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Salernitana, ecco Ubani e Knezovic. Ufficializzata la nuova divisa casalinga

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di Gigi Caliulo

Eppur si muove. La Salernitana ufficializza – finalmente – due movimenti in entrata dopo giorni di silenzio annunciando l’arrivo in prestito dei giovani Ubani e Knezovic.
Marlon Nnamdi Ubani, clase 2005, arriva in prestito dal Lecce: laterale destro di passaporto tedesco, approda in granata a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2026.
Formula identica per l’attaccante croato Borna Knezovic che arriva in granata a titolo temporaneo dal Sassuolo. Su quest’ultimo si ripongono grandi aspettative, corroborate dalle ottime credenziali provenienti da Sassuolo.
Nella giornata che finalmente riapre le danze in entrata il club granata ufficializza anche l’home kit griffato Puma scegliendo il trapper salernitano Capo Plaza come testimonial. La maglia “di casa” richiama colori e fantasie di un’altra divisa storica del club, quella della stagione 1983/84.
Tornando al mercato si attendono, inevitabilmente, altri movimenti in entrata a cominciare dalla casella del portiere titolare: si aspetta l’ufficialità di Donnarumma senior, fratello maggiore del numero uno del PSG, che dovrebbe raggiungere Salerno in prestito dal Torino. Dal Cosenza, che è in piena smobilitazione, danno in via di definizione il passaggio in granata dell’esterno 2000 Manuel Ricciardi, ex Ascoli ed Avellino, 32 presenze lo scorso anno in B con i Silani condite da 4 gol e 2 assist.

Sommese: “Inaccettabile il no del Governo sul piano di rientro

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“La Campania, insieme a Lombardia e Veneto, è tra le poche Regioni italiane ad avere oggi un bilancio sanitario attivo. Un risultato che non arriva per caso, ma grazie a scelte difficili, anni di sacrifici e una gestione rigorosa che non ha mai rinunciato alla tutela della salute dei cittadini”. Così Giuseppe Sommese, consigliere regionale e presidente della I Commissione, commenta il blocco da parte del Governo del percorso di uscita della Campania dal piano di rientro sanitario.
Bloccare l’uscita a tre mesi dalle elezioni non ha nulla di tecnico e molto di politico. È una scelta che offende un’intera comunità e riporta la sanità al centro di logiche centraliste e punitive che non possiamo più accettare. Il tutto in un contesto drammatico: ogni anno siamo sottodimensionati di unità tra medici e infermieri, con 10.000 camici bianchi e 15.000 operatori sanitari in meno rispetto ad altre regioni. È una vera emergenza, e questo blocco è pretestuoso e inaccettabile. Basta trattare la Campania come una regione di serie B.” Sommese sottolinea come questa decisione non colpisca un’amministrazione, ma milioni di cittadini che da anni aspettano di vedere riconosciuto il lavoro fatto.
Abbiamo risanato i conti – spiega – abbiamo migliorato i servizi, abbiamo dimostrato di saper governare la sanità. Ora pretendiamo rispetto istituzionale e parità di trattamento. La sanità non può restare ostaggio della propaganda”.
“Noi continueremo a batterci con serietà e determinazione – conclude – perché i campani hanno diritto a una sanità libera da vincoli ingiustificati. Non ci interessa lo scontro, ma non accetteremo mai la resa”.

Benevento, campagna abbonamenti 2025-26: day 16, il dato aggiornato

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Sono 153 le tessere sottoscritte dai supporter giallorossi nel sedicesimo giorno dall’avvio della campagna abbonamenti con il totale che ammonta a 3.176. Questa la nota della società giallorossa: “Il Benevento Calcio – si legge – comunica il dato aggiornato relativo alla sottoscrizione delle tessere per la Campagna Abbonamenti relativa alla prossima stagione 2025/2026, “UNA STORIA DA VIVERE”. Vendita libera, alle 19:01 di oggi, 5 agosto 2025, gli abbonamenti sottoscritti sono 3.176″. Per conoscere tutti i dettagli della campagna abbonamenti 2025/26 (LEGGI QUI).

