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Colmata Bagnoli, al Mase i No a conservarla: “Decisione rischiosa e presa senza sentire i cittadini”

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No alla colmata di Bagnoli, sì alla rimozione. Lo chiedono alcune osservazioni pervenute al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, nell’ambito della procedura integrata di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e Valutazione di impatto ambientale (Vas). È un’integrazione al programma originario perché a Bagnoli, come reso noto, sono cambiate le carte in tavola. Sarà rimossa non più del tutto, ma solo al 15% la colmata. Cioè la striscia di 195.000 mq di materiale di risulta, proveniente dall’ex insediamento siderurgico. Una mossa decisa nell’ambito del piano di risanamento ambientale, ma con un occhio pure alla America’s cup del 2027. Ma proprio in nome delle bonifiche, attese da 30 anni, c’è chi si oppone alla colmata. Come prevede la legge, nella procedura Via-Vas, cittadini e associazioni stanno formulando osservazioni. Ad esempio, un parere pro bono è prodottto da Alberto Lucarelli, ordinario di diritto costituzionale alla Federico II, e Andrea Eugenio Chiappetta, ricercatore del dipartimento di Giurisprudenza all’ateneo federiciano. La loro conclusione è chiara: bocciare il procedimento, o in subordine sospenderlo.

Servirebbe infatti “una nuova fase di consultazione pubblica piena, informata e preventiva“, anche ai sensi della Convenzione di Aarhus, il trattato internazionale volto a garantire ai cittadini il diritto alla trasparenza e alla partecipazione nei processi decisionali. Per i due giuristi, tutto ciò sarebbe sinora mancato. “Le modifiche proposte – sostengono -, sono state relegate ad una fase di consultazione limitata, avviata solo nel momento in cui le scelte progettuali risultavano già sostanzialmente definite”. Questo implicherebbe una violazione del Trattato, ma anche dello stesso testo unico dell’Ambiente. Si ricorda che “la partecipazione deve essere effettiva, informata e collocata in una fase sufficientemente precoce, quando tutte le alternative sono ancora praticabili”. Nel caso di specie, “invece, il coinvolgimento delle comunità è stato postumo e meramente formale”. E peraltro “limitato alla possibilità di presentare osservazioni su un progetto che prevede la trasformazione permanente della linea di costa, la perdita di una porzione significativa di arenile pubblico e la conservazione di volumi edilizi precedentemente destinati alla demolizione”. Non a caso, si sottolinea che la colmata “è da tempo percepita come elemento transitorio, da rimuovere per restituire continuità ambientale e paesaggistica alla fascia costiera”. La proposta “di mantenerla in sito, con destinazione a spazi pubblici e nuovi volumi edilizi” sarebbe “non condivisa dalle comunità locali, che da anni rivendicano la piena restituzione del litorale”. Tra l’altro, “la proposta progettuale si pone in aperta contraddizione con gli esiti della precedente Vas conclusasi con DM 47/2019, che sanciva la necessità della rimozione integrale della colmata”.

A detta di Lucarelli e Chiappetta, la nuova proposta progettuale trascurerebbe “del tutto l’impatto che la perdita della continuità del litorale avrà sulla vocazione turistica, sportiva e culturale dell’area”. Infatti, “pur conservando parte dell’obiettivo funzionale (balneabilità)“, la modifica sacrificherebbe “la piena bonifica” e introdurrebbe “elementi di permanente alterazione antropica“. Averrebbe questo “compromettendo l’integrità ecologica della fascia costiera e modificando la linea di costa in modo strutturalmente non reversibile“. In sostanza, al posto di “un’unica spiaggia pubblica continua di 2 km (prevista dalla versione originaria del Praru)” si avrebbero “due arenili disgiunti, separati da un’area non balneabile (colmata messa in sicurezza)”. La soluzione comprometterebbe “l’accessibilità e la fruizione integrata” del waterfront, “in palese contraddizione con le finalità sociali e ricreative espresse nel piano urbanistico del 2019”. Tra gli elementi di contrarietà, si avanza anche una “incertezza e criticità tecnico-sanitaria” della “messa in sicurezza permanente della parte residua della colmata”. Tale operazione, una ‘sigillatura’ degli inquinanti, “si fonda su presupposti tecnici non verificabili nel lungo termine”. Ossia “non elimina le sorgenti di contaminazione potenziale ma le contiene”. Questo esporrebbe “l’area e l’ecosistema marino a rischi futuri in caso di degrado dei dispositivi di contenimento”.

