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In Campania 167 detenuti positivi al Coronavirus: scatta l’allarme

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“Sono la Campania con 167 detenuti positivi (i focolai più consistenti a Santa Maria Capua Vetere con 83 casi e Napoli Poggioreale con 44) a cui aggiungere i 137 agenti penitenziari, la Lombardia con 143 detenuti (Milano San Vittore 44, Monza 30) e la Sicilia con 134 detenuti Augusta 40, Siracusa 29) e 102 agenti le regioni più esposte alla nuova ondata di contagi Covid 19. Nel giro di tre settimane il numero dei positivi si è quintuplicato sino a toccare il tetto dei 730 tra i detenuti e i 718 tra il personale penitenziario. Cosa attendere ancora? “.

È l’interrogativo del segretario generale del S.PP. – Sindacato Polizia Penitenziaria – Aldo Di Giacomo per il quale “a questo punto non si può sminuire l’allarme che pure abbiamo lanciato da qualche settimana. Dopo l’incremento esponenziale dei casi di Covid “fuori”, il carcere non può essere considerato immune, tanto più che è stata abbassata l’attenzione sulla prevenzione e il controllo, con la scomparsa di mascherine e prodotti igienizzanti. Se dunque il Ministero alla Salute ha lanciato da qualche giorno la campagna per la somministrazione della quarta dose raccomandata agli over 60 si faccia lo stesso nei penitenziari dove ci sono migliaia di detenuti over 60, soggetti fragili e con malattie croniche. In particolare – sottolinea Di Giacomo – si faccia tesoro dell’esperienza della prima campagna vaccinale con i noti ritardi e i noti problemi per organizzare tutto in tempo ed evitare che le disfunzioni non si ripetano nuovamente. Con l’aggravante che risulta complicato isolare i positivi per la carenza di spazi che invece il Ministero ha individuato con
le casette per l’amore”.

Per Di Giacomo “a rendere la situazione ancora più complicata – aggiunge – è la notizia, in contemporanea ai focolai in alcuni penitenziari, del licenziamento dei 1000 Operatori sociosanitari (Oss) assunti tramite l’ordinanza 665 della Protezione civile del 22 aprile del 2020 proprio durante la prima ondata di pandemia per garantire controllo ed assistenza dei detenuti. Si tratta di personale sanitario indispensabile considerata la continua e costante emergenza di personale che caratterizza il sistema sanitario in carcere. Un contesto drammatico non solo per il Covid quanto per la diffusione nei penitenziari di malattie infettive come l’hiv, l’epatite B e C e la tubercolosi. Ancora una volta – afferma Di Giacomo – è la macchina burocratica a bloccare il proseguimento del lavoro degli Oss perché risulta difficile il dialogo su cosa fare tra tre Ministeri (Lavoro, Sanità e Giustizia) e nonostante alcune Regioni alle quali è stata delegata la sanità penitenziaria siano disponibili a metterci, attraverso i propri bilanci, le risorse finanziarie necessarie”.

Bollettino San Pio: aumentano i ricoverati ma non ci sono decessi

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Benevento – Aumenta il numero dei ricoverati presso l’Azienda ospedaliera San Pio di Benevento. Dai 37 di ieri, si passa ai 39 del bollettino attuale. Per fortuna non si registrano decessi.

Covid Campania: contagi ancora in calo, anche oggi un morto

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Napoli – Sono 7145 i positivi del giorno al Covid in Campania sui 33.035 test per un indice di contagio pari al 21,62%, in leggera flessione, per il terzo giorno consecutivo, rispetto al dato registrato ieri che si attestava al 23,6%. Anche oggi si registra un decesso (-4 rispetto a ieri).
Salgono invece i posti letto di terapia intensiva occupati: 36 (ieri erano 32, +4). Mentre scendono sensibilmente, invece, i posti letto di degenza occupati: 663 a fronte dei 711 di ieri (-48).

