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Governo, FdI Napoli: “Da Manfredi dichiarazioni improvvide”

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Napoli – “Il coordinamento di Fratelli d’Italia di Napoli disapprova con fermezza le improvvide dichiarazioni espresse dal sindaco Gaetano Manfredi sulla crisi di governo in corso”. Lo afferma il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Napoli, Sergio Rastrelli. “Il sindaco di una città – spiega Rastrelli – deve rappresentare tutti i cittadini, senza distinzioni, compresi coloro che vogliono andare al voto per restituire, finalmente, il diritto di scelta al popolo sovrano”. “L’Italia – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – ha assolutamente bisogno di un governo forte ed autorevole, che è realmente tale solo se emerge dall’espresso consenso popolare”.

Stop centro trasferenza a Baselice, nota consiglieri: “Fatti ricostruiti in maniera volutamente distorta”

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Baselice (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei 4 consiglieri comunali di Baselice: avv. Nicola Colucci, dott. Andrea Cormano, ing. Massimo Maddalena e Lucio Pietrantuono.

Nella nota stampa del Sindaco Ferella, sulla decisione di rinunciare al progetto del centro di trasferenza rifiuti nel Comune di Baselice, vi è una ricostruzione artatamente distorta dei fatti, ma conoscendo il suo “modus operandi”, tutto questo non ci stupisce. Con ciò vuole stravolgere fatti, evidenti agli occhi di tutti i cittadini, con l’intento di ripulirsi la coscienza e di sfuggire dalle proprie responsabilità.

Chi non conosce la vicenda, leggendo tali dichiarazioni, potrebbe pensare che ci sia stata chissà quale campagna diffamatoria e/o accuse oscene. Si vuol far passare come vittima, l’Amministrazione comunale promotrice del sito di trasferenza (proposto all’insaputa dei cittadini), mentre come carnefici, i consiglieri comunali e i cittadini che hanno raccolta firme e fatto tutto il possibile per indurli a ritornare sui propri 

Ricordiamo al Sindaco che l’ottimo risultato raggiunto, è frutto solo della volontà dei cittadini baselicesi che liberamente e coscienziosamente hanno manifestato il proprio dissenso a tale iniziativa e che autonomamente hanno firmato e si sono prodigati a raccogliere più firme possibili.

Invece cosa ci sentiamo dire? Di cittadini costretti a firmare con l’inganno e le menzogne. Questo è inaccettabile per due motivi: perché i cittadini di baselice non sono degli sprovveduti, ma sanno distinguere cosa è giusto o sbagliato per sé e per i propri figli, e perché  hanno determinazione e carattere e non si fanno manipolare o influenzare.

Dopo il consiglio comunale del 13 luglio u.s., durante il quale il Sindaco ha manifestato la volontà di rinunciare al progetto, pensavamo che tutto si fosse risolto nel migliore dei modi, perchè resi conto della non realizzabilità del progetto, dell’invasività dell’opera per il territorio, della energica contrarietà dei baselicesi al progetto, tant’è che, non a caso, i post pubblicati dai noi consiglieri attraverso i quali si annunciava la notizia sono stati garbati, ed addirittura si ringraziava l’amministrazione per il gesto compiuto. Invece il Sindaco, facendosi portavoce anche dei suoi consiglieri di maggioranza, ha ritenuto necessario fare del vittimismo, appellandosi al falso clima di odio e terrore sociale che si sarebbe generato. In pratica ha riesumato la figura del martire politico, colui che non sapendo e/o potendo giustificare le proprie azioni, e non volendo accettarne la pochezza, non può che ergersi a martiri per suscitare compassione con lo scopo di assolversi e ripulirsi la coscienza. Altro che coscienza pulita.

Ma non è che alla fine, sono i cittadini di Baselice che devono ringraziare il Sindaco e l’amministrazione per aver rinunciato a un progetto impopolare, partito di notte, , alle spalle dei cittadini e senza renderli partecipi?

Riassumendo brevemente la questione.

L’amministrazione comunale di autocandidarci per la realizzazione di un sito di trasferenza a Baselice, come detto, senza informare i cittadini, il tutto, in barba alla promessa della democrazia partecipata edella trasparenza.

I consiglieri di opposizione, venuti a conoscenza del progetto, informano i cittadini (cosa che hanno la maggioranza) Tutti i cittadini iniziano a manifestare con fermezza la propria contrarietà.