Un netto no viene anche dalla Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città. Corredando le osservazioni con una tabella comparativa, sulla procedura l’associazione ritiene “che non possa trattarsi di semplice integrazione ma di un nuovo progetto”. Per chiarire: “Molti degli “assi prioritari” e molti degli “obiettivi specifici” del progetto pubblicato nel maggio del 2025 risultano addirittura stridenti se comparati a quelli del progetto dell’aprile 2019″. E la natura del progetto presenterebbe “caratteristiche e fini completamente diversi da quello di cui al rapporto ambientale dell’aprile 2019”. Un passaggio è dedicato ai presupposti fissati dal commissario straordinario di governo “al fine di studiare alternative al progetto originale”. Tra le presunte svolte a U, si cita anche l’introduzione del nuovo “Asse Prioritario “HUB Nautico”, e del relativo Obiettivo strategico 7:, “Sviluppo delle potenzialità del territorio legate all’economia del mare nelle sue diverse componenti”. La corrispondente Azione “è stata declinata in tutte le più diverse forme possibili, dall’ampliamento del porto turistico (diventerà ad esclusivo uso dei mega yacht), alla realizzazione di un porto turistico a secco per barche fino a 10 m – scrive la Rete -, alla realizzazione di cantieri di retrofitting, alla casa del diportista, ai ristoranti ed infine all’interno del “miglio azzurro” anche di un impianto per il recupero della vetroresina (insomma un cantiere per la demolizione delle barche)”. A detta dell’associazione “tutto ciò appare un vero e proprio controsenso alla luce del vincolo paesaggistico esistente, alla luce di quanto previsto addirittura dal Praru vigente (masterplan 2023), ed infine alla luce di quanto previsto da tutti gli strumenti urbanistici, tra l’altro, vigenti”.

Colmata di Bagnoli, la tabella dei No Box

Ulteriore elemento di dubbio è “l’elaborato dal titolo “metodologia progettuale e collaudo””. Alla “pagina 23, ultimo capoverso – si annota -, viene indicato che la colmata non è una discarica”. Per i No Box tuttavia “non si spiega il perché non lo sarebbe”. A parere dell’associazione ecologista “invece, lo è, in quanto essa contiene, anzi è composta, in grande percentuale, anche da residui di lavorazione e/o di demolizione”. Al riguardo si richiama il Testo unico ambientale, per la definizione. Insomma, ci troveremmo “di fatto” dinanzi ad “un programma che riguarda la gestione rifiuti”. In più “si osserva che non risulta essere stato previsto un piano di controllo e verifica dei livelli di sicurezza ambientale e sanitari da raggiungere e mantenere”. Per quanto argomentato, la novità “meriterebbe quanto meno che il soggetto attuatore Invitalia richiedesse”, una “nuova valutazione Vas”.

Fiamme a Monte Castello, interruzione elettricità per quasi 30mila cittadini

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A causa dell’incendio che sta interessando dal pomeriggio di ieri l’area di Monte Castello di Cava, sarà sospeso il servizio elettrico per n° 28.000 utenze tra Vietri, Cava e Nocera.

Al momento non è ancora possibile definire le zone e la durata dell’intervento. A darle notizie è stato il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone. A causa del forte vento, ma anche a causa della vegetazione secca dopo le altissime temperature di questi giorni, le fiamme non sono ancora state domate e il fumo è  ben visibile anche dalla città di Salerno. Sembra che a causare le fiamme sia stato un incidente avvenuto durante i festeggiamenti del tradizionale spettacolo dei fuochi da Montecastello.
 
 
 

Ancora fiamme in Valle Telesina, in azione i canaider

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Ancora fumo tra i boschi in località Santo Stefano nel comune di Solopaca. Il fuoco si è sviluppato in più punti nelle aree verdi ai primi contrafforti del massiccio del Taburno. In azione anche i Canadeir, gli aerei speciali che sganciano tonnellate d’acqua per spegnere gli incendi. Per tutta la mattinata si sono ripetuto i lanci da parte del mezzo aereo. Del resto, già ieri era stata una giornata difficile sul fronte del fuoco. Il vento che spira teso da due giorni ha contribuito ad alimentare i roghi.