‘Premio Massimo Troisi’, record di pubblico nell’arena di Villa Bruno

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San Giorgio a Cremano (Na) – Si è conclusa con successo la XXII edizione del Premio Massimo Troisi che in cinque giorni ha registrato la presenza di oltre diecimila persone affollando l’arena di Villa Bruno location della kermesse dedicata al grande attore sangiorgese. Il premio è organizzato e promosso dal Comune di San Giorgio a Cremano e realizzato con un contributo della Regione Campania.

Concorsi, musica e tanta comicità sono stati i fattori che hanno caratterizzato questa edizione che ha visto l’attore e showman Gino Rivieccio fare da perfetto padrone di casa. Accompagnato dalla giornalista Titta Masi il direttore artistico ha accolto grandi interpreti della comicità nazionale come Ezio Greggio e Ale e Franz – interagendo con loro in esilaranti sketches e regalandoci altri momenti comici con brevi monologhi che hanno riconfermato il suo spessore artistico – e le testimonianze amorevoli in ricordo di Massimo delle attrici Sandra Milo Nathaly Caldonazzo. Straordinari gli intermezzi di Vincenzo De Lucia con le sue divertenti imitazioni. Ampia la sezione musicale con l’attesa esibizione di Gigi Finizio e le sorprendenti performance vocali dei Super4 e delle Ebbanesis. Spazio anche alle giovani promesse musicali della GenZ con gli showcase di Kya, Gaiè, Apno, Veronica Di Nocera ed Eva Maus. 

Nel corso della serata finale la giuria, composta da Giancarlo Bozzo (direttore artistico di Zelig), Gaetano Liguori (direttore artistico del Teatro Totò di Napoli) e Pierluigi Iorio (direttore artistico del Teatro E. De Filippo di Agropoli), ha assegnato i riconoscimenti per i concorsi: a vincere il premio per il “Miglior attorə comico” c’è un ex aequo tra la torinese Federica Ferrero e il napoletano Mariano Grillo. Ad entrambi è stato consegnato il trofeo e oltre a un premio in danaro avranno la possibilità di esibirsi allo Zelig di Milano. Il vincitore per il miglior “Corto comico” è Alessandro Porzio con l’opera dal titolo “Come a Mìcono” mentre  per il concorso “Migliore Scrittura Comica sezione opera edita” primo premio a Lello Marangio per il romanzo “Il mercatino di Roccagioiosa” (Homo Scrivens edizioni). Primo premio sezione “Racconto Inedito” a Guglielmo Finazzer e Stefano Russo per l’opera “Il Circolo Vizioso”. Menzioni speciali per gli autori Raimondo Preti, Elisa Zaccagnini, Gianluca Papadia e Gabriele Bianchini. Il “Premio Cremanum d’argento 2022” è stato consegnato all’attore sangiorgese Massimo De Matteo. Il Cremanum è un premio assegnato dal Comune a un artista che si è distinto nella propria professionalità e che abbia un legame con la città di San Giorgio a Cremano.

Diverse le autorità intervenute al galà finale: insieme al Sindaco Giorgio Zinno e Vice Sindaco Pietro De Martino in platea c’erano il Dott. Luigi Riello Procuratore generale della corte d’appello di Napoli; l’europarlamentare Gioisi Ferrandino e il deputato e componente delle Commissioni Giustizia e Difesa Gianfranco Di Sarno. La vicepresidente del Consiglio Regionale Loredana Raia e i consiglieri regionali Mario Casillo Francesco Emilio Borrelli.