Il sindaco tiene un incontro informativo dove cerca di convincere i cittadini presenti, della loro volontà di procedere alla realizzazione del sito, ma in sala trova solo dissenso ed indignazione.

Dopo qualche giorno, vista l’importanza dell’argomento, per la prima volta nella storia di Baselice, un nutrito gruppo di studenti organizza un sit-in contro la realizzazione del sito e chiede di interloquire col Sindaco, ma in maniera del tutto democratica, non li riceve.

Non contento, il Sindaco organizza un incontro pubblico con i vertici dell’ATO di Caserta. Nella riunione, alla presenza di pochissime persone, una ventina, la musica è sempre la stessa: “ Il centro è un valido progettto, è una opportunità per il paese..”.

Appreso che l’Amministrazione non voleva rinunciare al progetto, non conto della volontà popolare, si organizza una raccolta firme che in poco tempo diventano oltre 1100 e si chiede un consiglio comunale per  delibera la rinuncia al progetto ed a qualsivoglia contributo richiesto; in via subordinata, un’indizione referendaria.

Durante il consiglio comunale, il Sindaco asserisce di non voler rinunciare al progetto, vuole prendere tempo per riparlare e rispiegare alla gente il progetto. Alla fine, dopo una ampia ed accesa discussione, non ci resta che chiedere l’indizione del referendum (come ultima strada concessaci dalla vera democrazia partecipata), solo così, si decide per il referendum (a nulla sono valse le considerazioni dei consiglieri tese a far capire al Sindaco che oltre 1100 cittadini si erano già espressi attraverso la raccolta firme e che l’indizione del referendum sarebbe stato inutili e dispendiosa).

Nel consiglio comunale del 13 luglio si approva il regolamento per il referendum, il Sindaco poi comunica di rinunciare incondizionatamente alla realizzazione del sito, essendosi creato un clima d’odio con presunti a suo dire episodi di “terrorismo psicologico-minacce e violenze non tollerabili”.

Orbene, siamo seri, ci hanno provato fino alla fine, anche provando ad alzare il quorum, ed è chiaro che non sapevano più come uscirne. La scelta operata dall’Amministrazione Comunale è stata, di conseguenza una scelta “obbligata ed indotta” da un lato dalla tenacia dell’opposizione popolare, dall’altro perché non vi era altra strada per l’amministrazione, visto l’esito scontato del referendum. Altro che meriti nel caso di specie, gli elogi vanno solo alla popolazione.

Riteniamo che L’Amministrazione, anche in questa fase, anziché tentare di deresponsabilizzarsi attribuendo a taluni o tali altri colpe, che a ben vedere sono proprie, avrebbe dovuto agire ascoltando la volontà del popolo. È pretestuoso e poco corretto far passare anche sulla stampa il messaggio della rinuncia al sito di trasferenza per il clima di odio creatosi, per le accuse diffamatorie e le minacce presunte nei loro confronti. Il Sindaco avrebbe dovuto semplicemente accettare la chiara volontà popolare e ascoltare la volontà e le esigenze del cittadini.

Ricordiamo a noi stessi che l’opinione e le scelte dei cittadini, non devono essere accettate di buon grado a proprio piacimento ed a convenienza, ma la volontà popolare, il dissenso devono essere accettate sempre, anche quando stridono con una propria convinzione personale.

Ad ogni modo, il risultato ottenuto ci rasserena, ci tranquillizza, d’altronde è quello che si auspicava per Baselice indipendentemente da cosa o da chi abbia portato a questa conclusione; riteniamo che la problematica del centro di trasferenza che ci ha tenuto con il fiato sospeso per mesi, sia una questione di rilevanza sociale e non politica, di conseguenza non intendiamo accettare strumentalizzazioni politiche di sorta in merito.

Siamo convinti che questo passo indietro fatto dall’Amministrazione sia, in realtà, un passo in avanti per la democrazia partecipata e per Baselice.

Concludiamo con una citazione dell’avvocato e docente Louis Nizer “quando si punta il dito contro qualcuno, si dovrebbe ricordare che le altre dita della mano sono puntate contro sé stessi”.

 

Salerno invita l’arte: si entra nel cuore della rassegna “Il Gioco serio del Teatro”

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Salerno – Sarà l’antico seminario di Salerno la location originale della nuova edizione della rassegna “Il gioco serio del Teatro” sotto la direzione artistica di Antonello De Rosa. La kermesse culturale è entrata nel vivo ed accompagnerà il suo pubblico verso molteplici proposte teatrali fino a domenica 31 luglio.