 

Clemente e Sandra, mezzo secolo insieme: le telecamere Rai alle nozze d’oro dei Mastella

Clemente e Sandra Mastella
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Non solo le nozze di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Le telecamere Rai sbarcano a Ceppaloni per i 50 anni di matrimonio di Clemente Mastella e Sandra Lonardo. Domani 30 giugno sarà il programma di approfondimento politico condotto da Manuela Moreno e in onda il lunedì sera su Rai 3, ‘Il Filo Rosso‘, a raccontare in esclusiva le nozze d’oro della coppia Mastella-Lonardo. Il team della trasmissione seguirà da vicino l’intera giornata, realizzando servizi, interviste e contributi speciali che porteranno sul piccolo schermo uno spaccato inedito della vita pubblica e privata della coppia sannita.

Esattamente cinquant’anni dopo il loro primo “sì”, Mastella e Lonardo torneranno là dove tutto è cominciato: nella chiesa di San Giovanni Battista, nella frazione San Giovanni di Ceppaloni. Un ritorno simbolico alle radici, al cuore di un legame che ha saputo resistere alle tempeste della cronaca e alle pressioni della visibilità pubblica.

La cerimonia sarà seguita da un ricevimento presso Villa Mastella, la residenza di famiglia con la paparazzata piscina a forma di cozza. In prima fila, insieme a parenti e amici, ci saranno volti noti della politica, delle istituzioni e dello spettacolo. Hanno confermato la loro presenza il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il senatore Pier Ferdinando Casini, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, l’imprenditore Diego Della Valle, l’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, l’ex calciatore Andrea Carnevale, oltre a tutti i membri dell’amministrazione comunale di Benevento.

A rendere ancora più viva l’atmosfera la presenza di Katia Ricciarelli, Iva Zanicchi e Gigi D’Alessio, amici storici della coppia, che accompagneranno i festeggiamenti con il loro contributo artistico.
Le celebrazioni sono state anticipate nei giorni scorsi anche da un incontro in Vaticano con Papa Leone XIV, che ha benedetto le nuove fedi nuziali.

Difficile non leggere in questo anniversario anche un riflesso della lunga parabola pubblica dei coniugi Mastella: dagli esordi nella Prima Repubblica fino alle cronache di oggi, passando per incarichi governativi, incontri parlamentari e talk show serali. Il tutto senza mai rinunciare alla dimensione privata di una coppia che, tra le pieghe della politica, ha sempre rivendicato un legame solido e duraturo.

Tragedia a Cetara, parla il sindaco: “Annullati eventi istituzionali”

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“La terribile tragedia consumatasi all’alba di questa mattina alle porte di Cetara ha trasformato in dolore un giorno che doveva essere di festa. Sconforto, sgomento, angoscia e grande tristezza mi pervadono dalle prime ore di questa mattina, così come il tessuto cittadino del nostro operoso borgo marinaro”. il sindaco di Cetara Roberto Fortunato Della Monica ha deciso di affidare ad un messaggio il commento alla tragedia. “Per rispetto del caro Salvatore, persona umile e grande lavoratore impegnato da sempre nel settore della pesca, ho deciso di annullare tutti gli eventi istituzionali per questa giornata sospesa nel dolore. Compresa la mia partecipazione alla processione dell’Apostolo San Pietro, al quale tutti noi affidiamo l’anima del nostro concittadino. In segno di rispetto per la memoria del caro Salvatore, che ricordo limpidamente impegnato nel suo lavoro di pescatore sulla tonnara della mia famiglia dove per tanti anni ha prestato servizio insieme ai suoi fratelli, avrei voluto cancellare ogni evento collaterale. Fuochi compresi, la cui organizzazione è però in capo al comitato feste che ha il compito di assumere eventuali decisioni. Ora ogni parola è superflua ed è giusto lasciare spazio al silenzio che parla più forte di ogni voce. Starò lontano da Cetara per pregare per il caro Salvatore convinto che l’affetto mio e di tutta la comunità cetarese accompagnerà chi resta in questo immenso vuoto.” Si attende ora di conoscere la decisione della Comitato per quanto riguarda lo spettacolo pirotecnico che ogni anno richiama a Cetara migliaia di persone via terra e soprattutto via mare. Una edizione già segnata da una serie di polemiche prima della tragedia, perché l’operatore che si occupa dei collegamenti via mare la Travelmar  per protesta aveva sospeso le corse straordinarie e dopo una trattativa con il primo cittasino garantito la percorrenza solo per 3000 persone.