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2025-26

21 luglio: 288 (prelazione)
22 luglio: 291
23 luglio: 248
24 luglio: 162
25 luglio: 232
26 luglio: 66  
27 luglio:
48 
28 luglio:
309
29 luglio: 258
30 luglio: 222
31 luglio: 212
1 agosto: 381 (vendita libera)
2 agosto:
83
3 agosto: 30
4 agosto: 147
5 agosto: 153

 

Teatro “Gesualdo”, l’ex assessore: “Spettacoli non a rischio”

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«In merito alle notizie pubblicate in questi giorni da alcune testate giornalistiche e trasmesse in servizi televisivi locali riguardo alla stagione teatrale del Teatro “Carlo Gesualdo”, sento il dovere, con rispetto e senso di responsabilità, di offrire alcune precisazioni doverose». 

Rispetto ai presunti 500.000 euro di spesa e sull’“insostenibilità economica” della stagione teatrale voglio chiarire che era invece pienamente sostenibile e che avrebbe prodotto utili. I numeri parlano chiaro: la stagione teatrale 2025-2026 era stata presentata con un costo complessivo, fino al 31 dicembre, pari a 260.000 euro, interamente coperti dai fondi POC Cultura della Regione Campania (pari a 250.000 euro) e per la parte restante coperta senza difficoltà dagli incassi previsti. Per il periodo successivo (gennaio–aprile 2026), erano previsti ulteriori 260.000 euro di costi, anch’essi coperti dagli incassi previsti, per un costo complessivo stagionale di circa 520.000 euro, con un risparmio di circa 200.000 euro rispetto alle stagioni precedenti. Conosco bene questi numeri, perché li ho personalmente relazionati al Dirigente Finanze del Comune.

Anche nella più improbabile delle ipotesi, cioè che gli incassi non fossero arrivati come previsto, – continua – saremmo comunque stati in grado di coprire l’intera differenza grazie ai fondi POC 2026, già destinati ad attività culturali.

Nessuna spesa, insomma, sarebbe ricaduta sulle casse comunali. Abbiamo stimato, sulla base dei grandi nomi in cartellone, incassi complessivi tra biglietti e abbonamenti, pari a circa 700.000 euro. Quest’anno, avevamo costruito una stagione sostenibile, in grado non solo di coprire tutte le spese, ma anche di generare un utile per le casse del Comune.

Quanto agli eventi che sarebbero stati salvati ed ai presunti costi dei tre spettacoli coperti dal Poc (Frida, Divina Commedia, Baglioni).  Mi preme chiarire diversi aspetti. Frida, Divina Commedia e Baglioni non costavano nulla al Comune. Si è detto che la stagione verrà ridotta a soli tre eventi: Frida Kahlo, Divina Commedia e il concerto di Baglioni, grazie ai fondi POC della Regione. Ma questa informazione è del tutto infondata: nessuno di questi eventi ha costi a carico del Comune. ”Frida Kahlo”, infatti, rientra in una prestigiosa collaborazione culturale costruita dalla Sindaca Laura Nargi insieme all’Ambasciata del Messico. In cambio della concessione gratuita del teatro per un mese, il Comune riceve tre spettacoli gratuiti, i cui incassi sono integralmente destinati al teatro. “La Divina Commedia” è realizzata dalla stessa produzione di Frida: nessun costo per l’Amministrazione, con guadagno diretto per il teatro (20% degli incassi, con l’80% al produttore). Il concerto di Claudio Baglioni, invece, è un evento privato. Il teatro è stato affittato dalla produzione, e l’unico effetto per il Comune è un’entrata economica diretta. Questo spettacolo non fa parte della stagione teatrale comunale e non comporta alcuna spesa. Pertanto, nessuno di questi tre eventi può essere incluso tra quelli finanziati con i fondi POC, perché non hanno costi.

