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Monica Vitti, il ricordo di Massimo Ranieri: “Che dolore. Donna di grande umanità e bellezza”

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Napoli – Massimo Ranieri ospite di “Oggi è un altro giorno” su Rai Uno ricorda l’amica Monica Vitti, recentemente scomparsa: “Ho avuto il privilegio di conoscerla, 40 anni di amicizia. Una donna di una bellezza, interiore ed esteriore, davvero unica. Grande simpatia e umanità, l’ho frequentata molto perché all’inizio degli anni 80 facevo un programma, Barnum e lei assieme a quello che sarebbe stato il futuro marito mi aspettavano a casa loro per cenare. Dopo aver mangiato giocavamo a carte piccole cifre, alle cinque del mattino chi portava a casa 5mila lire aveva fatto il colpaccio, era un modo per stare insieme e parlare. Un privilegio e un onore averla conosciuta. La ringrazio di tutto quello che ha lasciato, dalla bellezza all’arte”. 

Il cantautore napoletano è sul palco di Sanremo 2022 con il brano “Lettera al di là del mare”: “Ieri era molto emozionato, – ha raccontato – più si invecchia e più si diventa fragile. E’ anche il testo della mia canzone che mi emoziona, una poesia cantante. L’ho scelta perché mi ha ricordato il mio primo viaggio in America, quando avevo 13 anni, sono stato migrante anche io e ricordo la sofferenza”. 

Baby gang bullizza senza tetto a Napoli, la denuncia di Borrelli (VIDEO)

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Napoli – Dopo l’episodio nel quartiere napoletano di Miano, denunciato dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, in cui un senzatetto è stato bullizzato e minacciato con una pistola giocato da una banda di ragazzini “per divertimento“, un altro clochard è stato preso di mira da una baby-gang. Stavolta è accaduto al Centro Direzionale di Napoli. A segnalarlo è stata una cittadina rivoltasi a Borrelli.

Qui a piazza Salerno (centro direzionale di Napoli) c’è un povero senzatetto che, anche se in maniera non sana e “illegale” ha messo una tenda per ripararsi. Capisco che non sia giusto, ma mi ha fatto venire quasi da piangere, se non vomitare, vedere questi ragazzini prenderlo a calci e deriderlo, anche se per chiamare le forze dell’ordine ho ripreso in ritardo e ciò non si vede. Ma forse – aggiunge la donna a Borrellisono riuscito a riprendere una parte ancora peggiore, cioè quando lo trascinano fino alle scale quasi a farlo cadere ad un minimo movimento. Mi chiedo che (non) educazione gli abbiano fornito le famiglie, abito qui e come ho visto questa scena ho subito chiamato i carabinieri e polizia per oltre 30min senza avere alcuna risposta (menomale non era una condizione di pericolo di vita). Mi chiedo, da giovane studentessa di medicina, cosa ha da offrire questo paese in più ad altri e perché mai, se non per gli affetti familiari, dovrei decidere di restare in questa giungla.

Sembra che il nuovo passatempo di questi ragazzi, incivili, maleducati e tendenti alla delinquenza, sia quello di bullizzare e prendere di mira i senzatetto. Evidentemente questi soggetti non sono stai educati a rispettare il prossimo, i diritti di tutte le persone e si ‘divertono’ a deridere, infastidire, spaventare e minacciare chi è più sfortunato, chi è diverso da loro. Il problema clochard va gestito in maniera diversa da come si è fatto fin ad adesso, questo è vero, ma la dignità umana va sempre rispettata.“, il commento del consigliere regionale.

Clan e appalti: rigettata l’istanza di ricusazione del giudice Provvisier

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Napoli – La Corte d’Appello di Napoli ha rigettato l’istanza di ricusazione del giudice Fabio Provvisier, davanti al quale si sta celebrando l’udienza preliminare per l’inchiesta bis sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi al Comune di Capua (Caserta). Tra gli imputati che rischiano essere rinviati a giudizio compaiono l’ex sindaco Carmine Antropoli, primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli già sotto processo alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in camorra in relazione alla prima indagine sulle infiltrazioni dei clan nel Comune di Capua; figurano poi gli amministratori locali Marco Ricci e Guido Taglialatela, il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, anch’essi, come Antropoli, già imputati nel primo processo. Rischiano inoltre il giudizio gli imprenditori Domenico Pagano, 59 anni di Trentola Ducenta, i cugini imprenditori Francesco e Giuseppe Verazzo, 61 e 65 anni di Casal di Principe, il dirigente del Comune Francesco Greco e altre quattro persone. L’istanza di ricusazione del giudice per l’udienza preliminare Provvisier era stata presentata da Mauro Iodice, difensore di Antropoli, che aveva fatto notare come Provvisier fosse stato il magistrato che in qualità di gip aveva firmato nel febbraio 2019 l’ordinanza di custodia cautelare relativa alla prima indagine della Dda di Napoli sul Comune di Capua, che aveva portato in carcere Antropoli (poi scarcerato).