Centro di Salerno, i ladri cercano di portare via… ‘Le meraviglie’

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“Non fa male la cassa svuotata quanto il gesto in sé”. Con queste parole, i titolari della sede di via Mercanti di ‘La Fabbrica delle Meraviglie’, negozio che si propone con la sua esposizione di caramelle e dolci vari di far ritornare un po’ tutti i bambini, Il furto appena subito nella notte trascorsa. Acini balordi hanno preso di mira la sede di via Mercanti 164 hanno forzato la porta, distrutto il vetro per poter accedere all’interno del locale e rubare poche cose che c’erano in cassa e creare scompiglio e confusione. “Non abbiamo subìto un grande danno, ma è stato il gesto in sé che ci ha fatto molto male perché La Fabbrica Delle Meraviglie nasce come luogo in cui si torna di nuovo bambini, una favola, un sogno”. I proprietari hanno ringraziato le forze dell’ordine che con l’aiuto delle telecamere presenti all’interno del negozio, hanno già identificato gli autori. “Abbiamo pulito tutto, sistemato e siamo tornati subito operativi – Hanno commentato sul profilo social dell’attività i proprietari – chi crede nella meraviglia… non si fa rubare i sogni così facilmente”. 

 

Bruciano le colline intorno a Caserta, Canadair in azione

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Canadair in azione a Caserta sulle colline attorno il capoluogo, dove i roghi sono in corso da oltre 24 ore. Incendi si segnalano inoltre in tutta la provincia, dal litorale, dove le fiamme sono segnalate sul Monte Pietrino a Mondragone mentre solo da poche ore è stato spento il rogo che ha distrutto diversi ettari di pineta nella località Baia Domizia provocando danni.
Nell’entroterra, a San Cipriano d’Aversa, un vasto incendio ha coinvolto un deposito di materiale edile generando una colonna di fumo nero. Ma si registra sui Monti Tifatini, catena che circonda Caserta, la situazione più preoccupante. Già nei giorni scorsi le fiamme avevano distrutto ettari di vegetazione lungo la strada panoramica per il borgo medievale di Casertavecchia, ma l’incendio era stato domato; ieri però sono divampati nuovi roghi che hanno interessato la restante parte di vegetazione, e complice il vento e l’alta temperatura le fiamme hanno continuato ad avanzare lungo un fronte sempre più vasto, arrivando nei territori dei comuni di Casagiove e San Prisco. Roghi più piccoli vengono segnalati anche in altre aree della provincia, come Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere. 

Mercato al via: Napoli già in fuga. Milan rinnovato, Inter e Juve a piccoli passi

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Il count down è agli sgoccioli. Da martedì scatta il mercato del pallone che farà sognare i tifosi per due mesi. A partire di grande carriera è stato il Napoli, sull’impulso di Conte, e soprattutto il Como di Fabregas che ha già speso cento milioni per ambire all’Europa. A passi felpati avanza piano l’Inter mentre la Juve è alle prese con la grana Vlahovic. Il Milan sta cambiando molto per affidare ad Allegri una squadra competitiva. Impasse per Roma (fair play finanziario) e Lazio (mercato in entrata bloccato).
 
