Tempo di lettura: 3 minutiIl calciomercato dell’Avellino si avvia verso la conclusione e il direttore sportivo Mario Aiello ha fatto il punto sulle ultime operazioni in occasione del Memorial Dino Gasparro, dove la squadra al gran completo ha ricevuto l’abbraccio dei tifosi. Un mercato che ha avuto una doppia direzione: da un lato la necessità di tamponare l’emergenza infortuni, dall’altro la volontà di confermare alcuni giocatori ritenuti centrali nel progetto tecnico.
“Quest’anno – ha spiegato Aiello – ci siamo mossi in anticipo e avevamo praticamente completato la squadra. Poi sono arrivati alcuni imprevisti, con infortuni nello stesso reparto, e abbiamo dovuto rivedere i nostri piani. In questi casi è importante avere prontezza e credo che la società abbia dimostrato di saper reagire”.
La scelta di puntare su Tommaso Biasci nasce proprio da questa esigenza.
“Avevamo avuto delle defezioni, una delle quali con tempi di recupero lunghi, parliamo di due mesi – ha raccontato Aiello –. Ci siamo fatti trovare pronti e abbiamo chiuso l’operazione Biasci. È un giocatore che ci porta caratteristiche nuove, che non avevamo in rosa. Nelle difficoltà si vede la qualità, e siamo contenti di averlo portato ad Avellino”.
Per il direttore sportivo, Biasci non è soltanto un innesto d’emergenza, ma un valore aggiunto: “È un profilo che ci dà affidabilità immediata. Conosce la categoria, ha esperienza e mentalità. Sono convinto che possa incidere da subito e diventare una pedina importante anche oltre questa fase di emergenza”.
Accanto a chi arriva, c’è chi resta. Il nome più chiacchierato in uscita era quello di Lescano, ma Aiello ha voluto chiarire: “Il futuro di Lescano è qui, è sempre stato qui. È un giocatore che abbiamo fortemente voluto confermare perché crediamo nelle sue qualità. Vediamo in lui la possibilità di scrivere una storia importante, come altri attaccanti che partendo dal basso hanno saputo imporsi anche in categorie superiori”.
Il direttore però non nasconde la realtà del calcio: “È chiaro che, come per tutti i grandi giocatori, un’offerta irrinunciabile può sempre cambiare gli scenari. Ma la nostra intenzione è quella di tenerlo. Lescano deve essere un punto di riferimento per la squadra, per la società e per la tifoseria”.
“Abbiamo costruito questa rosa con equilibrio – ha sottolineato Aiello –. Biasci ci offre soluzioni nuove e maggiore competitività interna, Lescano incarna continuità e prospettiva. Sono due pedine diverse ma complementari, che insieme possono dare molto alla squadra”.
Il capitolo più complesso resta quello delle uscite, che hanno impegnato la società in maniera importante.
“Avevamo in programma 18 uscite, dieci le abbiamo già completate e ne restano otto, in realtà sette considerando Toscano – ha chiarito Aiello –. Alcuni giocatori hanno diverse squadre interessate, ma spesso preferiscono aspettare fino all’ultimo giorno per trovare una B o una C con grandi ambizioni. Noi siamo tranquilli: ognuno di loro avrà la sua sistemazione, anche se magari non subito”. “Pensavamo che su certi profili ci sarebbe stata la fila, invece ci siamo dovuti muovere noi in prima linea per creare le opportunità. Ma posso dire che nessun giocatore resterà senza soluzioni, al massimo chi non uscirà adesso lo farà a gennaio”.
Il messaggio della società è chiaro: nessun passo indietro di fronte agli imprevisti, ma una costruzione paziente e ragionata, con scelte mirate e dichiarazioni nette. “Nelle difficoltà – ha concluso Aiello – emerge la qualità. E noi vogliamo che questa squadra dimostri carattere in ogni situazione, dentro e fuori dal campo”.