Secondo l’avvocato Mauro Iodice, difensore di Antropoli, la doppia veste di Provvisier, prima gip e poi gup in due indagini che hanno ad oggetto lo stesso comune, avrebbe inficiato la “necessaria terzietà” del giudice. Ma per la Corte d’Appello le due indagini, pur riguardando il Comune di Capua, non sarebbero collegate, per cui Provvisier è stato ritenuto il “giudice naturale” idoneo alla causa, in grado dunque di giudicare senza pregiudizi. Contro la decisione, l’avvocato Iodice valuterà se presentare ricorso in Cassazione; in ogni caso si tornerà in aula ad aprile, in tempo per un’eventuale impugnazione. L’inchiesta bis della Dda sul Comune di Capua è partita in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, arrestato con Antropoli nel corso della prima indagine, nel febbraio 2019, e che dopo ha deciso di collaborare raccontando del sostegno elettorale ricevuto dagli ex amministratori locali in cambio di appalti concessi ad imprenditori legati al clan, in particolare alla famiglie Schiavone e Zagaria. Le sue parole hanno portato all’arresto, nel febbraio 2021, dei quattro imprenditori oggi imputati e al nuovo coinvolgimento di Antropoli e degli altri amministratori locali. Nell’indagine bis Antropoli è indagato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta; la Dda ne aveva richiesto l’arresto contestando l’aggravante camorristica, ma il gip ha negato il provvedimento restrittivo, escludendo ogni coinvolgimento del clan. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Ferdinando Letizia, Giovanni e Michele Cantelli.

Covid, sei pazienti dimessi al “San Pio” ma sale il numero dei ricoveri

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Benevento – Nonostante i sei pazienti (5 sanniti e 1 residente in altre province) dimessi e nessun decesso nelle ultime 24 ore, il bollettino odierno emesso dal “San Pio” lascia ugualmente l’amaro in bocca. Il numero di pazienti attualmente ricoverati presso il nosocomio beneventano continua infatti a crescere. Si passa dai 61 comunicati ieri, agli attuali 66: 44 sanniti e 22 residenti in altre province. Occupati 5 posti in terapia intensiva, 1 in terapia intensiva neonatale, 8 in pneumologia/sub intensiva, 14 in malattie infettiva, 36 in medicina interna e 2 in area isolamento covid dedicata al pronto soccorso. Questo il quadro comunicato dall’azienda ospedaliera:

Contrada Pantano, l’ex Eco Punto diventa spazio per la collettività grazie a “La voce delle donne”

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Benevento – “Dalla spazzatura a spazio per la collettività“. È quanto porta a conoscenza la presidente Rita Velardi dell’associazione di quartiere di contrada PantanoLa voce delle donne“.

All’ingresso della nostra contrada era stato posto un Eco punto per la raccolta differenziata dei rifiuti destinato agli abitanti della contrada di pantano e di alcune zone limitrofe. Ma spesso accadeva che venissero da ogni luogo a depositare i rifiuti e quindi più volte il nostro eco punto appariva saturo al punto che gli operatori dell’Asia dovevano fare più ritiri nella nostra zona. Da quando ci siamo costituite abbiamo portato avanti la nostra tesi: vedere quello scempio all’ingresso della contrada appariva proprio indecoroso. Inoltre, siamo venute a conoscenza che con delibera del Consiglio Comunale n.18 del 21 aprile 2016 veniva approvato l’aggiornamento del piano di protezione civile tuttora vigente che prevede l’individuazione, all’ingresso della contrada Pantano, di un’area di attesa con funzioni di protezione civile e di una struttura di sorveglianza, sempre con finalità di protezione civile, denominata “cancello”, necessaria alla gestione delle emergenze. Una destinazione quindi a tutela della collettività in caso di emergenza, dato che parliamo di una zona ad alto rischio idrogeologico, basti ricordare l’ultimo evento alluvionale dell’ottobre 2015. Tanto è vero che in quel periodo detta area fu destinata ad uso della protezione civile, vigili del fuoco, croce rossa, esercito ed altre associazioni di volontariato.