  • NAPOLI: Conte avra’ i suoi rinforzi, pattuiti per restare. De Bruyne da’ spessore, classe ed esperienza, Lang puo’ essere il nuovo Kvara, poi possono arrivare Beukema in difesa, Juanlu Sanchez sull’esterno, In attacco Nunez o Lucca. Un’accelerata potra’ darlo la cessione del recalcitrante Osimhen. Comunque, un Napoli piu’ forte di quello dello scudetto, pronto per una Champions da protagonista.
  • INTER: dopo il trauma Champions e l’avvento di Chivu aria nuova e voglia di svecchiamento. Gia’ arrivati Susic e Luis Enrique, si sta completando l’affare Bonny, che dara’ il cambio a Lautaro, Thuram e il promettente Pio Esposito. In difesa puo’ arrivare Leoni. Se parte Calhanoglu puo’ dare l’assalto a Ederson.
  • ATALANTA: Curiosita’ per vedere se Juric colmera’ il vuoto lasciato da Gasperini e se non saranno ceduti i gioielli Ederson, Retegui e Lookman. Intanto e’ stato riscattato Koussounou e sono in arrivo l’esterno basso Ahanor e l’ala Sulemana. Non sara’ facile ripetere le ultime stagioni.
  • JUVENTUS: fiducia a Tudor, chiavi in mano al dg Comolli. Vlahovic, che aspira al parametro zero, sgonfia le ruote al mercato in attesa di David o del sogno Osimhen. Dopo il tracollo col City Il recupero di Bremer puo’ riassestare la difesa, il tecnico preme per affiancargli il suo ex pupillo, Balerdi. La stella resta Yildiz.
  • ROMA: la tagliola dei paletti del fair play finanziario frena il mercato. Possono arrivare Tagliafico in difesa, De Cuyper in fascia e O’Riley a centrocampo mentre in attacco manca un esterno che ‘vede’ la porta. Dovrebbe restare Dovbyk, Gasp riparte da Svilar, Kone, Soulè e dalle magie di Dybala.
  • FIORENTINA: dopo l’Europa guadagnata allo sprint e l’arrivo di Pioli i viola hanno fatto investimenti oculati. Fazzini a centrocampo e l’esperto Dzeko che fara’ coppia con Kean, se qualcuno non versera’ la clausola di 52 milioni. Sono in arrivo anche Viti, Seba Esposito ed e’ stato riscattato Gudmundsson. Un ottimo gruppo.
  • LAZIO: mercato in entrata bloccato, per il malumore di Sarri che spera comunque nella conferma di Gila, Tavares, Rovella, Guendouzi, Zaccagni e Castellanos. I tifosi contano sul valore aggiunto del tecnico.
  • MILAN: la rivoluzione morbida Allegri-Tare ridisegna il Diavolo. Tanti soldi in cassa per Reijnders, Kalulu, con possibile aggiunta di Thiaw, Hernandez e Morata, ma sono in arrivo l’eterno Modric, il giovane Ricci, l’esterno Jashari. In attacco Gimenez e Leao cercano riscatto, puo’ arrivare Guirassy o il greco del Benfica Pavlidis.
  • BOLOGNA: dopo la Coppa Italiano vuole un’altra stagione al top e sta per arrivare un goleador esperto come Immobile a fare coppia con il leader Orsolini. Dopo un anno di stop riecco Ferguson, spostato in copertura. Ndoye per ora rimane, mentre in difesa potrebbero partire Beukema, Lucumi ed Erlic col reparto da rifare (Diogo Leite e Tarrega possibili sostituti).
  • COMO: Fabregas è rimasto e i ricchi proprietari non badano a spese. Dopo il centrocampista Baturina (25 mln) sono in arrivo dal Milan Alvaro Morata e Thiaw per 41 (ma il difensore è ancora perplesso), l’ala del Betis Jesus Rodriguez (28), l’esterno Addai (14). Con i gioielli Nico Paz e Diao punta all’Europa.
  • TORINO: i conti tornano, i tifosi non apprezzano la partenza di Ricci (dopo quelle passate di Bremer e Buongiorno), ma Baroni spera di avere una squadra competitiva che affianchera’ ad Adams il recuperato Zapata. In arrivo Anjorin e Pessina, in difesa Ismajli. In stallo la partenza di Milinkovic-Savic per Napoli.
  • UDINESE: Runjaic ha perso Bjol in difesa, sostituito da Bertola. Dovrebbe partire Lucca che garantira’ 40 mln mentre serve un portiere visto il deferimento di Okoye. I Pozzo entro dicembre cederanno il club a un fondo americano.
  • PARMA: la scommessa Cuesta (29 anni) in panchina per una squadra giovane che ha ceduto Bonny (25 mln), ne vuole altrettanti per Bernabe’ e 30 per Leoni. Poi si assemblera’ meglio l’ organico ben gestito l’anno scorso da Chivu.
  • GENOA: prolungato il contratto all’ottimo Vieira, i liguri cambiano a centrocampo con Gronbaek e Stanciu mentre vorrebbero Pessina e Piccoli. Gudmundsson e’ stato riscattato dai viola, per il difensore De Winter la richiesta e’ di 30 mln.
  • CAGLIARI: aria nuova col ds Angelozzi e il giovane tecnico Pisacane al posto di Nicola. Via anche Jankto, Viola e Palomino. Sono stati riscattati Adopo, Caprile e Piccoli, interessa il doriano Leonardi.
  • VERONA: solita rivoluzione in cantiere. Coppola e’ andato al Brighton, il Toro vuole Montipo’, Ghilardi e Suslov. Per il confermato Zanetti in arrivo l’ex Kumbulla e l’esterno Weverson.
  • LECCE: il dt Corvino dopo l’addio di Giampaolo ha scelto Di Francesco, reduce dalle sfortunate retrocessioni con Frosinone e Venezia, e gli ha regalato il talento del Milan Camarda e il terzino Kouassi. IL tecnico spera di avere ancora con se’ il talentuoso Oristanio.
  • SASSUOLO: dopo la netta promozione Fabio Grosso potra’ contare ancora su capitan Berardi mentre e’ in partenza Lauriente’. Fra i rinforzi piu’ gettonati ci sono Gollini, Pessina, Colpani e Cutrone.
  • PISA: al posto di Pippo Inzaghi in panchina l’altro bomber Gilardino che spera di poter ingaggiare Simeone visto che entrambi hanno lo stesso procuratore, Alessandro Moggi.
  • CREMONESE: il tecnico promozione Stroppa è andato al Venezia e sara’ sostituito lunedi’ da Nicola, che spera nell’ingaggio del difensore Bonini, dell’esterno Faraoni, del mediano Darboe e soprattutto del goleador Sanabria.