In relazione al fatto che i contratti non sarebbero stati firmati prima della presentazione della stagione, va evidenziato che anche questa informazione, purtroppo, è profondamente distorta. Tutti gli artisti erano stati autorizzati a comparire nella presentazione del cartellone da parte delle loro agenzie ufficiali. Nomi, fotografie, materiali e comunicazioni sono stati approvati e forniti direttamente dalle produzioni degli artisti. È bene chiarire, infatti, che nei teatri gestiti da enti pubblici, è prassi consolidata firmare i contratti in prossimità delle date degli spettacoli. Questo avviene da anni, anche ad Avellino, e nessuno ha mai sollevato obiezioni in passato. Non vi è stata alcuna irregolarità, né anomalia. Tutto è avvenuto secondo le regole, nella massima correttezza.

Spiace constatare che si stia cercando di trasformare un progetto serio, concreto e sostenibile in un bersaglio ideologico, all’interno di una narrazione che tende a dipingere ogni iniziativa culturale come uno spreco o un capriccio. Stiamo vivendo un tempo in cui pare che la cultura debba sempre giustificarsi, e ogni slancio venga frenato da una austerità di pensiero, che finisce per impoverire non solo i bilanci, ma anche lo spirito di una comunità. Come cittadino, prima ancora che come ex assessore, non posso che provare amarezza nel vedere una città privata di una stagione teatrale già pronta, coperta in ogni sua voce, e capace di generare benefici culturali ed economici.

Chi ha ricoperto un ruolo pubblico, anche se per un brevissimo periodo, ha il dovere della chiarezza e della responsabilità. Personalmente, ho lavorato con trasparenza, con impegno, e con passione. Non per costruirmi un futuro politico, ma per dare qualcosa al presente della città in cui ho scelto di vivere».

Napoli, Sos per cambiare bando palestra dei Cavalli di bronzo: “Includa recupero antica sorgente”

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Un appello a cambiare il bando per la palestra nell’ex Galoppatoio ai Cavalli di bronzo, sinora sede della Polisportiva Partenope. “Nei locali è presente il bottino di presa della sorgente del Biberellum (Beverello, ndr), che scaturisce da un pozzo esistente nei giardini di Palazzo Reale” spiega una nota firmata da Paolo Pantani, vice presidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo Eumed, insieme al cavalier Vittorio Macina e all’avvocato Enrico Marsiglia. “Tale sorgente – si aggiunge – fu ripristinata con proprie risorse dall’associazione Nea-Hidros”‘ presieduta da Pantani, nel maggio del maggio 1995.

L’avviso pubblico dell’Agenzia del Demanio (scadenza 15 settembre) è rivolto alle associazioni sportive dilettantistiche, prevede un canone annuo agevolato di 35.000 euro. Il compendio immobiliare è di pregio, come ricorda lo stesso bando. Fa infatti parte del più ampio compendio del Palazzo Reale di Napoli. Sino ad oggi è stato occupato dalla Partenope, con cui è in atto un contenzioso per i canoni arretrati.

L’avviso richiede ai partecipanti il requisito dell’offerta sportiva, comprendente più discipline. In modo da garantire continuità con l’attività svolta fino ad oggi. Previste anche finalità sociali, come l’obbligo di promuovere l’inclusione e il diritto allo sport per tutti. Pantani fa tuttavia presente “che tale bando non prevede nessun recupero né ripristino e conservazione” della storica sorgente, detta il Beverello. “Tale azione – sostiene la nota – dovrebbe essere di priorità proprio per la storia della città di Napoli”. La Sorgente del Beverello veniva usata per fare il carico d’acqua dei velieri diretti molto lontano e nelle Americhe. Anticamente, si riteneva fosse l’unica acqua al mondo non soggetta a putrefazione. Per questo motivo il molo adiacente nella Darsena di Napoli si chiama Beverello.

Galleria chiusa: fumata nera in Prefettura, Cgil alla mobilitazione

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Resteranno invariate, per il momento, le disposizioni sul traffico previste per la Galleria Monte Pergola.  anche se si valuteranno le condizioni per limare i dispositivi e arrecare meno danni possobili agli automobilisti 

È quanto stabilito nel vertice tenutosi presso la Prefettura di Avellino, presieduto dal prefetto Rossana Riflesso, con la partecipazione dell’ANAS, dei vertici delle forze dell’ordine e degli undici sindaci dei comuni dell’area solofrana e serinese.

