Tempo di lettura: 4 minutiSuccesso oltre ogni aspettativa per la XXV edizione della Biennale di Pittura di Baselice. Ci si aspettava il pubblico delle grandi occasioni, e così è stato. Baselice ama la sua Biennale e le aspettative sono sempre alte, sia in termini di qualità che in termini di espositori e partecipanti. Lo splendido palazzo “Lembo”, Meraviglia Italiana nel mostrare la sua maestosità, ha aperto le porte a oltre cinquanta opere pittoriche che hanno coronato con colori e paesaggi, ben tre sale espositive poste al cospetto del suntuoso giardino. Artisti da tutta Italia hanno partecipato alle due giornate che hanno premiato l’estemporaneità, tanti hanno posto all’attenzione delle centinaia di visitatori, pregiate opere da studio. Una kermesse che da cinquanta anni premia la cultura, vera forza trainante della bella Baselice, area interna che resiste allo spopolamento rilanciando attività culturali di assoluto rilievi nazionale. Vincent van Gogh con i suoi campi di grano, Claude Monet Casper noto per le sue Ninfee e i dipinti impressionisti en plein air, David Friedrich con le sue vedute romantiche, nel dipingere i paesaggi con le loro linee sinuose, i loro patrimoni ambientali, le loro genti, hanno favorito l’arricchimento cognitivo di ciò che l’arte può determinare e ciò che l’uomo senza amor d’essa, può distruggere. “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” scriveva Pablo Picasso a cui Eugenio Montale fece la eco nell’incidere su carta “Ogni opera d’arte è soprattutto un’avventura della mente”. Questo lo spirito che contrassegna, sin dalla prima edizione, la Biennale di Baselice che, per festeggiare i suoi 50 anni, l’anno prossimo porterà nel borgo dell’Alto Sannio Campano, opere e personaggi che nel tempo si sono esibiti, resi protagonisti del successo di un evento culturale apprezzato in tutta Italia e non solo. Proprio per dar risalto alla nuova edizione si è voluti fortemente riorganizzare la giuria che oltre alla professoressa Rosa, detta Rosella, Del Prete, docente presso l’Università degli Studi del Sannio, professoressa Associata di Storia Economica, insegnante di Storia Contemporanea e Storia Economica del Turismo, già assessore alla cultura della Città di Benevento, ideatrice della rassegna culturale Morconese “RaRo Festival”, gioiello in forte ascesa in termini di partecipazione, per merito dei contenuti e degli ospiti, Enzo Palma, editore e esperto di tradizioni e marketing culturale, vede quale presidente lo studioso, accademico delle Belle Arti di Venezia, patron della Giornata Mondiale della Poesia 2 ottobre, giunta alla 37^ edizione e riconosciuta dall’Unesco, Saverio Simi De Burgis. Soddisfazione da parte dell’amministrazione Comunale di Baselice che traspare dalle parole del Sindaco Massimo Maddalena: “Sin dai primi giorni del mio insediamento, avendo vissuto da spettatore la Biennale di Pittura, ho inteso interfacciarmi con l’organizzazione, quest’anno assegnata alla benemerita Associazione Ente di terzo settore “Aps Artemusa” nella persona di Enzo Cocca, vero sostegno culturale della bella Baselice, dell’intero territorio, della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Dovevamo rilanciare, e lo abbiamo fatto mettendo in campo, grazie a sponsor quali Enel e IVPC, una squadra più nutrita e soprattutto dalle eccellenti competenze. Sono assolutamente entusiasta della kermesse e ci proponiamo, con l’amministrazione tutta, di proporci anche a livello internazionale. Ringrazio la Regione Campania che garantisce vicinanza e ogni singolo elemento dell’associazione cittadina dell’AGB. Non per ultimo il ringraziamento va ai volontari e ai Baselicesi tutti”. La restanza è una virtù che solo amando e praticando cultura può tornare a essere “patrimonio indiscusso e imprescindibile” per non morire di solitudine. Il prossimo 9 settembre a partire dalle ore 18.00, presso Palazzo Lembo, un nutrito programma vedrà chiudere i battenti della XXV edizione della Biennale. Saranno premiati i vincitori, sarà motivo di confronto per progettare il futuro di chi non vuol andar via e fermare l’orologio dello spopolamento. Saranno presenti autorità civili, militari e religiose che cercheranno di offrire risposte concrete alle richieste che il territorio chiede, ormai insistentemente, circa il futuro dei piccoli centri spesso emarginati o poco considerati nelle fasi costruttive di norme, che ne dovrebbero garantire l’esistenza in vita. Le attività conclusive saranno conciliate nella festa, dalla premiata Banda Musicale” Città di Lanciano”.