Bct, la quinta serata all’insegna delle risate e delle sorprese. E c’è anche la ‘dolce attesa’

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di Valentina Scognamiglio

Un sabato di Festival partito come un diesel con parecchie lunghe attese che ha però poi regalato sorprese.

La prima, la più grande, ce l’ha regalata Francesca Chillemi scegliendo il BCT per la sua prima apparizione pubblica in dolce attesa.

Un’attrice tanto apprezzata dal pubblico, una donna solare e molto dolce, che ha parlato di sé e della sua carriera, nata per caso sul set di Un medico in famiglia, dove ha capito di voler fare questo mestiere, proseguita poi nella seri tv Carabinieri, dove si è resa conto che bisognava studiare e approfondire quest’arte e poi consolidatasi con il ruolo di Azzurra in Dio ci aiuti. Un successo inaspettato per la protagonista di Piazza Santa Sofia, un affetto che il pubblico le dimostra costantemente come ha fatto anche ieri sia durante l’intervista che nel precedente photo-call.

Spostandoci a Piazza Roma, dove Piero Chiambretti, in notevole ritardo, ha ricevuto un premio alla carriera ‘Con la speranza di non terminarla, perché quando si ricevono questi premi, sapete…’ intervistato da un’inaspettata e spigliata Francesca Pascale in un ruolo che non le appartiene ma che potrebbe seriamente pensare di approfondire, ha regalato a tutti un bellissimo e anche un po’ nostalgico  excursus della sua carriera e di quello che erano la televisione e la politica della Prima Repubblica ricordando episodi, persone e personaggi a chi c’era e svelandoli a chi era troppo piccolo per esserci. Un pezzo di storia importante del ‘900, sia televisivo dove, ‘Chi mi veniva raccomandato era realmente bravo, non come oggi’’, che sociale di un paese che, quanto pieno di problemi era forse migliore della piega che ha preso in questo presente.

Passando poi per Piazza Torre, dedicata alla letteratura, prima la psicologa-iena-conduttrice Sabrina Nobile  poi la bravissima e famosissima Nicoletta Romanoff, hanno raccontato un lato di sé poco conosciuto presentando i loro libri, ‘Smettere Bea’ e ‘Come il tralcio alla vite’. 