L’incontro è stato convocato a seguito dell’avvio della chiusura della galleria, programmata dal 3 agosto al 5 settembre nella fascia oraria 10:00–14:00, e dei conseguenti disagi registrati sul territorio.

L’Anas fa il punto della situazione:

In particolare, come già comunicato in seguito a quanto definito durante specifico Comitato Operativo per la Viabilità del 17 luglio scorso, sempre presso la Prefettura di Avellino, a partire da ieri (4 agosto) è attivo nuovamente il dispositivo di transito in corrispondenza della galleria ‘Monte Pergola’ del Raccordo Autostradale 2 “di Avellino” che nel dettaglio prevede:
–     l’estensione della libera circolazione nel tunnel – in direzione di Salerno – anche a tutti i mezzi pesanti, ad eccezione di quelli che trasportano merci pericolose od infiammabili; 
–     per motivi di sicurezza, nella medesima fascia oraria, l’interdizione totale del transito in direzione di Avellino, con deviazione della circolazione su percorsi alternativi. 
In virtù di tale dispositivo – allo stato attuale attivo tra le ore 10.00 e le ore 14.00, dal lunedì al
venerdì, fino al prossimo 5 settembre, esclusi giorni festivi e prefestivi – è stata condivisa l’attuazione di tre ulteriori provvedimenti principali:
– l’incremento della segnaletica stradale di preavviso del dispositivo attivo (in particolare della chiusura) anche mediante Pannelli a Messaggio Variabile;
– l’incremento di personale ai nodi nevralgici – in particolare allo svincolo di Solofra – da definirsi anche a seguito di specifici sopralluoghi congiunti di Anas e Forze dell’Ordine, in programma già per domani;
– una nuova valutazione dei Traffici Medi Giornalieri (TGM), al fine di valutare la possibilità di rimodulare la fascia oraria di tale dispositivo. 
Nel corso del Tavolo odierno, inoltre, Anas – nel ricordare che grazie ai propri sforzi tecnico-amministrativi, è riuscita a far ripartire i lavori nella galleria ‘Monte Pergola’ in soli sei mesi dalla risoluzione contrattuale con precedente appaltatore – ha ribadito che le attività nella canna del tunnel in direzione di Salerno proseguono secondo programma, con l’obiettivo dell’ultimazione entro luglio 2026.

Intanto la CGIL di Avellino, insieme alle categorie direttamente interessate, esprime una profonda e crescente preoccupazione per i lavori infiniti e le chiusure prolungate della Galleria Monte Pergola di Solofra. Dopo i diversi segnali di allarme che l’Organizzazione Sindacale aveva già manifestato sia negli scorsi mesi sia più recentemente, la questione assume settimana dopo settimana una connotazione di sempre maggiore gravità dato che le decisioni intraprese dagli organismi preposti continuano a penalizzare il territorio senza produrre nessun tipo di miglioramento alle comunità interessate.

Quella che doveva essere una opera di riqualificazione si è trasformata in un cantiere infinito, generando disagi insostenibili: mobilità compromessa per cittadini, pendolari e lavoratori, trasporto merci rallentato, con aumento dei costi e perdita di efficienza, attività produttive penalizzate, in particolare nell’area industriale di Solofra, occupazione e competitività a rischio, con impatti diretti sul tessuto socioeconomico.

La decisioni di vietare il traffico civile tra le 10 e le 14 in direzione nord per l’intero mese di Agosto per favorire il passaggio della mobilità degli automezzi pesanti rappresenta solo una ulteriore prova di scarsa considerazione delle difficoltà che la Valle del Sabato e la valle dell’ Irno stanno sperimentando da lunghi anni. Far prevalere gli interessi economici attraverso la soluzione più semplice in ragione dei bisogni legati alla quotidianità di circa cinquantamila persone è davvero qualcosa di non oltremodo sopportabile. Peraltro non può sfuggire che una scelta di questo tipo sottovaluta qualsiasi condizione emergenziale che si dovesse determinare in questa fascia oraria, prima di tutte l’emergenza sanitaria che non può essere intercettata dal presidio di Solofra visto che questa struttura ospedaliera non è più dotata di pronto soccorso.

