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Salvato uomo disperso nella riserva forestale Tirone-Alto Vesuvio

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Gli operai in servizio presso la Riserva Forestale Tirone – Alto Vesuvio, alle dipendenze del reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta, comandato dal tenente colonnello Marilena Scudieri, hanno salvato un uomo di 65 anni residente a Terzigno che si era addentrato nella fitta macchia mediterranea alle pendici del versante sud del Vesuvio. Alle ore 9.45 la stazione Carabinieri di Terzigno è stata allertata della presenza di un uomo disperso nella porzione di bosco compresa tra Terzigno e Boscotrecase, direttamente da un suo compagno che ne aveva perso le tracce. Il personale della stazione mentre si dirigeva nell’area indicata, ha allertato i Vigili del fuoco che sono intervenuti con loro personale chiedendo supporto al mezzo aereo. Alle ore 10.35 è stato informato il Ccmandante del Nucleo Biodiversità di Trecase. che in costante contatto con la comandante di reparto, ha prontamente allertato il personale a presidio della Riserva forestale, al fine di raggiungere l’uomo ormai stremato e con cellulare irraggiungibile. Le tre unità di operai forestali, guidate da un caposquadra esperto, in contatto con il capo operaio intanto giunto sul posto, si sono inoltrati nella zona in cui era stato segnalato il disperso, ad est della storica Strada Matrone. Facendosi spazio tra i rovi e la fitta vegetazione, in un’area parzialmente percorsa dall’incendio che quest’estate ha colpito il Parco Nazionale del Vesuvio, rendendo pertanto il terreno abbastanza instabile, hanno raggiunto l’uomo e lo hanno messo in salvo, affidandolo alle cure mediche del personale sanitario intervenuto. Grazie all’ampio bagaglio di conoscenza del territorio del personale in servizio presso la Riserva gestita dai Carabinieri Biodiversità, in sinergia con i militari della specialità territoriale, il salvataggio è stato effettuato in meno di 60 minuti, senza l’ausilio del mezzo aereo allertato. 

Proiettile a Don Patriciello, le reazioni da politica e istituzioni

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“Voglio inviare un messaggio di solidarietà a don don Maurizio Patriciello, che oggi a Caivano durante la messa, da un signore che faceva finta di fare la comunione, ha ricevuto dentro un kleenex un proiettile. Profanare un sacramento è malavita”. Lo ha detto il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani nell’intervento conclusivo della festa del partito a Telese Terme. 
 
“Inaccettabile quanto accaduto oggi a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, dove durante la messa un uomo, confondendosi tra i fedeli, ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con dentro un proiettile, per poi dileguarsi velocemente. Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni sui social. 
 
“Siamo vicini a Don Patriciello e alla sua comunità che nelle ultime ore, purtroppo, è sprofondata nuovamente nella paura. Ieri sera una stesa a pochi passi dalla parrocchia, questa mattina l’ennesimo episodio agghiacciante, a cui peraltro ha anche assistito il sottosegretario Castiello, con un uomo che durante la messa si è avvicinato a Don Patriciello consegnando un proiettile avvolto da un fazzoletto. Lo Stato ha inferto un colpo durissimo alla criminalità organizzata. Con la sua presenza, con le risorse e con interventi seri di riqualificazione Caivano è diventato un modello per tutto il Paese. Non permetteremo mai alla criminalità di rialzare la testa e di prendere il controllo del territorio”. Lo dichiara il deputato e coordinatore della Lega in Campania Gianpiero Zinzi
 
“Questa è una gravissima sfida allo Stato e a chi è dalla parte della legge, l’ennesima dimostrazione che, nonostante gli sforzi, la strada da fare per riaffermare la legalità a Caivano è ancora lunga. La mia vicinanza va prima di tutto a Don Maurizio, questo pomeriggio sarò al suo fianco per ribadirgli il massimo sostegno nelle sue battaglie. In questi anni si sono fatti importanti passi in avanti contro la criminalità organizzata, ma ci sono ancora troppe aree in cui il crimine si esprime con arroganza e prepotenza. Bisogna continuare con azioni concrete, non bastano annunci e proclami, serve agire con determinazione e senza esitazioni, innanzitutto assicurando alla giustizia gli autori di questa ignobile stesa”. Così Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.
 
“Esprimo la mia vicinanza e solidarietà a don Maurizio Patriciello, bersaglio di vili minacce per la sua instancabile attività al servizio della comunità. Siamo al suo fianco. A don Patriciello rivolgo la mia gratitudine per il coraggio con cui continua la sua opera di testimonianza, di difesa della legalità e per l’impegno con cui, ogni giorno, regala speranza e futuro a tanti giovani”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
 
“Un proiettile calibro 9×21 consegnato in un fazzoletto mentre celebrava messa. Un gesto gravissimo, una minaccia inaccettabile. Solidarietà e vicinanza a don Patriciello. La malavita non riuscirà a far tacere chi difende legalità e giustizia. Paura? Mai”. Lo scrive il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini in un post su X. 
 
“Ho incontrato più volte Don Patriciello e do la massima solidarietà per quello che è successo. L’episodio è vergognoso, è un episodio grave di intimidazione. Gli siamo vicini e ci aspettiamo che le forze competenti assicurino massima sicurezza per le sue attività”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte lasciando Città della Scienza a Napoli.
 
“Collaboro da anni con Don Maurizio Patriciello che, tra l’altro, è consulente onorario della mia Commissione. Con lui stiamo portando avanti tanti progetti che stanno contribuendo alla rinascita di un territorio per troppi decenni abbandonato dalle Istituzioni. Don Maurizio e’ profondamente innamorato della sua terra: mette il cuore al centro del suo impegno quotidiano per la comunità locale. L’ho sentito molto deciso nell’andare avanti a testa lta. Forza Maurizio, siamo tutti con te e proseguiremo il percorso insieme, con ancora maggiore determinazione. Già in settimana sarò di nuovo con te a Caivano per testimoniare ancora una volta che le Istituzioni non si lasciano intimidire. Al tuo fianco, a testa alta e senza paura!”. Lo ha dichiarato Alessandro Battilocchio (FI), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, in riferimento all’atto di intimidazione nei confronti di Don Maurizio Patriciello, consulente onorario della Commissione parlamentare. 
 
