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Salernitana, l’ex ad Milan nominato presidente

Salernitana-Sudtirol dallo stadio Arechi, Michele Bellame per Anteprima24
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La Salernitana ha un nuovo assetto dirigenziale. Il consiglio d’amministrazione riunitosi oggi ha ratificato le nuove cariche: Maurizio Milan, già ad del club, sarà il nuovo presidente del cda, mentre il nuovo ad sarà Umberto Pagano. Milan – fa sapere la società in una nota – “manterrà i più ampi poteri di rappresentanza istituzionale nell’ambito delle attività correnti ed in ogni sede privata, pubblica e sportiva”. A Pagano, invece, “è delegata la gestione operativa e la supervisione economica”. Il cda ha anche preso atto delle dimissioni rassegnate dal vicepresidente, Gianni Petrucci, dal presidente Roberto Busso e dal consigliere Angelo Giovanni Ientile. Al posto di quest’ultimo, entra nel Consiglio Nello Annunziata.    “I cambiamenti che abbiamo deciso di apportare vanno letti nell’ottica di un già annunciato snellimento dei meccanismi organizzativi e gestionali del club, nonché del raggiungimento di una stabile verticalità decisionale – ha spiegato il patron, Danilo Iervolino -. È necessario riorganizzare la società in funzione delle nuove e difficili sfide che ci attendono. Viriamo con convinzione verso un cda operativo e più vicino a tutti i processi aziendali, all’insegna della massima efficacia, con l’obiettivo di raggiungere nello stesso tempo i risultati sportivi prefissati e mantenere un solido equilibrio aziendale”.

Consorzio rucola Igp: eletto il nuovo cda

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Primo giro di boa per il consiglio di amministrazione che guida il Consorzio di tutela della Rucola della Piana del Sele Igp. Nessuna sorpresa per il vertice, che resta saldamente in carico al presidente Vito Busillo. Nel consiglio di amministrazione siederanno Irma Sorgente, Giampaolo Terralavoro, Alfonso Altamura, Eduardo Fortunato, Immacolata Piscitiello, Giovanni Battista Mellone, Santo Bellina e Antonio Salvatore.

In soli cinque anni il Consorzio ha portato a casa tanti i risultati, a partire da uno dei disciplinari produttivi più green d’Italia, con una forte attenzione verso il risparmio idrico e la qualità. L’ultimo riconoscimento al buon lavoro svolto è stato l’ingresso del Consorzio in Origin Italia, l’associazione che riunisce i principali Consorzi dei prodotti agroalimentari Dop Igp. “Per noi è un primo traguardo – commenta Vito Busillo – che conferma un percorso. Il lavoro del Consorzio è appena iniziato e la crescita esponenziale della domanda ci lascia ben sperare. I consumatori italiani, europei e di tutto il mondo chiedono trasparenza e salubrità. Oltre alle qualità che madre natura ha donato alla rucola, la certificazione Igp aggiunge fiducia nei processi produttivi. La nostra rucola è la punta avanzata dell’agricoltura del futuro, per impatto ambientale, per utilizzo di macchine elettriche, per riduzione dei consumi idrici, per azzeramento degli scarti. Abbiamo davanti ancora tanta strada da percorrere, ma il Consorzio può contare su una squadra forte e coesa.” La rucola IGP è un “super food”. Ha proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza di calcio, magnesio e potassio. È un antiossidante e antitumorale, perché contiene beta-carotene, vitamina C, luteina e zeaxantina ma anche flavonoidi e isotiocianati come il sulforafano. È un prodotto antiage, con il calcio che aiuta a rinforzare la struttura delle unghie e delle ossa e la vitamina K che svolge un’azione protettiva dell’apparato osseo. È ipocalorica, con solo 25 calorie ogni 100 grammi. La rucola è molto consigliata alle donne in gravidanza, perché ricca di folati, che trasformandosi in acido folico aiutano a prevenire le malformazioni fetali e la corretta crescita del bambino. La rucola IGP dalla Campania raggiunge i mercati e gli stili alimentari sulle tavole di tutto il mondo.

