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Altrabenevento sugli alloggi di via Saragat: “Promesse senza titolo di Mastella e Chiusolo”

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Cessione degli alloggi di via Saragat, transazione elettorale rabberciata. Passa pure la Befana e gli atti notarili non sono stati fatti, ma Mastella e Chiusolo continuano a fare promesse senza alcun titolo.  La nota di Altrabenevento:

“Babbo Natale è andato, la Befana sta per arrivare ma non porterà alle 144 famiglie di via Saragat gli atti notarili con la attestazione formale della proprietà degli alloggi da tempo abitati e per i quali hanno pagato per intero quanto dovuto da alcuni decenni.  

Alla fine di settembre scorso il sindaco Mastella aveva annunciato, in piena campagna elettorale, che il suo amico David Lebro, presidente di Acer, aveva firmato una transazione con l’avvocato degli assegnatari che prevedeva gli atti notarili entro il 30 ottobre, pochi giorni prima delle elezioni comunali, in cambio della rinuncia ad ogni pretesa per i lavori che l’ex IACP, ora commissariato, avrebbe dovuto fare per rimediare ad errori e difetti costruttivi.

Quella transazione è stata contestata prima dai Revisori dei Conti di ACER e poi dalla Regione Campania che ha avviato la procedura per l’annullamento, perché ACER non può firmare atti che prevedono cancellazioni di crediti o debiti che sono ancora di competenza dello IACP. Invece, Mastella e l’assessore Molly Chiusolo, dopo aver assicurato che il ciuccio vola (e molti assegnatari lo hanno creduto) ritengono che gli atti non si sono fatti perché qualche “oppositore” si è messo di traverso.  

Qualche giorno fa il presidente di Acer, David Lebro, ha precisato che egli ha titolo per firmare gli atti notarili, nonostante alcuni rilievi dei suoi revisori dei Conti, ma riconosce che bisogna coinvolgere l’ex IACP come indicato nello stesso atto di transazione firmato il 29 settembre. E allora viene a chiedersi: perchè non lo ha fatto?

Perché ha firmato in piena campagna elettorale la transazione che prevedeva “entro e non oltre” il 30 ottobre la firma dell’atto notarile senza aver, preventivamente, coinvolto il commissario dello IACP, i Revisori dei Conti di Acer, che invece hanno dichiarato di aver saputo della promessa cessione solo a mezzo stampa, e la Direzione del Settore Gestione Territorio della Regione Campania Regione Campania che da dichiarato il 15 dicembre di aver saputo della transazione del 29 settembre solo da una interrogazione ?

E’ evidente che quella transazione è stata rabberciata e ciò è tanto più grave se si considera che riguarda la proprietà degli alloggi diventata oggetto di promesse elettorali.

Adesso, dopo tanti e clamorosi errori l’ACER, il commissario dello IACP, il settore competente della Regione Campania insieme ai sindacati degli inquilini devono preparare tutti i documenti necessari per la firma degli atti notarili, evitando ulteriori coinvolgimenti strumentali del sindaco Mastella e dell’assessore Molly Chiusolo che non hanno alcun titolo ad occuparsi della questione, soprattutto dopo le figuracce che hanno collezionato”.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Il Totocalcio si rinnova per non sparire: ecco come cambia ‘la schedina’

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Un rito, un’abitudine, un appuntamento fisso. Il Totocalcio, papà delle scommesse sportive, cambia veste e si rinnova. Nato nel 1946 da un’idea di Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo, nel corso dei decenni ha dovuto adeguarsi al cambiamento presentando proposte di gioco di volta in volta più innovative. Quella alle porte, però, può essere vista come una sorta di rivoluzione che tuttavia non incide sull’anima del concorso (restano l’1, l’X o il 2 come possibilità). Ciò che muta è il numero di eventi su cui sarà possibile effettuare un pronostico: tredici solo per gli audaci e gli ambiziosi, per tutti gli altri anche molti meno, fino ad arrivare addirittura a sole 3 partite

Entriamo nel dettaglio. La prima schedina del nuovo concorso è quella del 9 gennaio, ma sarà possibile effettuare le giocate in ricevitoria e online dalle ore 7 del 4 gennaio alle ore 12.15 del giorno 9 gennaio, quello in cui sono in programma i primi eventi. La formula è cambiata rispetto alla classica, visto che gli scommettitori avranno davanti una selezione di partite definite ‘obbligatorie’ (otto in totale) e una serie di partite definite ‘opzionali’ (dodici).