“Quanto accaduto nelle ultime ore a Caivano, con l’episodio intimidatorio che ha colpito Don Patriciello e tutta la sua comunità, lascia profondamente scossi anche se ancora non si conoscono i dettagli in merito ai motivi e alla persona coinvolta. Ma al di là di tutto deve essere ben chiaro che qualsiasi atto intimidatorio non farà fare un passo indietro allo Stato nella lotta alla malavita organizzata. Caivano è diventato il simbolo di una rinascita possibile, di come la presenza delle istituzioni, del cambiamento culturale, dell’impegno della società civile possano strappare un territorio dalle mani della criminalità. Non permetteremo che questo patrimonio di speranza e legalità venga compromesso. Da Caivano si alza ancora una volta un segnale forte: lo Stato c’è e continuerà ad esserci con ancora maggiore determinazione, senza tentennamenti. A Don Patriciello e alla comunità cittadina va tutta la nostra vicinanza.” Così il senatore Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione e responsabile dipartimento Antimafia della Lega.
 
“I cittadini onesti del Parco Verde , che rappresentano la stragrande maggioranza, e don Maurizio Patriciello non saranno lasciati soli. Lo Stato è presente e continuerà ad esserlo. Chi pensa di potersi muovere al di fuori della legalità deve sapere che non ci sarà alcun arretramento: la risposta sarà, come sempre, immediata e decisa”. Sentito dall’ANSA, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso “il suo profondo dispiacere per quanto accaduto questa mattina, quando un proiettile è stato recapitato nella chiesa del parroco. Solo ieri erano stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco, un episodio che don Patriciello ha commentato con fermezza attraverso un post sui social”. I fatti saranno oggetto di confronto nel prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica . “Il Governo – ha aggiunto il Prefetto – ha investito risorse importanti sul Parco Verde. La magistratura , le donne e gli uomini delle forze dell’ordine svolgono un lavoro encomiabile, e per questo va loro il più sincero ringraziamento. Quanto accaduto non fermerà il vasto programma di riqualificazione delle periferie per assicurare tranquillità, dignità e sicurezza”.
 
 
“La mia piena solidarietà a don Maurizio Patriciello, vittima questa mattina di una inquietante intimidazione. Il suo impegno a tutela della legalità e a supporto della comunità di Caivano è prezioso e dobbiamo stare al suo fianco. La lotta contro la criminalità deve vederci tutti uniti per far fronte comune contro ogni tentativo di condizionare la nostra società”. Così Roberto Fico, candidato presidente della coalizione progressista per la Regione Campania. 
 
“Il vile gesto intimidatorio rivolto a don Maurizio Patriciello rappresenta un attacco non solo a una persona, ma a un simbolo di legalità, fede e impegno civile. Minacciare un sacerdote nel cuore della sua parrocchia, durante una funzione religiosa, è un atto spregevole che mostra quanto la criminalità tema chi ha il coraggio di denunciare, di educare e di costruire alternative sane per il territorio“. Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
A don Patriciello va tutta la mia solidarietà personale e istituzionale. Il suo lavoro sul territorio è un presidio di civiltà e uno schiaffo quotidiano all’omertà. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ben ricordato che lo Stato è presente e non arretrerà di un passo”, ha aggiunto Cirielli. “La criminalità organizzata si combatte anche così: con la fermezza delle istituzioni, ma soprattutto con l’esempio dei cittadini come don Patriciello. La diplomazia italiana è impegnata a difendere ovunque i valori della libertà e della legalità: oggi più che mai, anche in patria, dobbiamo essere uniti per non lasciare spazio alla cultura del terrore”, ha concluso il Vice Ministro.
 
“Il proiettile consegnato in chiesa a Don Patricello è un atto gravissimo che ci sconcerta, ci addolora e dimostra quanto sia giusta l’azione dello Stato nel recupero di aree abbandonate per decenni da una sinistra che le ha mal governate, a cominciare da De Luca. Piena solidarietà quindi a Don Patricello, esempio di fede e di legalità. Lo abbiamo sempre sostenuto e continueremo a farlo, mentre altri hanno lasciato pezzi di Italia senza avere nemmeno l’anagrafe di chi abitava e occupava le case popolari. Quanto avviene dimostra una volta di più quanto sia necessario riportare lo Stato in questi territori“. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri.
 
“Siamo vicini a Don Patriciello: le minacce non fermeranno la sua opera sul territorio e l’attività istituzionale e sociale in corso a Caivano per sconfiggere la criminalità e creare finalmente condizioni di sviluppo”. Lo scrive su X il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
 
“Lascia sgomenti quanto accaduto stamane a Don Maurizio Patriciello, che secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, mentre celebrava la messa a Caivano avrebbe ricevuto un plico contenente un proiettile calibro 9×21 da un uomo già noto alle forze dell’ordine. Un episodio che segue solo di poche ore la ‘stesa’ al Parco Verde di Caivano, con un gruppo di persone che hanno aperto il fuoco per stabilire i nuovi equilibri di potere sul territorio. A Don Patriciello va tutta la nostra vicinanza, uomo di fede e presidio costante con le sue battaglie sul territorio contro la malavita e la criminalità organizzata. Lo Stato non cede, il governo non lascerà solo Don Maurizio Praticiello“. Lo dichiara in una nota la vice ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.
 
“Solidarietà a don Maurizio Patriciello per il vile gesto intimidatorio subito. Siamo al fianco suo e della comunità di Caivano: proseguiremo nei progetti culturali e sociali già avviati. La cultura è presidio di legalità e antidoto alle mafie”. Lo ha affermato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli
 
“La mia più solidarietà a don Maurizio Patriciello per il vile e inaccettabile gesto di intimidazione subito durante la celebrazione della messa. Atti del genere sono una ferita per tutta la comunità e rappresentano un oltraggio nei confronti dei valori di legalità e convivenza civile che la nostra Repubblica tutela e difende ogni giorno. Nessuna minaccia potrà mai fermare chi, come don Patriciello, si impegna con coraggio e dedizione per il bene del territorio e dei suoi cittadini. Lo Stato è e sarà sempre al fianco di chi lotta contro la criminalità e difende la dignità delle persone”. Queste le parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè.
 