Inquinamento Sassinora e Tammaro, la Lega a Mastella: “E’ vero che il Comune di Benevento conferisce i rifiuti di giardini e parchi all’azienda di Sassinoro”

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I tanti silenzi, politici ed istituzionali, sulla serissima questione dell’inquinamento del torrente Sassinora e del fiume Tammaro la dicono lunga sulla contaminazione del nostro territorio. Anche in solitudine continueremo le nostre battaglie in difesa del Sannio e dei sanniti”. Così in una nota il coordinamento provinciale di Benevento della Lega Salvini Premier. “Abbiamo presentato con il nostro capogruppo in Regione Severino Nappi un’interrogazione, stiamo monitorando i diversi aspetti della vicenda che ha praticamente distrutto la storica azienda di allevamento di trote e che rischia di determinare ulteriori problematiche, siamo pronti anche a presentare un’interrogazione parlamentare, però è necessario che si faccia presto chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda. Ad esempio sarebbe utile conoscere dal sindaco di Benevento, che sull’argomento a parte una foto con il primo cittadino di Sassinoro e qualche frase di circostanza non si è espresso come suo solito, quali erano e sono i rapporti che intercorrono tra il Comune di Benevento, ovvero l’Asia, e l’azienda di Sassinoro maggiormente indiziata dello scarico che avrebbe determinato le acque nere nel Sassinora. Se risulta vero che ancora attualmente l’Asia conferisce i rifiuti biodegradabili da giardini e parchi della città di Benevento proprio all’azienda di Sassinoro”, proseguono i dirigenti della Lega. “È necessario che si chiariscano tutte le questioni con le relative responsabilità ma nello stesso momento bisogna fare in modo che non si facciano ulteriori danni al territorio e che l’azienda dell’allevamento di trote possa ripartire quanto prima, evitando alla stessa ulteriori difficoltà”, conclude la nota della Lega.

Napoli, Archivi e Biblioteche si aprono alla città per celebrare i suoi 2500 anni.

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Da luglio a dicembre 2025, nell’ambito delle celebrazioni per Napoli 2500, prende il via “Mischiamo le Carte”: un viaggio nel cuore documentario della città. Il progetto vede la collaborazione tra il Comune di Napoli, Napoli 2500 e il Polo del Miglio della Memoria. “Mischiamo le carte”, curato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania diretta da Gabriele Capone e dalla direttrice artistica di  Napoli 2500 Laura Valente, coinvolge 13 istituti culturali tra archivi, biblioteche e fondazioni, che apriranno le proprie sedi al pubblico fino al 31 dicembre 2025. Ognuno di essi esporrà, talvolta per la prima volta, un documento o un volume particolarmente significativo della storia di Napoli, selezionato dal proprio patrimonio archivistico o bibliografico. Dal XIV al XX secolo, “Mischiamo le Carte” accompagna i visitatori in un viaggio attraverso i secoli e le straordinarie ricchezze culturali della città. A partecipare sono le istituzioni aderenti al Miglio della Memoria – il protocollo d’intesa firmato dalla Soprintendenza con 18 enti culturali del centro antico e con il sostegno del Comune – che costituiscono un sistema culturale volto alla valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliotecario custodito nell’area delimitata dai tre decumani. Un progetto pensato per rafforzare l’identità storica di Napoli attraverso la rete dei suoi luoghi della memoria, concentrati in appena un miglio quadrato. La presentazione del progetto si è tenuta oggi in conferenza stampa alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, del soprintendente Gabriele Capone, della direttrice artistica di Napoli 2500 Laura Valente, con gli interventi tra gli altri di Luigi La Rocca, Capo Dipartimento per la tutela del Patrimonio Culturale, Antonio Leo Tarasco, Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura e Ferdinando Tozzi, Delegato del Sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo del Comune di Napoli.