Ospite della manifestazione, sarà Giorgio Borghetti, amato attore teatrale ma noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla fiction Rai “Un posto al sole”. Il 22 luglio il palcoscenico di Borghetti sarà il chiostro del Museo Diocesano di Salerno, in piazza del Plebiscito. Suggestiva costruzione voluta dall’arcivescovo Cervantes nel 1563. L’attore si cimenterà, in una prima nazionale, ne “Il sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij, accompagnato dalla musica del violoncello di Silvia Fasciano.

Il 23 luglio la Fondazione Teatro di Napoli e il Teatro Bellini presentano Rino Di Martino in “Mamma” di Annibale Ruccello, un’icona della nuova drammaturgia napoletana. Ma gli artisti in cartellone sono ancora tanti, tra gli altri calcherà i basoli di pietra del museo anche l’attrice Elena Croce, interprete di “Per sempre” di Giovanni Testori insieme alla salernitana Antonella Valitutti e alla danzatrice classica Alessandra De Concilio; Margherita Rago e Antonello De Rosa interpreteranno in una prima nazionale, “Cocco di Mamma”, Rosaria De Cicco porterà in scena “M’amma non m’amma” ispirato a Voce Umana di Cocteau, Nuccio Siano, con le canzoni di PasoliniFino all’esplosiva Lalla Esposito che quest’anno dedicherà il personale omaggio a “Nino Rota”.

 

A queste performance De Rosa ha anche inserito alcune serate dedicate ai libri, con l’obiettivo di fare cultura in senso lato. La giornalista de Il Mattino, Erminia Pellecchia si occuperà di “Salotto Libro” con interviste agli autori- il primo lunedì 18 ed il secondo martedì 19. Attesa la serata in ricordo del regista Pasquale Squitieri. Lettera per lettera la moglie Ottavia Fusco Squitieri racconterà il suo amore per il marito ne “Nu piezz ‘e vita”.

Napoli, applausi e chiesa gremita per l’addio a Mia Filippone

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Napoli – In una chiesa Sant’Onofrio gremita si sono svolti oggi i funerali della vicesindaca e assessora all’Istruzione del comune di Napoli Mia Filippone, morta nella notte tra venerdì e sabato per problemi cardiocircolatori.
Filippone, 68 anni, era ricoverata al Policlinico da circa un mese dopo aver accusato un malore.
Ci si compra o ci si vende, non con Mia, lei è stata sempre immancabilmente coerente e leale”, ha detto l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, che ha celebrato le esequie. “Ha sempre saputo riconoscere il valore e la dignità di chi le stava di fronte“, ha aggiunto.
Abbiamo una grande responsabilità: ricordarla con i fatti, conservando i suoi valori e stando insieme per aiutare gli altri – ha detto il sindaco Gaetano Manfredi durante la funzione.
Una donna di grandissima qualità, una donna illuminata che ha dato tantissimo alla nostra città, il suo insegnamento sarà di guida a questa amministrazione”.
Alla fine della cerimonia un lungo applauso ha unito quanti erano in chiesa e i molti altri che – non essendo riusciti ad entrare – hanno seguito da fuori l’ultimo saluto alla vicesindaca.

 

Sanità territoriale, Valentino: “Da due anni manca un’azione forte da parte delle istituzioni locali”

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Sant’Agata de’ Goti (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Carmine Valentino, consigliere comunale di opposizione al Comune di Sant’Agata dè Goti: 