Questa è stata un’edizione meravigliosa – afferma il Sindaco Giorgio ZinnoSiamo riusciti a celebrare il nostro grande Massimo proprio come lui amava: con i suoi amici e concittadini, con tanti artisti che lo hanno conosciuto, apprezzato e che da lui sono stati ispirati, nonché alla presenza straordinaria di Nathaly Caldonazzo, sua ultima compagna di vita che ci ha fatto commuovere attraverso inediti racconti della vita di Massimo.
Ma soprattutto abbiamo raggiunto ancora una volta l’obiettivo di far emergere nuovi, straordinari talenti nell’arte della comicità. La collaborazione con Zelig è stata il valore aggiunto di questa XXII edizione, in quanto ha portato davanti al grande pubblico, giovani attori comici di grande qualità interpretativa e forte originalità. E poi il pubblico: registrare il sold out tutte le sere è la testimonianza che il Premio cresce di anno in anno ed è capace di offrire spettacoli e proposte culturali e artistiche sempre nuove. Un plauso va al Direttore artistico Gino Rivieccio e a tutta la squadra dei dipendenti comunali e non che ha lavorato senza sosta, confermando il Premio Massimo Troisi un successo per tutta la città.
Infine un ringraziamento va alla Regione Campania che ha contribuito anche quest’anno alla sua realizzazione.”

“Siamo soddisfatti di questa edizione, ricca, vivace ma anche emotivamente molto coinvolgente – conclude il vicesindaco e assessore alla Cultura Pietro De Martino. L’obiettivo di dare spazio agli artisti nei vari campi della comicità: recitazione, scrittura, regia ecc.. è stato raggiunto pienamente. Anche gli eventi collaterali al Premio hanno raggiunto questo scopo: evidenziare il talento e dare spazio all’arte e allo spettacolo. Questo è il nostro omaggio al grande Massimo”.

È stato un Premio che mi ha dato grandi soddisfazioni, morali  e professionali, una edizione forse superiore anche alle altre da me dirette, grazie a un feeling collaudato con San Giorgio e con la sua gente – dichiara Gino Rivieccio. “Un sold out registrato tutte le sere grazie anche ai grandi nomi che sono riuscito a coinvolgere: Ezio Greggio, Ale e Franz, Finizio, Sandra Milo, Nathaly Caldonazzo, le Ebbanesis, i Super4, Vincenzo De Lucia ed altri. Un grazie speciale a Titta Masi che ha condotto con eleganza le serate.   Si, è un Premio che sento molto mio e al quale spero di dare continuità. Probabilmente Massimo da lassù lo sa e mi protegge.”

 
 

‘Draghi resti Premier’, Zannini invita sindaci e consiglieri provinciali a firmare l’appello

Napoli, 15 mar. (askanews) - "Sono stati mesi impegnativi, il Comune di Napoli veniva fuori da una situazione molto complessa soprattutto dal punto di vista finanziario e organizzativo. Grazie alla norma nazionale sui Comuni delle grandi Città metropolitane in difficoltà siamo riusciti a definire con il Governo un piano di rientro importante che firmeremo nei prossimi giorni con il presidente Draghi". Così il sindaco di , Gaetano Manfredi, ospite di Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sui primi mesi a Palazzo San Giacomo. "Abbiamo avviato una serie di iniziative per la città a partire dal decoro urbano, abbiamo avviato un piano di sviluppi di investimento soprattutto sui trasporti e sulla rigenerazione urbana utilizzando le risorse del Pnrr, un lavoro molto intenso", ha concluso Manfredi. Psc
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Caserta – “I Sindaci della Provincia di Caserta, con i quali collaboro quotidianamente per dare risposte alle nostre comunità, proprio sulla scorta di questo rapporto di confronto costante, hanno condiviso con me in queste ore l’opinione secondo cui le dimissioni di Mario Draghi rappresentano oggi un disastro. 

 
Mobilitiamoci tutti. Giunga la voce dei Sindaci e delle istituzioni casertane al Presidente Draghi, giunga a lui la nostra richiesta di andare avanti e continuare per dare attuazione, in questa fase di emergenza sanitaria ed internazionale, all’agenda politica volta all’attuazione delle riforme e alla realizzazione degli investimenti del PNRR”. 
 
Ad intervenire è Giovanni Zannini, Presidente della VII Commissione permanente Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, che chiede a sindaci e consiglieri provinciali di Terra di Lavoro di fare sentire il loro sostegno al presidente del Consiglio dimissionario. 
 