L’itinerario si snoda lungo il tracciato dell’antica Neapolis, unendo luoghi solitamente inaccessibili a prospettive inedite sulla storia cittadina. Le aperture e le visite saranno gestite dal personale di ogni istituto. Codici miniati, mappe antiche, partiture originali, lettere dalla guerra e dalla deportazione, registri contabili del Quattrocento, testi teatrali popolari, trattati sull’Inquisizione, documenti scientifici pionieristici: sono solo alcuni dei tesori custoditi per secoli e oggi restituiti al pubblico attraverso visite guidate performative, spettacoli, concerti e percorsi tematici. Tra i gioielli esposti, spicca il più antico manoscritto partenopeo della Commedia di Dante, miniato e annotato con glosse in volgare napoletano, risalente alla metà del XIV secolo e conservato presso la Biblioteca dei Girolamini. Alla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce sarà invece visibile la Pianta della città di Napoli del 1566, mentre il Conservatorio di San Pietro a Majella espone il Quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi, l’unico quartetto da camera del compositore, autografo e recante la scritta “saldato!”, a testimonianza del suo dono all’istituzione. Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre presentato il recupero dell’Archivio Storico del Comune di Napoli, finora custodito nelle sedi di San Lorenzo e Torre di Guardia e da anni in condizioni critiche. L’intervento ha permesso di salvare e rendere accessibili preziosi fondi documentari, tra cui atti deliberativi del Consiglio e della Giunta comunale (1861-1990), decreti sindacali e podestarili, documenti sull’edilizia pubblica, registri dello stato civile, carte relative al patrimonio immobiliare, mappe e cartografie storiche. Un patrimonio civico di straordinario valore, oggi finalmente restituito alla città e alla comunità scientifica grazie a un lungo e meticoloso lavoro archivistico e interistituzionale. “‘Mischiamo le Carte’ è un invito a rimescolare le fonti della memoria, intrecciando sapere e sensibilità, archivi e teatro, arte e cittadinanza. Nel contesto di Napoli 2500, poi, è importante la valorizzazione dell’Archivio Storico del Comune di Napoli, un pezzo fondamentale della nostra storia e della nostra identità, complessa, stratificata e da riscoprire oltre che preservare”, ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Abbiamo voluto che Napoli 2500 non fosse una singola data sul calendario, ma un percorso lungo un anno intero proprio per valorizzare il patrimonio artistico, culturale e civile della città. Mischiamo le Carte è un esempio emblematico di questo approccio: un progetto che rimette in circolo la memoria attraverso documenti straordinari e costruisce un ponte tra istituzioni e cittadinanza. Napoli 2500 è un’occasione per raccontare la nostra storia, ma anche per riaffermare che la nostra città può essere un luogo che custodisce, racconta e sorprende anche attraverso i suoi archivi”, ha concluso Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività produttive con delega alle celebrazioni per Napoli 2500.

“Con la mostra  ‘Mischiamo le Carte’ ospitata nelle sedi de ‘Il Miglio della Memoria’, proponiamo un percorso culturale fatto di testimonianze documentali sulla storia di Napoli, simbolicamente pensate come ‘candeline’ per celebrare i 2500 anni della città. Inoltre, grazie a un lavoro congiunto tra Comune e Soprintendenza, è stato recuperato e reso consultabile l’Archivio storico comunale, un importante strumento per lo studio della storia cittadina, e nei prossimi mesi sono previsti ulteriori interventi sugli archivi di Pontenuovo e dell’Annunziata”, ha detto il Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania, Gabriele Capone.  Per Antonio Leo Tarasco, Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura:”Il  trasferimento e il riordino dell’Archivio storico del Comune di Napoli, reso possibile anche grazie al supporto economico della Direzione generale Archivi, rappresentano un fondamentale passo per restituire alla collettività documenti preziosi, rimasti a lungo inaccessibili, e un investimento per il futuro culturale della città. L’auspicio è che questa iniziativa rappresenti un modello di cooperazione e di attenzione alla memoria collettiva, da cui possano trarre beneficio studiosi, cittadini e visitatori”. Con questo progetto la memoria custodita diventa narrazione performativa, funzione attiva degli archivi, punto di partenza per la costruzione di un linguaggio capace di raccontare e valorizzare non solo il contenuto, ma i luoghi. Questo è lo storytelling che vogliamo far passare, un archivio ben organizzato capace di farsi linguaggio: per questo abbiamo deciso di chiamare questo progetto ‘Mischiamo le carte’”, ha aggiunto Laura Valente, direttrice artistica di Napoli 2500.

Muscarà: “Fondazione San Carlo, dubbi su liquidazioni, assunzioni e sprechi. Interrogazione alla Regione e segnalazione alla Corte dei Conti”

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“Da anni denuncio opacità e silenzi imbarazzanti attorno alla gestione della Fondazione Teatro San Carlo. Ora, con un’interrogazione ufficiale, chiedo alla Giunta regionale risposte precise su liquidazioni milionarie, licenziamenti discutibili e assunzioni opache. In assenza di chiarimenti convincenti, invierò tutto alla Corte dei Conti”, dichiara Marì Muscarà, consigliera indipendente della Regione Campania.