Emergenze varie, silenzi istituzionali inquietanti, un’assenza e indifferenza a difendere e rivendicare servizi e priorità di una Comunità.
Ho atteso tempo, non in silenzio, attivandomi e sostenendo chiunque abbia tentato di fare qualcosa, ma da ormai tre anni su temi rilevanti, il locale governo istituzionale non  proferisce più parola né attiva iniziative per il nostro territorio e la nostra Comunità: indifferenza, inadeguatezza, complicità? Mah!
Da oltre due anni non vi è una azione forte da parte delle istituzioni locali sui temi come la sanità ospedaliera, quella territoriale dei medici di base, dei presidi scolastici territoriali, dei servizi primari (trasporti, infrastrutture, etc.) per rilanciare la inesorabile “discesa” socio-demografica in cui siamo incappati. La Pandemia prima, la Guerra dopo, sicuramente determinano condizioni poco favorevoli, ma guardandoci intorno è facile rilevare come che quello che manca assolutamente è una “visione programmatica delle priorità”.
Ormai è risaputo che si sentono tutti protetti  “nei luoghi decisionali”, nelle scellerate scelte che talvolta si fanno, da una “silente” e, a volte, indifferenza rappresentanza  istituzionale territoriale: attenzione, ad esempio, in due anni non si è fatto un atto da parte del Comune per difendere il nostro Ospedale, fatto grave, gravissimo! Neanche un Consiglio Comunale aperto, più volte richiesto, è stato concesso, siamo rimasti ad un “misero” comunicato stampa dell’ottobre scorso a seguito di un incontro avuto con il Presidente della Regione Campania titolare della materia: tattiche e tatticismi servono, su certi argomenti, a poco, forse servono a qualcuno, ma non all’interesse della Comunità; insomma,  è il momento di sottolineare a tutti la inadeguatezza di qualcuno, che si è “nascosto” per troppo tempo ma che non potrà farlo ancora a lungo. Siamo ormai ad un punto di non ritorno, al capolinea su certi temi: se sulla sanità anche qualche organizzazione di sindacato, oltre ai livelli manageriali e regionali, si sente “autorizzata” a certe scelte, considerazioni, proposte ed esternazioni che leggiamo, e la prima istituzione/autorità sanitaria  locale non proferisce parola, abbiamo poco da fare se non dare forza e voce, come si è fatto in passato, al malessere generale e spesso silenzioso che serpeggia nella gente, delusa, arrabbiata, per alzare l’attenzione generale, sempre se per tutto questo vi sia la forza di TUTTI di farlo. 
Io come sempre sono pronto, ci sono come sempre, è necessario “combattere” le resistenze di qualcuno e le loro inadeguatezze con le “armi della democrazia”: la cittadinanza tutta, associazioni, movimenti, comitati, singoli cittadini, che hanno “perso la parola” negli ultimi anni , eccezion fatta per qualcuno, non hanno troppo tempo ancora per dire e fare quello che è giusto dire e fare. Le istituzioni che governano devono guidare per mandato popolare i processi, come da sempre, coinvolgendo tutti, cittadini, movimenti, i partiti politici questi ultimi quale leva forte per un confronto e dibattito vero. 
Ma non bisogna confondere strumentalmente i ruoli: con garbo e rispetto istituzionale.
Senza interessi di parte né strumentalizzazioni. 
Nell’esclusivo interesse del bene comune….e delle Verità.  Il tempo è galantuomo”.
 

Ripensare la mobilità nei centri urbani: lo SportPerTutti si rimette in moto

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Avellino – Il progetto SportPerTutti si presenta: dopo il lancio nazionale, avvenuto a Roma lo scorso 30 giugno, mercoledì 20 luglio, i temi dello sport sociale saranno presentati ad Avellino, nel corso di una conferenza stampa in programma al Circolo della Stampa, alle ore 10.30 durante la quale si ragionerà su come ripensare la mobilità nei centri urbani.

Il progetto SportPerTutti sviluppa una rete di collaborazioni e iniziative per sostenere l’accessibilità all’attività sportiva e per valorizzare il ruolo dello sport nel processo di riattivazione socio-economica post Covid-19” (finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali -Art. 72 del D.Lgs. 117/2017, Annualità 2020). Si realizzerà in 15 regioni italiane con il coinvolgimento di 26 Comitati territoriali Uisp, tra cui quello di Avellino, insieme ad altri soggetti di cittadinanza attiva, università e rappresentanze sociali.

L’azione prevede la realizzazione di attività di cosviluppo finalizzate a sostenere il valore aggiunto dello sport e dell’attività fisica per il raggiungimento degli obiettivi sociali, ambientali ed economici individuati per le città ed i sistemi urbani nell’Agenda 2030 e nella Politica di Coesione 2021-2027. 

L’iniziativa offre l’occasione per fare un giro d’Italia, approfondire i temi dello sport sociale e per tutti e presentare le azioni del progetto che verranno attuate nei singoli contesti territoriali, coinvolgendo partner territoriali e stakeholder istituzionali e associativi.