Senza Draghi, il PNRR salterebbe, l’Italia perderebbe la centralità internazionale che oggi, come mai in passato, ha saputo conquistarsi; senza Draghi, la nostra credibilità crollerebbe in un attimo. Perciò sottoscriviamo tutti l’appello “Draghi resti premier”, conclude Zannini (De Luca Presidente).
 
 

Governo, FdI Napoli: “Da Manfredi dichiarazioni improvvide”

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Napoli – “Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Napoli disapprova con fermezza le improvvide dichiarazioni espresse dal sindaco Gaetano Manfredi sulla crisi di governo in corso”. Lo afferma il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Napoli, Sergio Rastrelli. “Il sindaco di una città – spiega Rastrelli – deve rappresentare tutti i cittadini, senza distinzioni, compresi coloro che vogliono andare al voto per restituire, finalmente, il diritto di scelta al popolo sovrano”. “L’Italia – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – ha assolutamente bisogno di un governo forte ed autorevole, che è realmente tale solo se emerge dall’espresso consenso popolare”.

Stop centro trasferenza a Baselice, nota consiglieri: “Fatti ricostruiti in maniera volutamente distorta”

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Baselice (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei 4 consiglieri comunali di Baselice: avv. Nicola Colucci, dott. Andrea Cormano, ing. Massimo Maddalena e Lucio Pietrantuono.

Nella nota stampa del Sindaco Ferella, sulla decisione di rinunciare al progetto del centro di trasferenza rifiuti nel Comune di Baselice, vi è una ricostruzione artatamente distorta dei fatti, ma conoscendo il suo “modus operandi”, tutto questo non ci stupisce. Con ciò vuole stravolgere fatti, evidenti agli occhi di tutti i cittadini, con l’intento di ripulirsi la coscienza e di sfuggire dalle proprie responsabilità.

Chi non conosce la vicenda, leggendo tali dichiarazioni, potrebbe pensare che ci sia stata chissà quale campagna diffamatoria e/o accuse oscene. Si vuol far passare come vittima, l’Amministrazione comunale promotrice del sito di trasferenza (proposto all’insaputa dei cittadini), mentre come carnefici, i consiglieri comunali e i cittadini che hanno raccolta firme e fatto tutto il possibile per indurli a ritornare sui propri 

Ricordiamo al Sindaco che l’ottimo risultato raggiunto, è frutto solo della volontà dei cittadini baselicesi che liberamente e coscienziosamente hanno manifestato il proprio dissenso a tale iniziativa e che autonomamente hanno firmato e si sono prodigati a raccogliere più firme possibili.

Invece cosa ci sentiamo dire? Di cittadini costretti a firmare con l’inganno e le menzogne. Questo è inaccettabile per due motivi: perché i cittadini di baselice non sono degli sprovveduti, ma sanno distinguere cosa è giusto o sbagliato per sé e per i propri figli, e perché  hanno determinazione e carattere e non si fanno manipolare o influenzare.

Dopo il consiglio comunale del 13 luglio u.s., durante il quale il Sindaco ha manifestato la volontà di rinunciare al progetto, pensavamo che tutto si fosse risolto nel migliore dei modi, perchè resi conto della non realizzabilità del progetto, dell’invasività dell’opera per il territorio, della energica contrarietà dei baselicesi al progetto, tant’è che, non a caso, i post pubblicati dai noi consiglieri attraverso i quali si annunciava la notizia sono stati garbati, ed addirittura si ringraziava l’amministrazione per il gesto compiuto. Invece il Sindaco, facendosi portavoce anche dei suoi consiglieri di maggioranza, ha ritenuto necessario fare del vittimismo, appellandosi al falso clima di odio e terrore sociale che si sarebbe generato. In pratica ha riesumato la figura del martire politico, colui che non sapendo e/o potendo giustificare le proprie azioni, e non volendo accettarne la pochezza, non può che ergersi a martiri per suscitare compassione con lo scopo di assolversi e ripulirsi la coscienza. Altro che coscienza pulita.