La consigliera ha protocollato un’interrogazione scritta (Prot. 096 del 16/07/2025) per fare luce su tre aspetti inquietanti:
Liquidazioni per oltre 1,1 milioni di euro netti (1,5 lordi) elargite tra il 2023 e il 2024 a dipendenti della Fondazione;
Chiusura dei laboratori di Falegnameria e Scenografia a Vigliena, con licenziamenti e liquidazioni da circa 35 mila euro a lavoratore;
Assunzioni poco trasparenti, in particolare nell’area artistica, su cui «molti lavoratori mi hanno espresso riserve, pur senza esporsi pubblicamente per timore di ritorsioni».
«Tutti questi elementi – spiega Muscarà – non compaiono sul sito della trasparenza, come sarebbe doveroso per un ente pubblico che riceve milioni di euro di fondi regionali ogni anno. Anche quest’anno, la Regione Campania ha stanziato oltre 7 milioni di euro per il San Carlo. Chi riceve soldi pubblici deve rispondere pubblicamente di ogni spesa», tuona la consigliera. 
Ma non è tutto. Dopo mesi di inchieste giornalistiche, e le continue segnalazioni del consigliere comunale Catello Maresca, emergono nuove criticità che aggravano la posizione della direttrice generale Emmanuela Spedaliere:

Assunzione diretta del figlio da parte del soprintendente uscente;
Consulenze esterne per oltre 180mila euro nel solo 2024;
Cachet aumentati ai dirigenti durante il Covid, mentre i lavoratori venivano messi in cassa integrazione;
Attività teatrali non autorizzate a Vigliena, bocciate dall’Autorità Portuale. 
«È ora di dire basta. La Fondazione San Carlo non è un feudo personale, ma un patrimonio della città e dei cittadini. Se la direttrice Spedaliere intende candidarsi alla carica di soprintendente – come sembrerebbe dai movimenti interni alla Fondazione – dimostri prima di avere i requisiti morali, amministrativi e trasparenti per ricoprire quel ruolo», afferma Muscarà.
Il Consiglio d’Indirizzo si riunirà a fine luglio per scegliere il nuovo soprintendente. Ma la corsa della Spedaliere, afferma Muscarà, «potrebbe infrangersi contro il muro della legalità, della trasparenza e dell’etica pubblica. Almeno una volta, dimostriamo che a Napoli non vince sempre l’apparato”.

Sterpaglie scatenano incendio: avviso urgente del Sindaco

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Avviso ai proprietari di fondi agricoli incolti da parte del sindaco di Monrefredane, Ciro Aquino, dopo l’ennesimo incendio:

“Si invita con urgenza i proprietari dei fondi agricoli incolti a provvedere immediatamente alla pulizia e alla rimozione delle sterpaglie e della vegetazione secca, al fine di prevenire il rischio di incendi che potrebbero mettere in pericolo la pubblica incolumità.

Nella giornata di ieri pomeriggio si è verificato, per l’ennesima volta, un incendio in un fondo ubicato in località Arcella, nei pressi di Via Torre. Alla luce di quanto accaduto, con l’ausilio della Polizia Municipale e del sistema di videosorveglianza comunale, saranno avviate le opportune verifiche per accertare eventuali responsabilità.

Si confida nella collaborazione di tutti per la tutela dell’ambiente e della sicurezza collettiva”.

Salerno Racconta..una rassegna con gli autori locali dal 22 al 25 Luglio

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Quattro appuntamenti serali si svolgeranno presso  l’arena della Cappella Giovanni Paolo II in via Vinciprova a Salerno.

Sul palco, a partire dalle 20 e 30, scrittori salernitani   si confronteranno con ospiti rappresentanti delle istituzioni, della società civile ,del mondo della formazione, rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria.

Gli autori coinvolti sono i seguenti: Alfonso Gargano, il giornalista Enzo Landolfi, Lina Motta, Gabriella Naddeo, avvocati Luca Monaco e Fabio Torluccio, Cavalier Riccardo Pucciarelli, avvocati Alessandro  Campagnuolo e Vito Rizzo, avvocati Antonio e Luigi Di Muro, avvocato Fabio Mannone.

Tra gli ospiti ricordiamo gli assessori Gaetana Falcone e Alessandro Ferrara ,la consigliera comunale Claudia Pecoraro, il direttore didattico di Salerno Formazione Pierpaolo Pellegrino, la presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori Maria Rosaria Pilla , il presidente nazionale Federcomtur direttore Cultura Italia Claudio Pisapia , lo storico Alessandro Mazzetti. Gli incontri verranno moderati dai giornalisti salernitani Rossella Graziuso , Erica Noschese e Stefano Pignataro. La Rassegna organizzata dalla Parrocchia San Giuseppe Lavoratore patrocinata anche dalla federazione FEdoc Confial e Centro SS Giovanni e Paolo di Napoli è stata ideata e promossa dall’ avvocato Angrisani impegnato da molti anni nel mondo della Formazione. I temi trattati sono i seguenti Storie di Salerno  che saranno trattate il 22 Luglio, Pianeta Donna sarà discusso il 23 Luglio, il 24 sarà il momento di parlare della Società mentre il 25 il tema da trattare sarà inculturazione della fede e religione .

