Un gol, tanto basta. Ma serve anche cuore, resistenza e un pizzico di fortuna. Il Napoli sbanca Lecce con il minimo scarto e si prende tre punti pesantissimi nella corsa scudetto, consolidando il primato a +6 sull’Inter, in attesa del match di San Siro, a tre giornate dalla fine. A firmare il successo è Giacomo Raspadori, che decide il match con una punizione velenosa al 24’. Una partita sporca, interrotta, nervosa, a tratti spigolosa e poi difesa con le unghie e con i denti fino all’ultimo secondo.
Partita – Pronti via, e dopo appena due minuti il Napoli sembra già avanti: Politano rientra sul sinistro e calcia, Lukaku devia in rete ma il Var congela l’entusiasmo azzurro. È fuorigioco. La rete viene annullata e subito dopo la gara si ferma: i tifosi di casa lanciano oggetti e fumogeni in campo. L’arbitro sospende il gioco per circa cinque minuti, complice anche la rete bucata da un petardo.
Quando la gara riprende, il Napoli prende in mano il pallino del gioco. Al 24’ arriva il vantaggio: punizione dal limite e Raspadori sorprende Falcone con un destro potente e preciso. È il quinto gol in campionato per l’ex Sassuolo, che eguaglia il bottino della passata stagione. Il Lecce non ci sta e al 37’ sfiora il pari con Gaspar: colpo di testa su corner e traversa piena. Il Napoli si salva e va al riposo sull’1-0.
Nel secondo tempo il Lecce alza il baricentro e prova a colpire. L’occasione più nitida capita a Helgason, che al 52’ costringe Meret a una parata spettacolare dopo una deviazione di Lobotka. Proprio lo slovacco è costretto a uscire poco dopo, sostituito da Gilmour. Conte cambia anche in avanti: fuori Raspadori e Lukaku, dentro Billing, Simeone e Ngonge. Ma il Napoli fatica a ripartire e si affida alla solidità della sua difesa. Negli ultimi minuti il Lecce ci prova con il cuore, ma senza lucidità. Il Napoli stringe i denti, copre ogni spazio e resiste. Al 95’ l’ultimo assalto salentino non sortisce effetti: l’1-0 regge fino al triplice fischio.
A tre giornate dalla fine, il Napoli è padrone del proprio destino. La vittoria al Via del Mare vale oro: scavalcare l’ostacolo Lecce, in una serata complicata e su un campo ostico, è il segnale di una squadra che ha imparato a soffrire. Il titolo è ancora da conquistare, ma la strada è quella giusta.
Lecce-Napoli 0-1
Marcatori: 24′ Raspadori (N)
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert (17′ st Veiga), Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Pierret (21′ st Berisha), Kaba (1′ st Tete Morente); Pierotti (39′ st N’dri), Krstovic, Karlsson (1′ st Helgason). A disp.: Fruchtl, Samooja, Gabriel, Sala, Rafia, Ramadani, Banda, Rebic, Sansone. All.: Giampaolo.
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Anguissa, Lobotka (8′ st Gilmour), McTominay; Politano (43′ st Ngonge), Lukaku (43′ st Simeone), Raspadori (34′ st Billing). A disp.: Contini, Scuffet, Marin, Mazzocchi, Hasa, Okafor. All.: Conte
Arbitro: Massa
Ammoniti: Krstovic, Tete Morente (L)