L’asia prendendo atto delle nostre motivazioni, e soprattutto della destinazione d’uso dell’area incriminata effettua a novembre 2020 lo spostamento dell’eco punto. Dopo un po’ di tempo lo spazio risultava agli occhi degli abitanti recintato con una rete , recinto installato molto probabilmente dal proprietario dello spazio. Da parte nostra abbiamo fatto di più, abbiamo ottenuto l’affidamento dell’area da parte dell’ente possessore , cioè le ferrovie. La nostra intenzione è in primis metterla a disposizione della collettività in caso di necessità, ma nel contempo di arricchirla con elementi di arredo urbano. Sarà il fiore all’occhiello della nostra contrada, una sorta di benvenuto per chi si recherà a Pantano. Sappiamo anche che qualche residente avrebbe preferito avere ancora l’eco punto o destinarlo a parcheggio ma ciò che faremo sarà solo quanto stabilito dal contratto firmato con il proprietario, cioè uno spazio destinato alla collettività e al sociale. Ritengo, infatti che l’interesse individuale non debba mai prevalere su quello più generale della collettività , soprattutto quando si parla di sicurezza. Ai posteri l’ardua sentenza“.

Nauticsud, alla presentazione della 48esima edizione nasce il caso ormeggi

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Napoli – Cancelli aperti, dal 12 al 20 febbraio alla Mostra d’Oltremare, per il 48° Nauticsud. Al salone internazionale dedicato alla filiera nautica tante anteprime mondiali e novità: dalle imbarcazioni ai motori, dall’oggettistica agli accessori e servizi. Durante la presentazione dell’evento, organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica in collaborazione con l’ente fieristico partenopeo, sorge il problema della mancanza di posti barca in Campania.

È un problema vero – afferma il presidente di AFINA, Gennaro Amato – che vede penalizzato il segmento produttivo e l’intera filiera nautica. Ogni 10 imbarcazioni vendute solo 6 trovano ormeggio. Bisogna intervenire subito per non perdere il primato produttivo italiano della nostra regione. La nostra associazione, fatta di imprenditori, è pronta ad investire per la realizzazione di un Marina che possa avere capacità di ormeggio e di accoglienza di un salone nautico internazionale da svolgersi in mare”.

A sottolineare la gravità del problema ci pensa il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola: “La politica ha fallito nei confronti della nautica già anni fa. Era pronto un progetto di rilancio dei porti turistici napoletani ma fu ostacolato e cancellato perché le istituzioni bloccarono ogni operatività. Oggi, come Camera di Commercio, siamo pronti ad investire soldi e a formare una società con Istituzioni, Autorità Portuale e imprenditori per rilanciare i Marina e l’economia che produce sul territorio”.

L’assessore all’Ambiente e Risorsa Mare del Comune di Napoli, Paolo Mancuso, ha poi sottolineato: “Aspetto fondamentale quello della portualità. Vedere quegli ormeggi sul largo di via Caracciolo, in parte regolari e in parte abusivi, rende plasticamente l’immagine di quanto siamo indietro rispetto alla possibilità di inseguire, e in qualche maniera poi tentare di governare, il tema della portualità. È evidente che c’è una domanda di ormeggio a Napoli che supera di gran lunga le disponibilità e che rischia – e forse è qualcosa di più concreto di un rischio – di frenare uno sviluppo che si sta rivelando estremamente importante per l’economia napoletana”.

 Tornando al Nauticsud 2022, tra le novità organizzative da segnalare il nuovo percorso, con il doppio accesso in fiera da piazzale Tecchio e da viale Kennedy, ma anche la nuova disposizione negli spazi esterni del viale delle 28 Fontane. 50mila metri quadrati espositivi, visitabili per nove giorni, che offriranno un panorama completo della filiera con i maggiori player del comparto non solo della produttività, ma anche di concessionari e rivenditori, motori marini, accessoristica e servizi. Al fianco degli organizzatori anche Amedeo Manzo, presidente di BCC Napoli e della Federazione Campana delle BCC, che, con il ruolo di partnership di AFINA, sosterrà con finanziamenti agevolati, le imprese partenopee e chi desidererà acquistare una imbarcazione.

Salerno, arrestato cittadino marocchino per furto in un esercizio commerciale

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Salerno – I polizotti della Squadra Volante della Questura di Salerno, nella mattinata appena trascorsa, hanno sventato un furto presso la sede della ditta Tuttonautica di questa piazza della Concordia.