“È inaccettabile che un’infrastruttura così cruciale per il nostro territorio rimanga inaccessibile, creando un collo di bottiglia che penalizza le attività produttive e la vita quotidiana dei residenti”
“Forse è arrivato il momento di percorrere il tunnel a piedi”, un gesto forte e simbolico: camminare a piedi lungo questo tratto di strada per richiamare ad una dimensione di maggiore responsabilità decisionale l’attenzione del mondo politico ed amministrativo. Un gesto di rivendicazione e di orgoglio per denunciare un isolamento di fatto di territori che da cerniera strategica sono diventati zona sospesa, tagliata fuori dai flussi vitali di lavoro, commercio e servizi.

E si badi il problema va affrontato nella sua interezza. Anche in regime di transito, lo stato di precarietà in cui si attraversa il tunnel è una preghiera quotidiana.

La CGIL Avellino, di fronte a scelte cervellotiche e poco rispettose dei luoghi interessati, lancia un appello a istituzioni locali, regionali e nazionali, sindaci dei territori coinvolti, partiti politici, associazioni datoriali e di categoria, associazioni civiche, comitati e cittadini, per fare fronte comune e dare vita ad una fase di mobilitazione affinché le istituzioni comprendano la drammaticità della situazione.

E’ necessario procedere ad una accelerazione immediata dei lavori, immaginando un maggiore impegno, con cronoprogramma pubblico e vincolante così come va sistematizzata la definizione di un piano di viabilità alternativa sicura ed efficiente, per garantire continuità agli spostamenti, allo stesso tempo vanno immaginate delle misure di sostegno economico per imprese e lavoratori danneggiati dalla crisi ormai strutturale dell’asse viario Avellino-Salerno. Allo scopo di garantire una discussione trasparente e tutelante dal punto di vista della cittadinanza interessata allo stesso tempo va attivato un tavolo permanente di confronto con enti gestori, istituzioni e parti sociali.
“Siamo pronti a confrontarci con tutti gli attori coinvolti – dalle istituzioni agli enti gestori, fino alle aziende – per individuare soluzioni concrete e per esercitare la necessaria pressione affinché questa emergenza venga trattata con la massima priorità”
Basta attese. Basta silenzi.

La CGIL è pronta a scendere in piazza, a camminare simbolicamente “a piedi” lungo il tunnel, per chiedere rispetto, ascolto e soluzioni. Questa non è solo una protesta: è una richiesta di dignità per dei territori che non possono continuare ad essere maltrattati da decisioni deboli, da scelte compromissorie e, forse, da interessi economici che non dovrebbero mai e poi mai venire prima del rispetto per i cittadini e per le loro necessità.

 

VIDEO/ L’Avellino riabbraccia Gennaro Tutino dopo dieci anni

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Dieci anni dopo, si chiude il cerchio. Gennaro Tutino torna ad Avellino e lo fa per scrivere un nuovo capitolo, stavolta da protagonista. Nella giornata di sabato è arrivato lo sprint decisivo: la società irpina ha ritoccato l’offerta quel tanto che è bastato per strappare il sì definitivo dell’attaccante napoletano.

Dopo le visite mediche svolte in mattinata a Villa Stuart, Tutino ha raggiunto il Bel Sito Hotel, visibilmente emozionato e accompagnato dal suo entourage. Ad accoglierlo, il direttore sportivo Mario Aiello, l’addetto stampa biancoverde… e un tifoso.

Un selfie, un abbraccio, un momento che sa di passato e di futuro. “Siamo cresciuti”, ha sorriso Tutino stringendo il suo primo tifoso biancoverde dopo dieci anni.