Ma non è che alla fine, sono i cittadini di Baselice che devono ringraziare il Sindaco e l’amministrazione per aver rinunciato a un progetto impopolare, partito di notte, , alle spalle dei cittadini e senza renderli partecipi?

Riassumendo brevemente la questione.

L’amministrazione comunale di autocandidarci per la realizzazione di un sito di trasferenza a Baselice, come detto, senza informare i cittadini, il tutto, in barba alla promessa della democrazia partecipata edella trasparenza.

I consiglieri di opposizione, venuti a conoscenza del progetto, informano i cittadini (cosa che hanno la maggioranza) Tutti i cittadini iniziano a manifestare con fermezza la propria contrarietà.

Il sindaco tiene un incontro informativo dove cerca di convincere i cittadini presenti, della loro volontà di procedere alla realizzazione del sito, ma in sala trova solo dissenso ed indignazione.

Dopo qualche giorno, vista l’importanza dell’argomento, per la prima volta nella storia di Baselice, un nutrito gruppo di studenti organizza un sit-in contro la realizzazione del sito e chiede di interloquire col Sindaco, ma in maniera del tutto democratica, non li riceve.

Non contento, il Sindaco organizza un incontro pubblico con i vertici dell’ATO di Caserta. Nella riunione, alla presenza di pochissime persone, una ventina, la musica è sempre la stessa: “ Il centro è un valido progettto, è una opportunità per il paese..”.

Appreso che l’Amministrazione non voleva rinunciare al progetto, non conto della volontà popolare, si organizza una raccolta firme che in poco tempo diventano oltre 1100 e si chiede un consiglio comunale per  delibera la rinuncia al progetto ed a qualsivoglia contributo richiesto; in via subordinata, un’indizione referendaria.

Durante il consiglio comunale, il Sindaco asserisce di non voler rinunciare al progetto, vuole prendere tempo per riparlare e rispiegare alla gente il progetto. Alla fine, dopo una ampia ed accesa discussione, non ci resta che chiedere l’indizione del referendum (come ultima strada concessaci dalla vera democrazia partecipata), solo così, si decide per il referendum (a nulla sono valse le considerazioni dei consiglieri tese a far capire al Sindaco che oltre 1100 cittadini si erano già espressi attraverso la raccolta firme e che l’indizione del referendum sarebbe stato inutili e dispendiosa).

Nel consiglio comunale del 13 luglio si approva il regolamento per il referendum, il Sindaco poi comunica di rinunciare incondizionatamente alla realizzazione del sito, essendosi creato un clima d’odio con presunti a suo dire episodi di “terrorismo psicologico-minacce e violenze non tollerabili”.

Orbene, siamo seri, ci hanno provato fino alla fine, anche provando ad alzare il quorum, ed è chiaro che non sapevano più come uscirne. La scelta operata dall’Amministrazione Comunale è stata, di conseguenza una scelta “obbligata ed indotta” da un lato dalla tenacia dell’opposizione popolare, dall’altro perché non vi era altra strada per l’amministrazione, visto l’esito scontato del referendum. Altro che meriti nel caso di specie, gli elogi vanno solo alla popolazione.

Riteniamo che L’Amministrazione, anche in questa fase, anziché tentare di deresponsabilizzarsi attribuendo a taluni o tali altri colpe, che a ben vedere sono proprie, avrebbe dovuto agire ascoltando la volontà del popolo. È pretestuoso e poco corretto far passare anche sulla stampa il messaggio della rinuncia al sito di trasferenza per il clima di odio creatosi, per le accuse diffamatorie e le minacce presunte nei loro confronti. Il Sindaco avrebbe dovuto semplicemente accettare la chiara volontà popolare e ascoltare la volontà e le esigenze del cittadini.

Ricordiamo a noi stessi che l’opinione e le scelte dei cittadini, non devono essere accettate di buon grado a proprio piacimento ed a convenienza, ma la volontà popolare, il dissenso devono essere accettate sempre, anche quando stridono con una propria convinzione personale.