Ad Avellino, l’iniziativa che sarà portata all’attenzione sarà “Pedibus”, un progetto di mobilità alternativa che coinvolge famiglie e mondo della scuola.

Alla conferenza stampa di presentazione interverranno, con il presidente provinciale Uisp Renato Troncone ed il dirigente regionale Uisp Ivo Capone,  il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, l’assessore alla pubblica istruzione, Geppino Giacobbe, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Rosa Grano, la dirigente scolastica Amalia Carbone.

 

Consiglio di Distretto Calore Irpino, il Comitato ABC chiede di partecipare

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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Comitato Sannita Acqua Bene Comune.

Il Comitato Sannita Acqua Bene Comune ha chiesto ufficialmente l’audizione e la partecipazione alla seduta del Consiglio di Distretto Calore Irpino dell’EIC, convocata per il giorno 20.07.2022 alle ore 17, presso il carcere Borbonico di Avellino. Nella giornata del 15.07.2022 il Comitato ha inviato una pec, motivata dalla necessità di garantire l’effettività del diritto all’acqua e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali dell’Ente Idrico Campano, nel pieno rispetto dell’art. 20 comma 1 della L.R. 15/2015. Analoga richiesta è stata presentata dal Comitato ABC di Avellino.

Dopo aver assistito a Benevento alla proroga dell’affidamento del servizio idrico per un altro anno a Gesesa s.p.a, vogliamo avere rassicurazioni in merito al rispetto della legalità, e chiediamo di esercitare i nostri diritti nelle sedi istituzionali. La convocazione del 20.07.2022, appresa dagli organi di stampa, non è pubblicata nel sito ufficiale dell’Ente e, secondo quanto letto dai giornali, ha ad oggetto la separazione del distretto Calore/Irpino in due ambiti territoriali, corrispondenti alle province di Benevento ed Avellino. La suddivisone è un disperato tentativo per recuperare il 30% dei finanziamenti del PNRR per il risanamento delle reti idriche, dopo aver perso la parte più cospicua del 70%, per le note bocciature ricevute da Gesesa ed Alto Calore, a causa dell’assenza del gestore unico.

I cittadini sanniti sono preoccupati per la volontà politica di costituire un nuovo “mostriciattolo” giuridico, partecipato in misura minoritaria dalle multinazionali, aggirando ancora una volta la volontà popolare espressa nel referendum del 2011, affidando di fatto le nostre risorse idriche al mercato. Si fa uscire Gesesa e le multinazionali dalla porta per poi farle rientrare dalla finestra, con una gara d’appalto alla quale parteciperebbero,verosimilmente, i soliti noti mediante una società satellite. Con questa operazione, la privatizzazione dell’acqua nel Sannio aumenta in maniera esponenziale, interrompendo numerose gestioni pubbliche e virtuose della nostra provincia, quali quelle di Sassinoro, Circello, Baselice ed il Consorzio di Fragneto Monforte e Fragneto l’Abate, dove le tariffe dell’acqua sono molto basse e la qualità del servizio è elevata, grazie all’abnegazione di tanti amministratori e dipendenti comunali. È bene ricordare alla politica locale ed a qualche “pal(l)adino” del governante di turno e della privatizzazione dell’acqua (prima segretario cittadino del PD poi, cambiando casacca disinvoltamente, capogruppo di“Noi Campani”) che l’unico modo per rispettare il referendum del 2011 è una gestione totalmente pubblica, portata avanti da un soggetto di diritto pubblico e non da una società per azioni. Ed il motivo è semplice: non si può fare profitto con l’acqua. Per capire a quanto ammontano gli investimenti dei privati nelle reti idriche, basta chiedere ai cittadini delle decine di contrade di Benevento che aspettano ancora l’allacciamento all’acquedotto comunale, promesso nella campagna elettorale del 2016. Le multinazionali non investono un centesimo nelle reti, però fanno profitto sull’acqua a costo zero. Ben venga il gestore unico previsto dalla normativa, ma che sia totalmente pubblico.

Ci rivolgiamo al coordinatore di distretto Damiano, affinché i Comitati siano formalmente convocati prima di assumere decisioni lesive della volontà popolare, altrimenti la delibera da sottoporre al Comitato Esecutivo dell’EIC sarà viziata di illegittimità, per il mancato rispetto del «diritto all’acqua ed alla partecipazione dei cittadini ai processi decisionali dell’ente Idrico» espressamente tutelato dall’art. 20 della L. R. 15/2015.