Incontro Schlein-De Luca, nessun veto sul candidato

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La segretaria del Pd Elly Schlein ha incontrato in queste ore il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Nell’incontro, svolto in un clima positivo e proficuo, si è fatto il punto in vista delle prossime elezioni regionali”. Lo rendono noto fonti del Nazareno. “Si è condivisa l’opportunità – viene spiegato – che proprio partendo dalla convergenza sul programma, in sintonia con i territori, si possano e si debbano creare le condizioni per la sintesi finale volta ad individuare, senza veti o posizioni pregiudiziali, il candidato presidente in grado di rappresentare e fare sintesi in tutta l’area progressista”.

Sapri, fa il pieno di carburante e scappa: arrestato dai Carabinieri

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Ha fatto il pieno di carburante e si è allontanato senza pagare. Inseguito e bloccato dai carabinieri un 23enne residente nel Napoletano. Il fatto è avvenuto questa mattina presso un distributore di Sapri, in provincia di Salerno. Il giovane, alla guida di una Fiat Panda, è stato notato da una pattuglia del carabinieri e ne è nato un inseguimento.
Durante la fuga il 23enne ha speronato due auto dei militari e tentato una manovra pericolosa. Fermato poco dopo lungo la Statale 18, ha reagito con violenza. Quattro i Carabinieri feriti nella colluttazione, tre dei quali medicati in ospedale. Il 23enne è stato portato in caserma e sottoposto a fermo.

Pastasciutta Antifascista, Laika presenta il libro di Gobetti

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Guerra, narrazione storica e antifascismo, l’associazione Laika prosegue le attività culturali di informazione della recente programmazione. Giovedì 24 luglio, dalle ore 19 presso la piazzetta degli Artisti di Atripalda (presso piazza Garibaldi, centro storico), si terrà la presentazione del libro “I carnefici del duce” di Eric Gobetti, edizioni Laterza. Sarà presente l’autore.

Un evento patrocinato dal Comune di Atripalda, promosso da Laika con la Cgil Avellino, l’Anpi, la libreria indipendente Casa Naima. A discutere con Gobetti del suo saggio, Italia D’Acierno, segretaria generale Cgil Avellino, e il giornalista Marco Monetta.

Al termine dell’iniziativa, presso il Bar Millenium sarà possibile degustare insieme la tradizionale “Pastasciutta Antifascista”: il 25 luglio 1943 la famiglia Cervi così volle festeggiare a Campegine (RE) l’arresto di Mussolini, distribuendo pasta burro e parmigiano alla popolazione in festa per la fine della dittatura. 

La sinossi

«Non si tratta solo di smentire la vulgata che vuole gli italiani ‘brava gente’. L’indagine che compie Eric Gobetti ha un obiettivo ben più articolato e originale: comprendere in che misura la lunga stagione del fascismo, protrattasi dal 1922 fino all’epilogo nella Repubblica sociale italiana a Salò tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, e le sue conseguenze abbiano invece plasmato in senso inverso la società e il carattere nazionale dell’epoca». (Guido Caldiron, “il manifesto”)

In Italia, i crimini di guerra commessi all’estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. Questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. L’hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? Erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? O furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ‘buoni italiani’, che scelsero l’orrore per interesse o perché convinti di operare per il bene della patria? Non tutti gli italiani sono stati ‘brava gente’. Anzi a migliaia – in Libia, in Etiopia, in Grecia, in Jugoslavia – furono artefici di atrocità e crimini di guerra orribili. Ma chi erano ‘i volenterosi carnefici di Mussolini’? Da dove venivano? E quali erano le loro motivazioni?

L’autore

Eric Gobetti è uno storico freelance, studioso di fascismo, seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore dei documentari Partizani e Sarajevo Rewind e di diverse monografie, è esperto in divulgazione storica e politiche della memoria. Per Laterza ha pubblicato Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (1941-1943) (2013) e, nella serie “Fact Checking”, E allora le foibe? (2021).

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