“Esprimo la mia più sincera solidarietà a Don Maurizio, vittima di un vile atto intimidatorio mentre celebrava la Messa insieme ai fedeli. Don Patriciello ha oggi, più che mai, il sostegno dello Stato e dei cittadini perbene: per la sua opera coraggiosa nelle comunità minacciate dalla criminalità e per il suo instancabile impegno a difesa dell’ambiente”. Lo dichiara in una nota il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed esponente di Forza Italia Gilberto Pichetto.
 
“Caivano è un tesoro ritrovato, un paese che ha lottato e lotta unito perché lo Stato e la legalità sia garantita a tutti i suoi abitanti. È una legalità conquistata grazie alle sue bambine e ai suoi bambini, alle donne e agli uomini che vivono con coraggio la loro quotidianità. Ed è insieme a loro che testimoniano la propria fede, cristiana e civile, uomini come don Maurizio Patriciello“. Lo dichiara in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “E’ a lui che oggi un delinquente, ancora ignoto, ha consegnato un proiettile nascosto in un fazzoletto. Una minaccia esplicita e allo stesso tempo vigliacca, fatta durante la Santa Messa domenicale nella parrocchia di San Paolo Apostolo, uno dei luoghi chiave nella rinascita di Caivano. A don Patriciello va il mio abbraccio e la mia solidarietà. A lui, alle bambine e ai bambini, alle donne e agli uomini di Caivano voglio che arrivi ancòra una volta un messaggio di sincera vicinanza e affetto: lo Stato, il governo, sono e resteranno sempre al vostro fianco”, conclude il ministro Zangrillo. 
 
L’Associazione DonatoriNati, a nome del Presidente regionale Tommaso Delli Paoli, esprime la più sincera vicinanza e solidarietà a don Maurizio Patriciello, vittima questa mattina di un vile atto intimidatorio durante la celebrazione della messa. “Si tratta di un gesto gravissimo e violento che tenta di colpire e intimorire un uomo di Chiesa che da anni si batte con coraggio per il ripristino della legalità e per il riscatto sociale in un territorio difficile come il Parco Verde di Caivano, segnato da episodi di criminalità, spaccio di stupefacenti e tragedie che hanno spezzato troppe giovani vite”, si legge in una nota.
DonatoriNati ribadisce il proprio sostegno a chi, “con dedizione e spirito di sacrificio, si impegna quotidianamente per costruire una comunità più giusta, solidale e libera dalle minacce della criminalità. Non possiamo permettere che la violenza e l’illegalità prevalgano sul bene comune. La nostra vicinanza a don Patriciello non è solo simbolica, ma un richiamo forte e concreto alla necessità di difendere chi si spende per il futuro delle nuove generazioni”, dice il presidente regionale Tommaso Delli Paoli.
 
La mia vicinanza e quella di Noi Moderati a don Maurizio Patriciello, ancora una volta vittima di vigliacche e ignobili intimidazioni. La sua voce libera, il suo impegno quotidiano contro la camorra, per la giustizia, per la legalità, per l’ambiente, dà fastidio ai clan. Ma sappiamo bene che don Maurizio non si farà intimidire, che continuerà anzi a denunciare e a sfidare i poteri criminali con ancora più forza e determinazione. E in questa sua battaglia per dare speranza e futuro a Caivano, alla gente del Parco Verde, non sarà mai solo, avrà al suo fianco lo Stato, le Istituzioni e tutta la comunità che lo segue e lo sostiene da anni. La sua battaglia è anche la nostra”. Lo afferma Mara Carfagna, segretario di Noi Moderati.
 
“Esprimo la mia più profonda solidarietà a Don Maurizio Patriciello, per l’intimidazione vile e criminale subita oggi. Il proiettile recapitatogli durante la messa nella parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano, è un gravissimo tentativo di ridurre al silenzio un punto di riferimento della comunità, una voce libera impegnata per la legalità.” Lo dichiara Piero De Luca, deputato del Pd e capogruppo della commissione bicamerale questioni regionali. “Lo Stato – conclude Piero De Luca – farà sentire con forza e determinazione la sua presenza accanto a Don Patriciello e a quanti lottano ogni giorno contro la criminalità”.
 
“Solidarietà e vicinanza della Cisl a Don Patriciello per la vile intimidazione subita per il suo impegno sociale a Caivano. Le istituzioni, la società civile, le scuole, le parrocchie devono fare fronte comune contro il ricatto della malavita nelle tante periferie del nostro Paese”. Lo scrive sui social network la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola.
 
Solidarietà e vicinanza, per l’ennesima minaccia subita, a don Maurizio Patriciello che, con infinito coraggio e impegno continua a svolgere la sua missione in un’area difficile come il Parco Verde di Caivano. Forza don Maurizio, siamo al tuo fianco nella battaglia contro il crimine e il malaffare. Sei un esempio per tutti e in particolare per i giovani del territorio, e non, che credono in un futuro migliore”. Lo dichiara il deputato di Forza Italia Pino Bicchielli, componente della Commissione Bicamerale Antimafia. 
 
“Oggi, con una sfrontatezza sacrilega senza pari, la criminalità organizzata ha minacciato don Patriciello durante il momento più solenne per una comunità cristiana. A nome di Italia Viva, a lui e ai cittadini di Caivano tutta la nostra vicinanza e solidarietà“. Così in una nota il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva.
 
Secondo l’eurodeputato Alberico Gambino (FdI-ECR) “quanto accaduto oggi a Caivano, con la consegna di un proiettile durante la celebrazione della Messa a don Maurizio Patriciello, è un fatto di una gravità inaudita che richiama tutti noi alle nostre responsabilità istituzionali e civili. Esprimo la mia più ferma solidarietà a don Patriciello, sacerdote coraggioso e punto di riferimento nella lotta alla criminalità e per il riscatto del territorio”.
Un gesto vile come questo dimostra quanto la criminalità organizzata tema chi, con la forza della parola e dell’esempio, si batte ogni giorno per la legalità e per i più deboli. È dovere delle istituzioni stringersi attorno a don Maurizio e a tutta la comunità di Caivano, rafforzando la presenza dello Stato e dimostrando che la violenza e l’intimidazione non avranno mai la meglio. Ma non basta: adesso – aggiunge Gambino – sono convinto che anche i cittadini campani si sentono parte attiva di questa battaglia, stringendosi attorno a don Patriciello per dimostrare che la criminalità non potrà mai fermare chi porta speranza, futuro e dignità alle nostre comunità e ai nostri giovani. Fratelli d’Italia e il Governo Meloni sono e saranno sempre al fianco di chi, come don Patriciello, difende la dignità delle persone contro il ricatto della criminalità. La risposta deve essere una sola: legalità, sicurezza, giustizia”. 
 
