreciso, Monopoli solido e mai domo.
Mic, 250 mila ingressi nella #domenicalmuseo di ottobre: Pompei e Caserta, boom di visitatori
Sono stati 250 mila gli ingressi in occasione della #domenicalmuseo di ottobre, l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’accesso libero nei luoghi della cultura statali nella prima domenica del mese. Di seguito si riportano i primi dati provvisori fin qui pervenuti: Parco archeologico del Colosseo – Colosseo. Anfiteatro Flavio 19.015; Parco archeologico di Pompei – Area archeologica di Pompei 16.795; Parco archeologico del Colosseo – Foro Romano e Palatino 14.410; Reggia di Caserta 13.235; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 12.536; Gallerie degli Uffizi – Gli Uffizi 11.160; Galleria dell’Accademia di Firenze 9.274; Palazzo Reale di Napoli 7.911; Musei Reali di Torino 7.763; Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti 6.499; Castel Sant’Angelo 5.961; Museo archeologico nazionale di Napoli 5.200; Villae – Villa d’Este 4.831; Terme di Caracalla 3.621; Museo e Real Bosco di Capodimonte – Museo di Capodimonte 3.386; Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini 2.828; Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea 2.825; Palazzo Ducale di Mantova 2.818; Musei del Bargello – Cappelle Medicee 2.657; Museo storico del Castello di Miramare 2.594; Parco archeologico di Ercolano 2.547; Complesso monumentale della Pilotta 2.448; Villae – Villa Adriana 2.387; Grotte di Catullo e Museo archeologico di Sirmione 2.341; Gallerie dell’Accademia di Venezia 2.273; Parco archeologico di Paestum e Velia – Museo e area archeologica di Paestum 2.211; Museo archeologico di Venezia 2.138; Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 2.089; Galleria Borghese 2.070; Castel del Monte 2.049; Castello Svevo di Bari 1.968; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.862; Palazzo Farnese di Caprarola 1.816; Museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1.768; Museo nazionale di Villa Pisani – Stra 1.737; Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini di Napoli: 1722; Castello Scaligero di Sirmione 1.653; Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.568; Museo nazionale etrusco di Villa Giulia 1.498; Musei del Bargello – Museo nazionale del Bargello 1.360; Galleria nazionale delle Marche 1.315; Galleria nazionale dell’Umbria 1.176; Musei del Bargello – Complesso di Orsanmichele 1.170; Museo archeologico nazionale di Taranto 1.166; Museo di Palazzo Grimani 1.115; Certosa di San Martino 1.043; Pinacoteca nazionale di Bologna 1.024; Musei nazionali di Cagliari 999; Museo di San Marco 942; Museo delle Civiltà 935; Castello di Torrechiara 900; Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia – Necropoli dei Monterozzi e Museo archeologico nazionale di Tarquinia 781; Gallerie Nazionali di Arte Antica – Galleria Corsini 755; Anfiteatro campano – Santa Maria Capua Vetere 719; Museo nazionale romano – Museo dell’arte salvata 696; Musei nazionali di Genova – Palazzo Reale di Genova 680; Palazzo Carignano 678; Casa Museo Hendrik Christian Andersen 671; Complesso monumentale e Museo della Certosa di Pavia 654; Museo archeologico nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio 620; Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato di Spoleto 574; Museo archeologico nazionale Mario Torelli e Parco archeologico di Venosa 526; Museo d’Arte Orientale Venezia 501. A questi dati si aggiungono i 18.451 visitatori del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia e i 10.438 ingressi delle Gallerie degli Uffizi – Giardino di Boboli.
Incendio a Forchia: caschi rossi ancora a lavoro per spegnere il rogo
Continua a bruciare il capannone di rifiuti urbani nell’area Pip di Forchia. A tante ore di distanza dallo scoppio dell’incendio del materiale accatastato nel locale, i vigili del fuoco del distaccamento di Bonea, con il supporto di squadre provenienti anche dal comando provinciale di Avellino e di Benevento, sono ancora al lavoro per porre fine alla fase acuta del rogo. Intanto i tecnici dell’Arpac sono sul posto per monitorare i livelli di diossina eventualmente dispersa nell’aria. Il materiale andato a fuoco, secondo le informazioni che filtrano dovrebbe riguardare scarti tessili, materassi, materiale plastico, nonché macchinari per il trattamento dei rifiuti. Il sindaco Gerardo Petrone, quindi, ha ordinato la chiusure delle scuole (LEGGI QUI), la raccolta e commercializzazione di prodotti agricoli almeno fino alla giornata di martedì in attesa delle determinazioni da parte dell’Arpac. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, sembrerebbe da escludere la matrice dolosa del rogo che invece sarebbe da attribuire a cause accidentali.