A chiudere in allegria questo sabato di festival ci ha però pensato Brenda Lodigiani, ultimo acquisto della Giallappa’s, comica versatile, parodista scatenata che con le sue Annalaisa, Marcella Bella ed Ester Ascione ha conquistato l’affezionato e abbastanza severo pubblico del programma, sbarcando anche sul Lol-Chi ride è fuori, dove non si è affatto risparmiata nei tentativi di sabotaggio dei colleghi.

Una donna positivamente sopra le righe, che sembra non porre filtri alla sua spontanea allegria che esplode potente come un tappo di sughero nelle mani di un cameriere inesperto. Un’artista che, proprio per queste sue caratteristiche, non facili da trovare nel mondo dello spettacolo, si rende involontariamente adatta anche a programmi lontani da sé, programmi come Bake-off di cui sarà la prossima conduttrice in onda su Real Time da venerdì 5 settembre, e da quello che ha raccontato, ne vedremo delle belle.  

 

L’integrazione comincia dai banchi di scuola

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L’integrazione comincia dai banchi di scuola è il titolo della cerimonia di consegna dei Certificati di Alfabetizzazione e Diploma di Terza Media dell’ Anno Scolastico 2024-2025 che si è tenuta a San Salvatore Telesino nella Sala Conferenze ex Municipio nella Giornata Mondiale del Rifugiato.

Il CPIA Benevento “Piero Angela”  ( Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), sede di San Salvatore Telesino in collaborazione con il Progetto SAI di Solopaca con la referente di plesso Prof.ssa Adele D’Onofrio ha consegnato alla moltitudine di ragazzi e ragazze extracomunitari e non i titoli di studi conseguiti.

Il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha sottolineato l’egregio lavoro svolto dai docenti dichiarando : “…L’integrazione scolastica mira a superare le barriere e a favorire la convivenza e la collaborazione tra studenti di diverse provenienze, l’obiettivo è creare un ambiente in cui tutti gli studenti si sentono accolti e abbiano le stesse opportunità e in questo caso il lavoro del CPIA di San Salvatore Telesino è stato ineccepibile…

L’integrazione scolastica è un processo fondamentale che inizia tra i banchi di scuola, dove ragazzi di diverse origini ed esperienze interagiscono e apprendono insieme. Questo ambiente, se ben gestito, può favorire la crescita personale, lo sviluppo delle relazioni e la coesione sociale. San Salvatore Telesino con la sede del CPIA rappresenta l’ “aggregatore” di riferimento per i ragazzi della Nigeria, Camerun, Burkina Faso, Costa d’Avorio ma anche per la popolazione rumena e pakistana presente ai corsi di alfabetizzazione italiana.

Fabio Romano Sindaco di San Salvatore Telesino ha ringraziato la Dirigente Scolastica del CPIA Benevento Antonella Gramazio per la determinazione con cui porta avanti il progetto e riferiva “…il lavoro svolto dalla sede di San Salvatore Telesino mira a promuovere il diritto all’apprendimento di qualità, la mobilità, l’equilibrio sociale e lo sviluppo delle capacità relazionali, la scuola è un luogo cruciale per la formazione e l’educazione, dove si gettano le basi del futuro di questo ragazzi che si allontanano per sempre dalle loro povere origini…”

Il CPIA sede di San Salvatore Telesino ha individuato strumenti e strategie per favorire l’integrazione di studenti rifugiati, come l’affiancamento di docenti specializzati e l’adozione di tecnologie adatta.

“…l’acquisizione della lingua italiana…” dichiara l’Assessora alle Politiche dell’Immigrazione di Telese Terme Filomena Di Mezza “…è un fattore chiave per l’integrazione scolastica e sociale per questi sfortunati stranieri. Il cammino è ancora lungo ed esistono ancora tante ritorsioni  e atteggiamenti ostili; il processo è complesso e richiede l’impegno di tutti gli attori coinvolti, ma che porta benefici significativi per la crescita personale, lo sviluppo della società e la costruzione di un futuro più inclusivo…”.

Più di cinquanta ragazzi delle varie nazioni citate hanno ritirato i loro titoli scolastici decretando un il significativo successo del lavoro svolto da tutti i componenti, docenti e non docenti, del CPIA sede di San Salvatore Telesino e del Progetto SAI di Solopaca.

 

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