“Quello che fa più paura alla camorra è il recupero dei territori da parte dello Stato e il loro rilancio e, in questo, Caivano rappresenta un modello per l’Italia intera. Solidarietà e vicinanza a don Patriciello e alla comunità caivanese per gli inquietanti episodi verificatisi in queste ore. Non un passo indietro contro i criminali che incacreniscono la nostra terra”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania. 
 
Quanto avvenuto a Caivano e’ aberrante. Siamo tutti con Don Maurizio e tutti i cittadini onesti di Caivano. Lo Stato ha il dovere di dare subito la sua risposta a questo delinquente e deve stringersi a chi quotidianamente si batte per la legalita’ e la giustizia. Don Maurizio e’ il simbolo e come tale e’ stato minacciato. Vorrebbero rassegnazione ma il Governo Meloni ha scelto di vedere e di agire, lo Stato non indietreggerà.” Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito e Sottosegretario di Stato al MIT.
 
“Vicinanza e solidarietà a don Patriciello che oggi è stato vittima di un’inqualificabile e criminale intimidazione. Sono certo che questi episodi, per quanto inquietanti, non incideranno nella sua determinazione a contrastare la Camorra. La sua voce e le sue iniziative continueranno ad essere un punto di riferimento nella lotta alla malavita organizzata, a cui il governo Meloni darà ancora tutto il suo sostegno. Don Patriciello sappia che siamo al suo fianco”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
 
“Piena solidarietà a don Patriciello per l’agghiacciante minaccia ricevuta oggi durante la Santa Messa. La violenza, l’intimidazione non torneranno ad avere diritto di cittadinanza in un territorio come quello di Caivano dove lo Stato si è speso attivamente per contrastare le consorterie criminali presenti. Saremo al suo fianco: la presenza dello Stato e delle istituzioni sarà sempre più forte di qualsiasi intimidazione. Don Patriciello non è solo, Caivano non è sola”. Così il deputato campano della Lega Attilio Pierro.
 
Quanto accaduto oggi a don Maurizio Patriciello e’ un fatto gravissimo, che non puo’ essere ignorato o minimizzato. Un proiettile consegnato durante la Messa e’ un messaggio intimidatorio chiaro e infame. Colpire un sacerdote che ogni giorno si espone in prima linea per difendere la dignità delle persone e restituire speranza a territori segnati dal degrado e dall’abbandono, significa colpire l’impegno civile e morale più autentico”. Lo dichiara, in una nota, il deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri. Don Patriciello rappresenta un presidio di verità e giustizia, non solo per i cittadini del Parco Verde, ma per tutta la Campania. Il suo coraggio, la sua dedizione agli ultimi, la sua fermezza contro la criminalità organizzata sono un esempio che va protetto e sostenuto con determinazione. Chi pensa di spaventarlo o isolarlo si sbaglia di grosso. Don Patriciello non e’ solo. Le Istituzioni, la politica responsabile e la società civile continueranno ad essere al suo fianco”, conclude Vietri. 
 
“La Provincia di Caserta esprime la più ferma e sincera solidarietà a don Maurizio Patriciello, ancora una volta oggetto di vili minacce da parte della criminalità organizzata. Don Patriciello non è solo il parroco di Caivano: è una voce autorevole, un punto di riferimento imprescindibile per tutte le comunità della Terra dei Fuochi, a partire da quelle casertane, che da anni riconoscono nella sua azione un baluardo di legalità, di verità e di speranza. La sua battaglia, che è anche la nostra, riguarda il diritto alla salute, alla giustizia e all’ambiente, valori fondamentali che nessuna intimidazione potrà mai oscurare. La Provincia di Caserta continuerà a sostenere con determinazione ogni percorso istituzionale e civico volto a liberare il nostro territorio dal ricatto delle ecomafie e dalla violenza della camorra. A don Patriciello, e a quanti ogni giorno si spendono in prima linea, ribadiamo che non sono soli: le istituzioni, la società civile e la comunità casertana tutta sono al loro fianco, oggi più che mai”. Lo dice il presidente della Provincia di Caserta, Anacleto Colombiano.
 
“Dopo la stesa della camorra di ieri sera, stamattina durante la messa un uomo, che poi è stato fermato, ha consegnato a Padre Maurizio Patriciello un fazzoletto con un proiettile. Un gesto vile, che offende l’intera comunità”. Lo afferma Sandro Ruotolo, europarlamentare e componente della segreteria Pd. “Se la camorra è tornata a sparare indisturbata nelle strade del parco Verde e addirittura viene minacciato di morte il parroco del quartiere di Caivano significa che non basta un decreto ad hoc per contrastare disagio giovanile, povertà educativa e la criminalità minorile – prosegue -. La camorra non si sconfigge solo con le manette: si sconfigge ridando dignità e futuro ai territori. Pensare il contrario significa condannare Caivano e tanti altri quartieri a restare prigionieri di un copione già visto. Dunque, solidarietà a Padre Maurizio Patriciello e misure efficaci per contrastare il disagio delle tante Caivano del nostro Paese”. 
 
“Quanto accaduto oggi a Caivano è un fatto gravissimo: intimidire un sacerdote nel momento più sacro, la celebrazione della Santa Messa, equivale a colpire l’intera comunità civile e religiosa. Esprimo la mia solidarietà a don Patriciello”. Lo dichiara in una nota il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando l’intimidazione subita da don Maurizio Patriciello stamane durante la celebrazione della Messa nella parrocchia di San Paolo Apostolo, a Caivano. “Lo Stato – aggiunge – risponderà con fermezza, perché la legalità non arretra di fronte alla violenza”.
 
La Cisl Napoli esprime la propria vicinanza e solidarietà a Don Maurizio Patriciello, voce coraggiosa e instancabile nella difesa della legalità, della giustizia sociale e della dignità umana. In un territorio spesso segnato da soprusi e criminalità, la sua voce rappresenta un punto di riferimento. Il suo coraggio nel denunciare ciò che non va è un esempio per tutti noi. Siamo al suo fianco, convinti che la legalità non sia solo una parola, ma una responsabilità condivisa. Continueremo a sostenere chi, come lui, lavora ogni giorno per costruire comunità più sane e solidali.” È quanto afferma Melicia Comberiati, segretaria generale della Cisl Napoli.
 