Il trasferimento si è concretizzato con la formula del prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligo in caso di promozione in Serie A. Un’operazione resa possibile anche grazie al contributo economico della Sampdoria, che continuerà a coprire oltre la metà dell’ingaggio fino al 30 giugno 2026.

Domani il primo allenamento con i nuovi compagni, ad Atripalda, sotto gli occhi di mister Biancolino. L’attesa è finita. L’Avellino riabbraccia Tutino.

De Luca convoca la maggioranza, alle Regionali con due liste

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La formazione delle liste e le alleanze in vista delle prossime Regionali sono stati i temi al centro di una riunione di maggioranza convocata nel pomeriggio a Palazzo Santa Lucia dal governatore campano Vincenzo De Luca con i consiglieri che sostengono la sua giunta (per il Pd erano presenti Picarone e Mortaruolo).
Il governatore, secondo quanto si è appreso, ha sottolineato la volontà di andare alla tornata elettorale con due liste di programma espressione del lavoro svolto negli ultimi dieci anni in Regione dalla coalizione che fa capo a lui. Nessun nome per quanto concerne il candidato presidente, prima va definito il programma, la linea ribadita ancora una volta da De Luca che ha invitato i consiglieri regionali a impegnarsi sul territorio per formare liste competitive.
Sui programmi e sui nomi – si è condiviso – ci si confronterà in sede di tavolo nazionale in programma a settembre. 

Ischia, botte tra consigliere comunale di Lacco Ameno e un cittadino

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Una rissa è scoppiata oggi pomeriggio sul corso principale di Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, ed ha visto protagonisti un consigliere comunale ed un cittadino del piccolo comune isolano.
La dinamica e le responsabilità dell’accaduto al momento non sono chiare anche se, da alcune testimonianze, la zuffa sarebbe scaturita per questioni politiche, legate al porto turistico lacchese. Il consigliere comunale, infatti, ha la delega alla gestione dell’approdo mentre l’altra persona coinvolta nell’episodio di violenza sarebbe un giovane in passato già dipendente della struttura portuale turistica. Lo scontro tra i due è stato comunque violento, col cittadino che lamenta di essere stato colpito dal consigliere con un casco mentre quest’ultimo avrebbe affermato di essere stato aggredito senza motivo; il consigliere è stato poi soccorso da una ambulanza del 118.
Entrambi i protagonisti si trovano attualmente all‘ospedale ‘Anna Rizzoli’ di Ischia e sulla vicenda indagano gli agenti del commissariato isolano della Polizia di Stato.
Sull’episodio sono intanto arrivati i commenti del sindaco di Lacco Ameno Pascale e della lista civica di opposizione, guidata dall’ex parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano. Il primo cittadino, recatosi in ospedale per accertarsi delle condizioni di salute dei due protagonisti dell’episodio e per avere notizie più precise sull’accaduto, ha detto che “va fatta piena luce su quanto è successo e bisogna capire bene le motivazioni che hanno spinto queste due persone a litigare; ora però è importante calmare gli animi”. Dai profili social della lista invece si legge: “Quello che è successo a Lacco Ameno è il gradino più basso in cui è caduta la maggioranza del sindaco Pascale. Sapere di un cittadino costretto alle cure mediche per un confronto, quand’anche acceso, con un consigliere comunale, non si può assolutamente leggere e accettare”.

Benevento, ufficiale il 16esimo acquisto

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Dopo aver risolto il suo contratto che lo legava al Giugliano, é ufficiale l’approdo di Danilo Russo al Benevento. L’esperto portiere, classe 1987, si è messo subito a disposizione di mister Auteri svolgendo il suo primo allenamento. Si tratta del sedicesimo acquisto della Strega che ha rivoluzionato la rosa rispetto alla passata stagione. Questo il comunicato del club giallorosso: “Il Benevento Calcio – si legge nella nota – comunica di aver raggiunto un accordo con il portiere Danilo Russo per le sue prestazioni sportive. L’estremo difensore, classe 1987, ha firmato un contratto che lo legherà al club sannita fino al 30 giugno 2026″.

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