Ad ogni modo, il risultato ottenuto ci rasserena, ci tranquillizza, d’altronde è quello che si auspicava per Baselice indipendentemente da cosa o da chi abbia portato a questa conclusione; riteniamo che la problematica del centro di trasferenza che ci ha tenuto con il fiato sospeso per mesi, sia una questione di rilevanza sociale e non politica, di conseguenza non intendiamo accettare strumentalizzazioni politiche di sorta in merito.

Siamo convinti che questo passo indietro fatto dall’Amministrazione sia, in realtà, un passo in avanti per la democrazia partecipata e per Baselice.

Concludiamo con una citazione dell’avvocato e docente Louis Nizer “quando si punta il dito contro qualcuno, si dovrebbe ricordare che le altre dita della mano sono puntate contro sé stessi”.

 

Salerno invita l’arte: si entra nel cuore della rassegna “Il Gioco serio del Teatro”

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Salerno – Sarà l’antico seminario di Salerno la location originale della nuova edizione della rassegna “Il gioco serio del Teatro” sotto la direzione artistica di Antonello De Rosa. La kermesse culturale è entrata nel vivo ed accompagnerà il suo pubblico verso molteplici proposte teatrali fino a domenica 31 luglio.

Ospite della manifestazione, sarà Giorgio Borghetti, amato attore teatrale ma noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla fiction Rai “Un posto al sole”. Il 22 luglio il palcoscenico di Borghetti sarà il chiostro del Museo Diocesano di Salerno, in piazza del Plebiscito. Suggestiva costruzione voluta dall’arcivescovo Cervantes nel 1563. L’attore si cimenterà, in una prima nazionale, ne “Il sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij, accompagnato dalla musica del violoncello di Silvia Fasciano.

Il 23 luglio la Fondazione Teatro di Napoli e il Teatro Bellini presentano Rino Di Martino in “Mamma” di Annibale Ruccello, un’icona della nuova drammaturgia napoletana. Ma gli artisti in cartellone sono ancora tanti, tra gli altri calcherà i basoli di pietra del museo anche l’attrice Elena Croce, interprete di “Per sempre” di Giovanni Testori insieme alla salernitana Antonella Valitutti e alla danzatrice classica Alessandra De Concilio; Margherita Rago e Antonello De Rosa interpreteranno in una prima nazionale, “Cocco di Mamma”, Rosaria De Cicco porterà in scena “M’amma non m’amma” ispirato a Voce Umana di Cocteau, Nuccio Siano, con le canzoni di PasoliniFino all’esplosiva Lalla Esposito che quest’anno dedicherà il personale omaggio a “Nino Rota”.

 

A queste performance De Rosa ha anche inserito alcune serate dedicate ai libri, con l’obiettivo di fare cultura in senso lato. La giornalista de Il Mattino, Erminia Pellecchia si occuperà di “Salotto Libro” con interviste agli autori- il primo lunedì 18 ed il secondo martedì 19. Attesa la serata in ricordo del regista Pasquale Squitieri. Lettera per lettera la moglie Ottavia Fusco Squitieri racconterà il suo amore per il marito ne “Nu piezz ‘e vita”.

Napoli, applausi e chiesa gremita per l’addio a Mia Filippone

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Napoli – In una chiesa Sant’Onofrio gremita si sono svolti oggi i funerali della vicesindaca e assessora all’Istruzione del comune di Napoli Mia Filippone, morta nella notte tra venerdì e sabato per problemi cardiocircolatori.
Filippone, 68 anni, era ricoverata al Policlinico da circa un mese dopo aver accusato un malore.
Ci si compra o ci si vende, non con Mia, lei è stata sempre immancabilmente coerente e leale”, ha detto l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, che ha celebrato le esequie. “Ha sempre saputo riconoscere il valore e la dignità di chi le stava di fronte“, ha aggiunto.
Abbiamo una grande responsabilità: ricordarla con i fatti, conservando i suoi valori e stando insieme per aiutare gli altri – ha detto il sindaco Gaetano Manfredi durante la funzione.
Una donna di grandissima qualità, una donna illuminata che ha dato tantissimo alla nostra città, il suo insegnamento sarà di guida a questa amministrazione”.
Alla fine della cerimonia un lungo applauso ha unito quanti erano in chiesa e i molti altri che – non essendo riusciti ad entrare – hanno seguito da fuori l’ultimo saluto alla vicesindaca.