“Se qualcuno ha pensato di intimorire lo Stato ha sbagliato di grosso. Lo Stato è qui e non indietreggia di un millimetro, Caivano non indietreggia di un millimetro. La comunità caivanese ha alzato la testa e questi tentativi sono la dimostrazione che lo stato ha vinto“. Così il commissario straordinario, prefetto Ciciliano, commenta il raid con colpi di pistola esplosi in aria nelle vie del parco verde di Caivano. “Questa mattina ho attraversato – ha spiegato – le stesse strade che sono state attraversate ieri da questi criminali, per ricordare a quella comunità che il Governo c’è e da settembre 2023 c’è sempre stato, lavorando e collaborando con istituzioni locali al fine di realizzare progetti e interventi ma anche per ascoltare la collettività. Ho poi voluto incontrare gli uomini e le donne delle forze dell’ordine costantemente presenti e operative sul campo, il cui lavoro viene facilitato dall’imponente sistema di videosorveglianza messo in campo dalla struttura del Commissario straordinario, e che potrà essere utile per individuare gli autori di questo gesto vigliacco. Così come vigliacca è l’intimidazione che ha subito nella giornata di oggi don Patriciello, a cui ho portato la solidarietà mia e della struttura commissariale di governo”.
 
Abbracciamo Don Maurizio Patriciello con tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Le minacce che ha subito oggi in chiesa sono il segno più vile e brutale di una camorra che tenta ancora di intimidire chi difende i più deboli. Ma nessun proiettile potrà mai fermare la forza della legalità, della fede e dello Stato. La Campania libera e onesta è con lui”. Lo ha detto Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania, a margine della festa nazionale del partito “Libertà” a Telese. 
 
“La notizia del vile gesto subito da don Maurizio Patriciello, a cui durante la celebrazione della messa è stato consegnato un proiettile, ci lascia sgomenti e profondamente indignati. A don Maurizio va la vicinanza e la solidarietà di tutti i Comuni campani.” A dirlo, in una nota, il Presidente di Anci Campania, Francesco Morra, che sottolinea: “Don Patriciello rappresenta da sempre una voce libera e coraggiosa, un punto di riferimento nella battaglia contro la camorra e le mafie. È nostro dovere non lasciarlo solo, ma fargli sentire il sostegno delle istituzioni e delle comunità”. Il Presidente Morra annuncia inoltre un impegno concreto: “Chiederemo a tutti i Comuni della Campania di compiere un gesto simbolico ma dal forte valore civile: intitolare strade, piazze, scuole, impianti sportivi e luoghi della comunità a vittime innocenti delle mafie. Perché ogni luogo diventi presidio di memoria e di legalità, e perché nessuna ferita venga dimenticata.”
 
“Esprimo la mia più ferma condanna per quanto accaduto a Don Maurizio Patriciello”. Ecco la reazione di Giuseppe Raimondi, segretario nazionale referente per la Campania del sindacato di Polizia Coisp. “Sono più che convinto che questo vile gesto nei confronti di Don Patriciello, un uomo che ha sempre messo a repentaglio la propria vita per il bene soprattutto dei più giovani, non fermerà il suo coraggioso impegno nella lotta per la legalità nelle aree più difficili della provincia partenopea, anzi, sono certo che continuerà a combattere per i suoi ideali e per i suoi valori. Come sindacato Coisp oggi siamo al suo fianco e continueremo a supportarlo sempre nella sua missione, perché la sicurezza e il rispetto della legge devono prevalere su ogni forma di violenza e di intimidazione . Quindi – conclude Raimondi – il nostro chiaro messaggio per questi delinquenti è: Giù le mani da don Maurizio Patriciello.” 
 
“Il vile atto intimidatorio del quale è rimasto vittima Don Maurizio Patriciello troverà come risposta una ancora più ferma azione delle Istituzioni al suo fianco nella lotta per la legalità. A nome della Federazione provinciale di Fdi di Napoli esprimo a Don Maurizio la mia totale solidarietà. Andiamo avanti insieme nella lotta contro la camorra”. E’ quanto dichiara Michele Schiano Di Visconti, deputato e Coordinatore provinciale di Fdi a Napoli.
 
“Giù le mani da don Patriciello. Oggi, a Caivano, durante la messa un uomo ha consegnato un proiettile a don Maurizio Patriciello. Un gesto gravissimo, vile e intollerabile. Minacciare un uomo che da anni è punto di riferimento per la sua comunità significa colpire i valori di legalità, giustizia e speranza. A don Patriciello va il mio sostegno sincero e la mia solidarietà. La criminalità non avrà mai l’ultima parola: lo Stato c’è e sarà sempre al fianco di chi difende la propria terra con coraggio e dignità”. Così su Fb il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida
 
“Esprimo piena solidarietà a don Maurizio Patriciello per il vile episodio avvenuto oggi a Caivano. Minacciare un sacerdote nella casa di Dio è un atto sacrilego ed inaccettabile”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della commissione Giustizia di Palazzo Madama. “Oggi – aggiunge Rastrelli- non è stata offesa solo la persona di un sacerdote coraggioso e da anni in prima linea nella difesa della legalità e della dignità del territorio, ma l’intera comunità dei cittadini onesti che rifiutano di piegarsi alla violenza e all’intimidazione”. “Lo Stato non arretra e resterà al fianco di don Patriciello, aiutandolo a sostenere la sua croce di speranza”, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.
 
La consigliera regionale della Campania, Vittoria Lettieri, vice presidente della Commissione consiliare speciale “Anticamorra e Beni Confiscati” del Consiglio Regionale della Campania, con un video sui suoi social, ha voluto esprimere piena solidarietà a don Maurizio Patriciello “per il vile attacco subito questa mattina mentre celebrava la Messa. Il segnale di un proiettile è davvero inquietante perché è l’attacco non solo a lui, che è voce libera della nostra terra, ma a tutti noi che crediamo in un futuro migliore possibile, fatto di verità e giustizia”. A don Maurizio la Consigliera regionale manifesta “vicinanza e affetto”. “E’ comunque l’occasione – conclude Vittoria Lettieri – per dare un messaggio chiaro a queste persone: lo Stato è presente, un ringraziamento va agli uomini della scorta, ai Carabinieri che sono prontamente intervenuti. E’ stato intensificato il pattugliamento del Parco Verde di Caivano, insomma intorno a don Maurizio c’è una rete viva, fatta di Istituzioni, Forze dell’Ordine e cittadini liberi che non si piegano”. 
 