Guardia Sanframondi, a Jacopo Volpi il ‘Premio Alfredo Pigna – Terra di Falanghina’

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Guardia Sanframondi (Bn) – Serata magica fra tradizione e sport nel castello di Guardia Sanframondi (Bn), per il Premio “Alfredo Pigna – Terra di Falanghina“. Il riconoscimento è stato assegnato a Jacopo Volpi, storico volto di Rai Sport. Carriere, dunque, che si incrociano nella magia delle parole per la singolare narrazione dello sport.

Il popolare giornalista ha ricevuto il premio, patrocinato dall’USSI, nel corso di una serata speciale con presenze di rilievo e caratterizzata da racconti di sport, di territorio e di enogastronomia.  

Jacopo Volpi è stata consegnata un’opera dell’artista guardiese Ernesto Pengue, ideata pensando a Olimpia e realizzata con una S in doppia spirale, iniziale dei termini: Sannio, Sport, Sanframondi e Speranza.

All’incontro, moderato da Marco Lobasso, hanno partecipato: Gianfranco Coppola (Presidente nazionale dell’USSI), l’assessore regionale Felice CasucciRaffaele Di Lonardo (Sindaco di Guardia Sanframondi), Luciano Pignataro (critico enogastronomico) e Gioia (nipote di Alfredo Pigna).

Toccanti le testimonianze di Bruno Pizzul, Sara Simeoni, Nino Petrone, Alberto Tomba, Ninna Quario, Claudia Giordani, Patrizio Oliva e Pierluigi Marzorati.

Tutti hanno esaltato le doti non comuni di Alfredo Pigna, giornalista di grande talento, in grado di innovare la televisione e, soprattutto, come ha sottolineato Bruno Pizzul, “fiero di essere ambasciatore di Guardia Sanframondi”.

Molto applaudito anche l’intervento di Nila D’Alessio, per anni motore del settore segreteria/produzione di Rai Sport, che ne ha ricordato la generosità e la signorilità, di un uomo che considerava il racconto dello sport come missione.

E così Gioia che ha espresso gratitudine per un riconoscimento dedicato al nonno e teso a rinnovarne il ricordo.

Con un taglierino rapinano un portafogli, arrestati dalla Polizia

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Napoli – Con la minaccia di un taglierino gli hanno rapinato il portafogli, poi sono fuggiti: i due malviventi sono stati però inseguiti e arrestati dalla polizia.
E’ successo la scorsa notte, a Napoli, nella zona di Porta Nolana.
Gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato e dell’Ufficio prevenzione generale, mentre transitavano in corso Arnaldo Lucci hanno visto due uomini che, con la minaccia di un taglierino, sottraevano il portafogli ad una persona per poi darsi alla fuga. I poliziotti li hanno raggiunti e bloccati trovandoli in possesso del portafogli preso poco prima e del taglierino.
Si tratta di due algerini di 36 e 46 anni, con precedenti di polizia. Sono stati arrestati per rapina aggravata. Il portafogli è stato restituito alla vittima.

 

Maradona: stasera a Ibizia si presenta “L’avvocato del D10S”

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Napoli – Sarà presentato stasera ad Ibiza “L’avvocato del D10S”, il libro scritto dall’avvocato del “pibe de oro” Angelo Pisani che ricorderà il campione argentino insieme con i tifosi spagnoli, argentini e italiani sull’isola delle Baleari.
L’incontro è in programma alle 21,30: il testo, edito da LOG, che sarà illustrato presso il locale Otoro Cera (Marina de Botafoch 205) mette insieme, nel nome di Diego, spagnoli, italiani ed argentini presenti sull’isola dell’arcipelago delle Baleari. Un vero e proprio incontro tra amanti del calcio e tifoserie internazionali per ricordare il più grande calciatore di tutti i tempi.
“‘L’avvocato del D10S’ vuole essere un’arringa difensiva dell’avvocato nei confronti del più grande campione di tutti i tempi”, spiega l’autore che, tra l’altro, è stato protagonista del riavvicinamento tra Diego e il figlio napoletano Diego Junior e suo difensore nella querelle giudiziaria con il fisco italiano. Nel volume sono stati raccolti, tra gli altri, i contributi di Gianni Minà e Nicola Graziano. La prefazione è dello scrittore napoletano nonché tifoso azzurro Maurizio de Giovanni.

 

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