 

Sanità territoriale, Valentino: “Da due anni manca un’azione forte da parte delle istituzioni locali”

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Sant’Agata de’ Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Carmine Valentino, consigliere comunale di opposizione al Comune di Sant’Agata dè Goti: 

Emergenze varie, silenzi istituzionali inquietanti, un’assenza e indifferenza a difendere e rivendicare servizi e priorità di una Comunità.
Ho atteso tempo, non in silenzio, attivandomi e sostenendo chiunque abbia tentato di fare qualcosa, ma da ormai tre anni su temi rilevanti, il locale governo istituzionale non  proferisce più parola né attiva iniziative per il nostro territorio e la nostra Comunità: indifferenza, inadeguatezza, complicità? Mah!
Da oltre due anni non vi è una azione forte da parte delle istituzioni locali sui temi come la sanità ospedaliera, quella territoriale dei medici di base, dei presidi scolastici territoriali, dei servizi primari (trasporti, infrastrutture, etc.) per rilanciare la inesorabile “discesa” socio-demografica in cui siamo incappati. La Pandemia prima, la Guerra dopo, sicuramente determinano condizioni poco favorevoli, ma guardandoci intorno è facile rilevare come che quello che manca assolutamente è una “visione programmatica delle priorità”.
Ormai è risaputo che si sentono tutti protetti  “nei luoghi decisionali”, nelle scellerate scelte che talvolta si fanno, da una “silente” e, a volte, indifferenza rappresentanza  istituzionale territoriale: attenzione, ad esempio, in due anni non si è fatto un atto da parte del Comune per difendere il nostro Ospedale, fatto grave, gravissimo! Neanche un Consiglio Comunale aperto, più volte richiesto, è stato concesso, siamo rimasti ad un “misero” comunicato stampa dell’ottobre scorso a seguito di un incontro avuto con il Presidente della Regione Campania titolare della materia: tattiche e tatticismi servono, su certi argomenti, a poco, forse servono a qualcuno, ma non all’interesse della Comunità; insomma,  è il momento di sottolineare a tutti la inadeguatezza di qualcuno, che si è “nascosto” per troppo tempo ma che non potrà farlo ancora a lungo. Siamo ormai ad un punto di non ritorno, al capolinea su certi temi: se sulla sanità anche qualche organizzazione di sindacato, oltre ai livelli manageriali e regionali, si sente “autorizzata” a certe scelte, considerazioni, proposte ed esternazioni che leggiamo, e la prima istituzione/autorità sanitaria  locale non proferisce parola, abbiamo poco da fare se non dare forza e voce, come si è fatto in passato, al malessere generale e spesso silenzioso che serpeggia nella gente, delusa, arrabbiata, per alzare l’attenzione generale, sempre se per tutto questo vi sia la forza di TUTTI di farlo. 
Io come sempre sono pronto, ci sono come sempre, è necessario “combattere” le resistenze di qualcuno e le loro inadeguatezze con le “armi della democrazia”: la cittadinanza tutta, associazioni, movimenti, comitati, singoli cittadini, che hanno “perso la parola” negli ultimi anni , eccezion fatta per qualcuno, non hanno troppo tempo ancora per dire e fare quello che è giusto dire e fare. Le istituzioni che governano devono guidare per mandato popolare i processi, come da sempre, coinvolgendo tutti, cittadini, movimenti, i partiti politici questi ultimi quale leva forte per un confronto e dibattito vero. 
Ma non bisogna confondere strumentalmente i ruoli: con garbo e rispetto istituzionale.
Senza interessi di parte né strumentalizzazioni. 
Nell’esclusivo interesse del bene comune….e delle Verità.  Il tempo è galantuomo”.
 
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