“A nome di tutto il Consiglio Comunale di Napoli esprimo vicinanza e solidarietà a don Maurizio Patriciello per la grave intimidazione subita durante il rito eucaristico – ha detto Enza Amato, presidente del consiglio comunale – Colpire un sacerdote che lavora al fianco della sua comunità significa colpire la società civile che crede nella legalità”. “Questo episodio dimostra che la camorra non tollera le voci coraggiose nei territori e tenta ancora di incutere paura – ha aggiunto Amato – È compito delle istituzioni restare unite e presenti, per non lasciare solo chi lavora ogni giorno per rafforzare la cultura della legalità”
 

Solidarietà di Mattarella a Patriciello: “Grave intimidazione”

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire a don Maurizio Patriciello la sua vicinanza e la sua solidarietà dopo il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima. Lo si è appreso al Quirinale.

A ottobre in tv la serie di Gordon Ramsey: protagonista un ristorante stellato sannita

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Un viaggio culinario (e molto di più) tra Europa, Stati Uniti e America Latina.
Su Apple TV+ il 10 ottobre arriva ‘Knife Edge, Chasing Michelin Stars’, docu-serie in otto episodi prodotta da Gordon Ramsay che svela i retroscena della più ambita sfida gastronomica: conquistare – o mantenere – le stelle Michelin.

Il racconto è affidato a Jesse Burgess, volto di Topjaw, che accompagna lo spettatore nelle cucine di alcuni tra i ristoranti più influenti al mondo. Non ci sono scenari da ‘cucine da incubo’: questa volta Ramsay resta dietro le quinte per dare spazio a chi vive quotidianamente la ricerca, la creatività e l’ossessione per la perfezione, elementi che scandiscono la vita dell’alta ristorazione.

Il titolo richiama quella tensione estrema, ‘sul filo del rasoio’, che si respira nelle ore decisive in cui la Guida Michelin annuncia promozioni e retrocessioni, cambiando il destino di intere brigate.

La serie toccherà alcune mete iconiche della cucina mondiale: tra gli indirizzi in evidenza figurano il tre stelle danese Jordnær, il londinese Caractère, l’innovativo Em di Città del Messico e, per l’Italia, il Krèsios dello chef Giuseppe Iannotti a Telese Terme – unico rappresentante sannita in un progetto internazionale – affiancato da un agriturismo bergamasco che ha saputo trasformare la ruralità in alta cucina.

Knife Edge apre anche uno spiraglio sul misterioso sistema di valutazione Michelin: ispettori anonimi, visite in incognito, l’attenzione maniacale al dettaglio che può decidere il futuro di uno chef.
Uno sguardo inedito sulla passione, le pressioni e i sacrifici che alimentano il sogno più grande della ristorazione internazionale.

SERIE C/ Benevento-Trapani 2-0: Strega sul velluto, pratica archiviata nel primo tempo con Manconi e Pierozzi

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90’+5′- TRIPLICE FISCHIO: Benevento-Trapani 2-0. 

90′- Concessi 5 minuti. 

89′- Si attende solo il recupero. 

84′- Sostituzione per la Strega: applausi scroscianti per Lamesta, entra Talia

84′- Ammonito Negro

83′- Occasione per Carfora che tutto solo in area batte a rete invece di servire Lamesta appostato sul palo più lontano. 

81′- In campo Ciotti al posto di Canotto nel Trapani. 

80′- Accade poco o nulla al “Ciro Vigorito” con il Benevento che controlla la gara senza grandi affanni. 

74′- Si fa male Prisco che è costretto ad uscire: in campo Mehic. Auteri cambia anche Tumminello per Salvemini. Nuovo innesto anche per il Trapani: esce Stramaccioni, entra Negro. 

73′- Lamesta tutto solo davanti a Galeotti è costretto a calciare di destro, para facilmente l’estremo difensore del Trapani. 

71′- Ci prova Lamesta, conclusione sul fondo, 

68′- Sostituzione nel Trapani: esce Ciuferri, entra La Sorsa

65′- Doppio cambio nel Benevento: out Borghini e Manconi, entrano Romano e Carfora

60′- Poche emozioni al “Ciro Vigorito” con la pioggia che rende tutto più difficile. 

55′- Percussione di Maita, la palla arriva a Lamesta: tiro che sfiora quasi il palo alla destra di Galeotti. 

50′- Ammonito Borghini che sembra toccare in pieno il pallone e non Ciuferri

46′- INIZIA LA RIPRESA. Due cambi per il Trapani: out Carriero e Palmieri, entrano Celeghin e Grandolfo. 

45’+3′- FINISCE IL PRIMO TEMPO: Benevento-Trapani 2-0. 

45’+1′- Tiro debolissimo scagliato da Di Noia, para senza problemi Vannucchi

45′- Concessi 3 minuti di recupero. 

44′- Benevento vicino al tris, Trapani costretto a rifugiarsi di nuovo in angolo sugli sviluppi di un cross di Ceresoli

42′- L’arbitro dopo il consulto al FVS conferma la rete. 

39′- RADDOPPIO DEL BENEVENTO!!!! Corner dalla sinistra, cross di Maita in mezzo all’area e sulla ribattuta Pierozzi è il più lesto di tutti ad insaccare con un tiro potente. 

36′- Conclusione di Manconi appena entrato in area: palla fuori non di molto. 

33′- Azione troppo elaborata del Benevento che ritarda nella conclusione, libera il Trapani. 

29′- Ci prova Prisco da fuori area: para Galeotti

27′- Tiro di Lamesta dalla lunghissima distanza: la palla non prende il giro giusto e termina altissima sopra la traversa. 

25′- Fase di gioco con molte interruzioni.

20′- Il Benevento chiede di rivedere un possibile fallo di mano in area del Trapani: l’arbitro va al monitor e fa proseguire il gioco senza concedere il tiro dagli undici metri. 

16′- Cross teso di Pierozzi in area, Manconi non ci arriva per un soffio con un rimpallo che favorisce il Trapani. 