Ogni scommettitore potrà scegliere la modalità che preferisce in base ai suoi gusti e ai suoi…sogni. Queste le possibilità:

“Formula tre”: il giocatore deve pronosticare i primi due eventi obbligatori in palinsesto e un evento opzionale a sua scelta;
“Formula cinque”: il giocatore deve pronosticare i primi tre eventi obbligatori in palinsesto e due eventi opzionali a sua scelta;
“Formula sette”: il giocatore deve pronosticare i primi quattro eventi obbligatori in palinsesto e tre eventi opzionali a sua scelta;
“Formula nove”: il giocatore deve pronosticare i primi sei eventi obbligatori in palinsesto e tre eventi opzionali a sua scelta;
“Formula undici”: il giocatore deve pronosticare i primi sette eventi obbligatori in palinsesto e quattro eventi opzionali a sua scelta;
“Il tredici”: il giocatore deve pronosticare gli otto eventi obbligatori in palinsesto e cinque eventi opzionali a sua scelta.

Chiaramente a ogni modalità corrisponde una diversa e crescente possibilità di vincita. 

Le gare inserite nella prima schedina:

Eventi obbligatori: 

  1. Villarreal – Atletico Madrid
  2. Torino – Fiorentina
  3. Clermont – Reims
  4. Empoli – Sassuolo
  5. Genoa – Spezia
  6. Roma – Juventus
  7. Cagliari – Bologna
  8. Hertha B. – Colonia


Eventi opzionali:

  1. Inter – Lazio
  2. Udinese – Atalanta
  3. Venezia – Milan
  4. Napoli – Sampdoria
  5. Hellas Verona – Salernitana
  6. Siviglia – Getafe
  7. VfL Bochum 1848 – Wolfsburg
  8. Lione – Paris Saint Germain
  9. Rayo Vallecano – Betis
  10. Deportivo Alaves – Athletic Bilbao
  11. Osasuna – Cadice
  12. Nantes – Monaco

Il caso-Geolier e la bella domanda del centrodestra sul Capodanno fuorilegge

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NAPOLI – Questa mattina, sulla prima pagina del Mattino, si leggeva la notizia secondo la quale il rapper napoletano Geolier, nel corso dei festeggiamenti di Capodanno, ha fatto utilizzare anche una pistola.

Questo, oltre che al buon senso, anche in spregio all’ordinanza del sindaco Manfredi che il 30 dicembre scorso ordinava ai napoletani “il divieto assoluto di usare e far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi, e simili artifici pirotecnici”.

L’ordinanza, come diffusamente descritto dai media, è stata ampiamente disattesa. Resta il fatto che non è stata elevata alcuna multa dai 25 ai 500 euro, come pure previsto per i trasgressori dalla stessa ordinanza.

Paradossalmente, si direbbe che nessuno è stato colto in flagranza di reato. Ma chi ha postato sui social i momenti in cui dava fuoco a petardi o, peggio ancora, premeva il grilletto o incitava un suo congiunto a farlo, autodenunciandosi di fatto, ora se la cava comunque?

E’ una bella domanda. Che, evidentemente, si è posto il centrodestra cittadino prendendo spunto proprio dal caso-Geolier.   

“La sua storia – si legge in una nota di Forza Italia e del gruppo consiliare che fa capo a Catello Maresca è quella di un riscatto: partendo da Secondigliano, grazie al suo talento musicale, ha dimostrato che con l’impegno si possono ottenere risultati importanti. Ma ora rischia di rovinare tutto dando cattivi esempi”. 

“Festeggiare il Capodanno invitando a sparare dei colpi di pistola è un comportamento sbagliato, pericoloso e da censurare. Postare questa scena sui social è degradante per lui e l’intera città. È stata una nota sbagliata, una stecca clamorosa che non può giustificare dicendo di aver usato una scacciacani. Geolier sa bene che è un modo di festeggiare che ricalca un modello malavitoso che bisogna combattere. Ora si renda conto del modello sbagliato che ha proposto a chi lo segue, si assuma le sue responsabilità e chieda scusa”.

Poi, l’altro punto della questione: “Il Comune, dal canto suo, dia un seguito serio all’ordinanza del 30 dicembre e non esiti a multarlo. Le immagini che ha postato sono evidenti: ha contravvenuto a quanto ordinato dal sindaco. Certi comportamenti non sono più tollerabili se vogliamo davvero una città migliore”.