Domenica di sangue sulle strade, sette vittime
Una scia di sangue sulle strade ha funestato il fine settimana, con un bilancio di sette morti e diversi feriti.
L’incidente più grave si è verificato alle 7 del mattino di oggi sulla statale 671 della Valle Seriana, all’altezza di Casnigo (Bergamo). Nello scontro tra due auto, una ha preso fuoco: nulla da fare per le due persone a bordo di una Dacia Logan, una coppia di pensionati. L’uomo alla guida si chiamava Alessandro Zucchetti, 77 anni, mentre accanto a lui c’era la convivente 69enne Luciana Sangalli. Abitavano a Castelli Calepio (Bergamo). Grazie a due vigili del fuoco di passaggio e fuori servizio, intervenuti con gli estintori, le fiamme non hanno raggiunto una seconda vettura su cui viaggiava uno studente 19enne di Ponte Nossa (Bergamo). Il giovane è stato estratto dall’abitacolo della sua Alfa Romeo Mito e trasferito in gravi condizioni prima all’ospedale Manzoni di Lecco e poi al Niguarda di Milano. È stato sottoposto ai prelievi biologici, per capire se fosse alla guida sotto l’effetto di alcol o altre sostanze, ed è ora indagato per omicidio stradale.
Una vittima della strada anche in Sardegna. Oggi, intorno alle 16, un’auto con a bordo quattro persone si è ribaltata alle porte di Alghero, sulla strada statale 127 bis. Una donna è morta e tre persone sono rimaste ferite.
Una 18enne è invece morta in un incidente stradale che si è verificato nella notte a Settimo Vittone, nel Torinese. La giovane era a bordo di una Land Rover Defender, insieme a un diciottenne e due diciassettenni, che è finita fuori strada intorno alle 3. I giovani sono rimasti incastrati nell’abitacolo e, una volta estratti dai vigili del fuoco, sono stati trasportati all’ospedale di Ivrea. La ragazza, Asia Oddenino di Oulx, in Val Susa, è morta all’arrivo al pronto soccorso. Gli amici non sono gravi.
È di un morto e due feriti il bilancio di un incidente tra due auto avvenuto nella tarda serata di ieri a Martinsicuro, nel Teramano. A perdere la vita è stato il 46enne Emidio Croci. Feriti la moglie e il figlio 11enne, trasportati in ambulanza all’ospedale di Sant’Omero (Teramo). Successivamente il bambino è stato trasferito al Torrette di Ancona a causa della gravità dei traumi riportati. La famiglia viveva ad Acquaviva Picena e stava rientrando a casa dopo la cena in un ristorante. Sull’altra auto si trovavano due persone che dopo lo scontro si sono allontanate a piedi, inizialmente ricercate dai carabinieri. Il conducente della vettura si è poi presentato in caserma ed è stato ricoverato in ospedale.
Una donna di 46 anni è morta ieri sera in un incidente avvenuto intorno alle 23 vicino Civita Castellana, in provincia di Viterbo. La donna stava viaggiando in macchina con il marito 50enne, quando il veicolo è finito fuori strada schiantandosi contro un albero. La donna è deceduta sul colpo, mentre il marito è rimasto gravemente ferito.
Un uomo di 56 anni, infine, ha perso la vita nella tarda serata di ieri in un incidente avvenuto lungo la Strada Statale 18 ‘Cilentana’, nel tratto compreso tra Pattano e Vallo della Lucania, nel Salernitano. Due vetture, una Fiat Punto e una Ford Fiesta, si sono scontrate frontalmente poco prima delle 23.30. L’impatto ha causato l’incendio di una delle due auto. Per il 56enne non c’è stato nulla da fare. Gravemente ferita l’altra persona coinvolta.