15′- Apertura con il contagiri di Prisco per Ceresoli, palla in area ma libera la difesa del Trapani. 

10′- BENEVENTO IN VANTAGGIO!!! Palo di Pierozzi con un colpo di testa, la palla sbatte sul palo e Manconi la spinge in fondo al sacco. 

8′- Scambio al limite dell’area con Salvemini che apparecchia per Manconi: conclusione fuori misura.

6′- Ritmo subito molto alto.

3′- Lancio di Scognamillo per Ceresoli che aggancia male sulla sinistra e l’occasione sfuma. 

1′- Inizia la gara.

Benevento e Trapani si affrontano al “Ciro Vigorito” nella settima giornata di campionato. I giallorossi di Auteri sono secondi in classifica (13) a -2 dalla capolista Salernitana mentre i siciliani hanno 4 punti ma devono fare i conti con una pesante penalizzazione (-8) confermata venerdì scorso anche dal Collegio di Garanzia del Coni. Quattro assenti nel Benevento: out Esposito, Simonetti, Viscardi e il lungodegente Nardi. 

Tabellino

Benevento-Trapani 2-0 (finale)

Rete: 10’pt Manconi, 39′ Pierozzi

Benevento (3-4-3): Vannucchi; Scognamillo, Saio, Borghini (65′ Romano); Pierozzi, Maita, Prisco (74′ Mehic), Ceresoli; Lamesta (84′ Talia), Salvemini (74′ Tumminello), Manconi (65′ Carfora). A disp.: Russo, Suppa, Rillo, Sena, Ricci, Tsingaras, Cantisani, Mignani, Della Morte. All.: Gaetano Auteri

Trapani (4-3-3): Galeotti; Kirwan, Pirrello, Stramaccioni (76′ Negro), Benedetti; Palmieri (46′ Celeghin), Carriero (46′ Grandolfo), Di Noia; Ciuferri (68′ La Sorsa), Fischnaller, Canotto (81′ Ciotti). A disp.: Sposito, Salines, Motoc, Podrini, Marcolini. All.: Salvatore Aronica

Arbitro: Luca De Angeli della sezione di Milano; assistenti Michele Rispoli di Locri e Rodolfo Spataro di Rossano; quarto ufficiale Giuseppe Vingo di Pisa. Operatore  Football Video Support Giovanni Ciannarella di Napoli.

Ammoniti: Borghini (B), Negro (T)

Un proiettile consegnato in chiesa a don Patriciello: intensificate misure di tutela

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“È raccapricciante e vergognoso quello che è accaduto questa mattina in mia presenza, a Caivano,nella parrocchia di San Paolo Apostolo dall’interno del Parco Verde durante la messa officiata da don Maurizio Patriciello. Un esponente della criminalità locale – informa Pina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri – confondendosi tra i fedeli in fila per il rito di comunione, si è avvicinato a don Maurizio Patriciello e gli ha consegnato un fazzoletto contenente un proiettile, dileguandosi poi velocemente”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Maurizio Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Nell’occasione, il Ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano.
Già da oggi, gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Domani si terrà una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde. 

Telese Terme, manifestazione pro Pal durante la convention di Forza Italia

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Stamani a Telese Terme un presidio per contestare la presenza dell’Amministratore delegato della Leonardo s.p.a., invitato ad un convegno di Forza Italia, e per chiedere la fine del genocidio in Palestina.

Un presidio spontaneo e partecipato per chiedere la fine del genocidio del popolo Palestinese. “La polizia ci ha impedito di fare il presidio davanti al cancello delle Terme e ci ha obbligati a spostarci” scrive in una nota il Global Movement to Gaza Sannio. 
“Il grido ‘Palestina libera’, ‘ Stop al genocidio’, ‘Tajani, Meloni: Mettete le sanzioni’, però , è risuonato forte davanti alle Terme, dove FI festeggia mentre tanti bambini e civili stanno morendo sotto le bombe israeliane.
E le persone hanno gridato forte ‘Vergogna’ per denunciare la complicità del nostro governo che continua a mandare armi e permette ad Israele di continuare un orrendo genocidio. Ci dicono spesso che siamo delle scellerate a portare alle manifestazioni i nostri figli. Ecco, adesso abbiamo la dimostrazione che si può creare un ponte tra generazioni. Perché questa lotta è di tutti e tutte! 

Domani saremo ancora in piazza, davanti allo stabilimento della Leonardo s.p.a. di Ponte Valentino a Benevento. Appuntamento ore 13.00. Si allegano volantino e locandina dell’iniziativa di domani, chiedendo massima diffusione”. 

Asl, i sindacati denunciano criticità e sollecitano interventi urgenti 

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In merito alle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla neo Direttrice Generale dell’ASL, dott.ssa Spinosa, le Organizzazioni Sindacali della dirigenza sanitaria intendono esprimere la propria posizione:
“Le OO.SS. della dirigenza sanitaria esprimono viva preoccupazione e sconcerto. La dr.ssa Spinosa, parlando di “disordine organizzativo”, “conflitti interni”, “mancanza di risorse economiche”, “esaurimento del fondo per le prestazioni aggiuntive” e di “scarsa collaborazione da parte di alcuni operatori e con dichiarazioni… usate in modo strumentale”, delinea un quadro di elevata criticità dell’Azienda con un clima “avvelenato” che si respira ma che “non si tirerà indietro e si lavorerà per risolvere, lavorando insieme in un clima disteso ed efficiente per garantire i LEA ai cittadini” scrivono le Segreterie aziendali ANAAO-ASSOMED, CGIL Medici, CISL Medici, FASSID-AUPI, FED. CIMO-FESMED, FVM, UIL FPL. 

Se tutto ciò corrisponde alla realtà dei fatti, siamo seriamente preoccupati, in particolar modo per il disordine amministrativo e la carenza di risorse economiche che potrebbero portare, in breve tempo, al default dell’azienda, con gravi ripercussioni sulla corretta erogazione delle prestazioni sanitarie alla collettività.