Il ladro è stato intercettato e fermato, nonostante abbia cercato in tutti i modi di sfuggire ai poliziotti.

K.S., marocchino di anni 26, queste le sue generalità, ha infranto la vetrina del negozio e si è impossessato di un televisore e di tre bussole nautiche da collezione.

La refurtiva, nascosta sotto una barca a ridosso dell’esercizio commerciale preso di mira, è stata rinvenuta e recuperata dai poliziotti e restituita all’esercente.

Nella stessa giornata, personale della Squadra Mobile, nella stessa zona di Piazza della Concordia, ha bloccato due extracomunitari irregolari nei confronti dei quali il Questore ha disposto l’allontanamento dal territorio dello Stato.

Tentata estorsione a Napoli, due arresti dei carabinieri

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Napoli – Due persone, accusate di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un soggetto che stava eseguendo lavori di ristrutturazione in un’abitazione sita nel quartiere di Soccavo di Napoli, sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Bagnoli.
Si tratta di Carmine Polverino, di 39 anni, e di Vincenzo Esposito, 62 anni, entrambi destinatari di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Dopo l’arresto gli indagati sono stati chiusi nel carcere di Salerno.

Uccisa nel Napoletano, parroco: “Rispetto per la vita umana”

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Grumo Nevano (Na) – La morte di Rosa sia un monito per tutti ad avere rispetto della vita umana”. Lo ha detto don Carmine Spada, parroco della basilica di San Tammaro a Grumo Nevano (Napoli), che oggi ha trascorso diverse ore a casa di Rosa Alfieri, la 23enne, uccisa nel pomeriggio di ieri.
I familiari sono “distrutti dal dolore ma stanno vivendo questo momento con molta fede”, ha aggiunto il sacerdote.
In queste ore, dice ancora, “non possiamo fare altro che pregare. E dobbiamo pregare anche per il presunto responsabile affinché possa ravvedersi”.

Reddito: a Napoli in 350 impiegati per la cura del verde

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Napoli – Sono 350 i percettori del reddito di cittadinanza che il Comune di Napoli impiegherà a supporto del proprio personale per la manutenzione del verde in città.
Due i progetti: il primo che prevede l’impiego di 52 unità a supporto dell’hub di Soccavo, il secondo che invece rafforzerà il personale delle Municipalità attraverso l’impiego di 300 percettori.

‘Il reddito di cittadinanza è uno strumento indispensabile per sostenere le fragilità dei nostri territori – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredied è anche uno strumento utile per poter avviare al lavoro persone che sono state espulse dal mercato e che non hanno le qualifiche utili per dare il proprio contributo. Bisogna rompere l’approccio per cui si guarda al reddito di cittadinanza come a uno strumento assistenziale per il Sud: il reddito è strumento per rispondere alle emergenze sociali non solo del Mezzogiorno”.

I progetti rispondono alle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio dello Stato per l’anno 2022 che obbliga i Comuni ad avvalersi di almeno un terzo dei beneficiari del reddito per l’attuazione di progetti di utilità collettiva. I 350 percettori in una prima fase saranno formati, poi affiancheranno i giardinieri comunali e – come spiegato dall’assessore al Verde, Vincenzo Santagada – ”poi saranno responsabili della gestione del verde orizzontale nell’intera città e nelle Municipalità collaboreranno a ripulire i parchi dai rifiuti. Ci avviamo – ha aggiunto – a una nuova pagina nella cura del verde urbano, un verde manutenuto e pulito”. I primi due progetti di utilità collettiva riguardano dunque il verde, ma l’amministrazione già è al lavoro per presentare progetti simili per impiegare i percettori anche in altri ambiti dal culturale al sociale.

‘Oggi presentiamo una manifestazione d’interesse – ha sottolineato l’assessore al Lavoro, Chiara Marcianiche permetterà a enti del Terzo settore, ad associazioni, a fondazioni, ma anche ad altri enti pubblici, con sede nel territorio comunale, di poter accogliere e avvalersi di percettori. La Legge di Stabilità ci impone di dare occupazione ad almeno un terzo dei percettori e dunque in questo modo offriamo a una platea di circa 36mila percettori la possibilità di svolgere lavori di utilità pubblica, ma lo scopo più importante – ha evidenziato – la formazione che dia loro anche una certificazione delle competenze apprese durante il percorso in modo da rendere più semplice l’ingresso nel mondo del lavoro”.

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