Del resto, le scriventi OO.SS. hanno più volte stigmatizzato le criticità del Settore personale nel disbrigo delle pratiche amministrative, con assenza o notevole ritardo nel riscontro alle istanze formalmente presentate. A titolo esemplificativo, si segnalano la mancata corresponsione di istituti contrattuali, tra cui l’Alpi, la mancata risposta a richieste di stabilizzazione del personale dirigente precario e il mancato riscontro alle diffide sull’inerzia nella procedura di selezione incarichi macroaree del 118, ecc.. Tali inefficienze stanno creando un enorme disagio al personale, che si è visto costretto ad adire le vie legali per il riconoscimento dei propri diritti. In tali occasioni l’Azienda è risultata soccombente sempre più spesso con conseguente aumento delle spese legali per l’amministrazione.

Pertanto, si invita il management ad adottare ogni opportuno provvedimento per riportare l’attività amministrativa alla regolarità e a vigilare attentamente sull’uso corretto delle risorse economiche dell’azienda, in particolar modo sulla corretta erogazione dei fondi contrattuali al personale.

È opportuno ricordare che, grazie a un sistema di relazioni sindacali fattivo e collaborativo, nel recente passato sono state eliminate molte criticità che ostacolavano la corretta applicazione degli istituti contrattuali.

Rimane ancora molto lavoro da fare, ma non ci sembra che il clima generale sia avvelenato, come dichiarato dalla Direttrice Generale. Se così fosse, invitiamo la dott.ssa Spinosa ad adottare tutti i provvedimenti opportuni per consentire ai dipendenti di lavorare in un clima organizzativo sereno e fattivo.

Saremo sempre vicini al Management che voglia procedere a un’operazione verità, ma tale approccio deve essere condiviso e responsabile, senza strumentalizzazioni o sottovalutazione dei servizi e delle attività, o, peggio, colpevolizzazione di qualche dirigente sanitario e delegato sindacale che esercita il diritto di critica, costituzionalmente garantito.

Da parte di queste OO.SS. ci sarà sempre piena disponibilità a collaborare e a interloquire senza fraintendimenti con il management. Per questo motivo, visto che la neo manager sta effettuando una “fase di ascolto” con i responsabili dei servizi e delle attività, la invitiamo, al di fuori della sede di contrattazione integrativa, a convocare al più presto le OO.SS. che hanno già inoltrato una formale richiesta di incontro, senza discriminazioni di sorta.

Consapevoli che in un’azienda sanitaria si produce salute e che i servizi erogati possono essere efficaci solo se c’è piena partecipazione e soddisfazione degli operatori, si auspica che le criticità denunciate vengano risolte al più presto in un clima collaborativo e di piena condivisione degli obiettivi, garantendo ai cittadini utenti una sanità giusta e adeguata”. 

Gattino gettato dal finestrino e morto: aperta indagine

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E’ stato aperto un fasciolo d’indagine dopo la morte della gattina Fortunata, gettato dal finestrino di un’automobile in corsa, morta dopo pochi giorni a causa delle ferite riportate. 

Giovanni Cantone, che aveva raccolto e curato Fortunata, ha condiviso la triste notizia sui social, esprimendo dolore e amarezza: «Non ce l’ha fatta. La cattiveria umana ha avuto il sopravvento. Ma noi non smetteremo di lottare per la civiltà e la sensibilità di questa comunità». 

Questa mattina Giovanni e la sorella ia sono stati convocati dal Comandante della Polizia Municipale di Cervinara Capitano Serafino Mauriello per riferire in merito ai fatti.

VIDEO-Gattino lanciato dall’auto: l’ennesimo orrore in Caudina

Fratelli d’Italia: a Firenze anche le donne d’Irpinia

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Una significativa delegazione di donne amministratrici, componenti del direttivo e dei coordinamenti provinciale e cittadini di Fratelli d’ Italia della provincia di Avellino ha partecipato all’evento “ Il Lavoro delle Donne. Oltre il Tetto di Cristallo” che si è svolto ieri, sabato 27 settembre, a Firenze presso il Palazzo Congressi in Piazza Ardua.

Ai lavori è intervenuta la presidente provinciale di Avellino Ines Fruncillo che ha testimoniato l’impegno che le donne stanno profondendo anche in Irpinia per rafforzare l’azione del partito in tutti i territori a partire dalle aree interne. Grande entusiasmo tra le partecipanti, oltre 250 le amministratrici presenti che si sono alternate sul palco insieme ad ospiti come Arianna Meloni, Giovanni Donzelli, Alessandro Tomasi e i ministri Marina Calderone, Daniela Santanchè e Eugenia Roccella, oltre alla Presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo.

Attraverso i territori si ricostruisce l’Italia perché gli amministratori locali sono un pezzo importante della rivoluzione cominciata tre anni fa con l’elezione del primo presidente del Consiglio donna, Giorgia Meloni. E oggi le donne, le amministratrici di Fratelli d’Italia, stanno dimostrando di essere la colonna della nostra Nazione”. Così il sindaco dell’Aquila e responsabile del dipartimento coordinamento autonomie locali di FdI, Pierluigi Biondi, a chiusura dell’evento dedicato alle amministratrici italiane. Si tratta della seconda edizione, promossa dal dipartimento dopo l’esordio dello scorso anno a Riccione. Il focus di quest’anno è stato dedicato al tema “Il lavoro delle donne”.

L’iniziativa è stata l’occasione per un confronto su quattro laboratori tematici: formazione, impegno politico, impresa e famiglia. Ne hanno dibattutto parlamentari, dirigenti di partito e rappresentanti del governo.

La giornata fiorentina dedicata a “Il lavoro delle donne” ha rappresentato un importante momento di confronto culturale e politico – spiega Ines Fruncillo, presidente provinciale di Fratelli d’Italia. Abbiamo avuto l’opportunità di riflettere, grazie agli interventi dei rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle autonomie locali, sul valore imprescindibile della partecipazione femminile in tutti gli ambiti della vita sociale dall’impresa alla formazione, dalla famiglia all’impegno politico.

Con la delegazione delle amministratrici irpine, abbiamo voluto testimoniare la nostra ferma convinzione che lo sviluppo del nostro territorio non possa prescindere dal pieno riconoscimento delle competenze, delle professionalità e delle aspirazioni delle donne.

L’Irpinia, con la sua storia di resilienza e di comunità, è chiamata a cogliere questa sfida per tradurla in opportunità di crescita e innovazione.

Fratelli d’Italia si conferma una forza politica capace di interpretare questa prospettiva, coniugando radicamento territoriale e visione nazionale, per costruire un futuro più equo, dinamico e inclusivo.”

 

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