Sta di fatto che se chi di dovere si facesse un giro sui social, scoverebbe non solo Geolier, ma centinaia di napoletani (anzi, migliaia: secondo il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli sarebbero almeno 2000) che si sono immortalati in video e foto mentre disattendono l’ordinanza sindacale.

Con multe dai 25 ai 500 euro ciascuno, a fare il vero botto per il 2022 sarebbero le casse comunali. Dopo l’aiuto garantito dal Governo centrale per non far fallire la città, sarebbe un Salva-Napoli 2 senza nemmeno il bisogno di un piano di rientro. Ma solo di riscossione. 

Napoli, Petagna negativo al test per il covid: torna in gruppo e ci sarà contro la Juve

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Napoli – Andrea Petagna è risultato negativo stamattina al test per il covid e ha potuto tornare ad allenarsi a Castel Volturno insieme ai compagni del Napoli. L’attaccante era in quarantena negli ultimi giorni dopo aver appreso di aver frequentato persone poi ammalate di covid. Il Napoli lo ha sottoposto a diversi test avendo poi la conferma della sua negatività. Petagna sarà quindi arruolabile dal tecnico Spalletti per la trasferta del 6 gennaio a Torino contro la Juventus.

Bimbo annegato, la mamma confessa: “Sono stata io”

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Torre del Greco (Na) – Ha confessato l’omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco (Napoli). È quanto si apprende da fonti investigative, che sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali. Nonostante gli interventi di alcuni presenti, per il piccolo di due anni e mezzo non c’è stato nulla da fare.

 

Covid, il sindaco ferma ‘lo sport collettivo’ a Giffoni Valle Piana

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Giffoni Valle Piana (Sa) – La pandemia avrebbe mietuto un’altra vita a Giffoni Valle Piana. Il sindaco del Comune picentino Antonio Giuliano “considerato l’andamento crescente della curva dei contagi nella nostra città” ha firmato una ordinanza con la quale “dal 3 a 10 gennaio saranno sospese tulle le attività sportive di tipo collettivo”. Nelle motivazioni si legge che “al fine di tutelare la salute pubblica” il provvedimento “si è necessario per prevenire e contenere l’epidemia specialmente tra i giovani”.  

Misura che, per l’esponente locale della Lega, il dirigente provinciale Silvestro Amodio, non raggiungerà l’obiettivo. “È un provvedimento inutile ed inefficiente. Ci vogliono misure più incisive a tutela della sanità pubblica”.

 

Covid, un altro decesso al “San Pio”: inaugurata la terapia intensiva neonatale

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All’ospedale “San Pio” di Benevento, dove continuano ad aumentare i ricoveri a causa del covid-19. Sono ben 70 i pazienti che si trovano presso il nosocomio cittadino: 28 sanniti e 39 residenti in altre province. Il decesso riguarda una donna di 90 anni di Benevento. 

Intanto una buona notizia per la cura del virus contratto dai nascituri durante la gravidanza della mamma: inaugurata la terapia intensiva neonatale covid che eviterà lo spostamento verso altro nosocomio distante da Benevento.

Questo il quadro completo:

“Capitano”, l’omaggio struggente del cantautore Gitano a Carmelo Imbriani (VIDEO)

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Tocco Caudio (Bn) – “Come un vero capitano, ti vedo ancora in quella curva giallorossa, ti vedo ancora in questa città”. E’ un estratto di Capitano, la canzone che il cantautore sannita Gitano ha dedicato a Carmelo Imbriani, indimenticato capitano del Benevento scomparso prematuramente il 15 febbraio 2013.

Gitano, al secolo Antonio Fusco, ha pubblicato un video realizzato nel borgo vecchio di Tocco Caudio con l’obiettivo di presentare il nuovo brano per Carmelo (il testo è di Graziella Luongo). L’artista ha precisato che si tratta di una bozza di testo e melodia in attesa degli arrangiamenti in arrivo nelle prossime settimane. Note struggenti accompagnate a parole di dolore per l’assenza di un uomo amato sia per le sue gesta sportive che per il suo animo gentile. Caratteristiche che lo hanno reso una vera e propria icona del calcio sannita. 

 

 

Covid in Campania: scende il tasso di positività ma sono 21 i decessi

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Napoli – Scende al 13,6% il tasso di positività al Covid in Campania secondo i dati delle ultime ventiquattro ore raccolti nel bollettino dell’Unità di Crisi. Una percentuale che risente dell’aumento di test effettuati nella giornata di ieri.

I positivi del giorno sono infatti 6.653 a fronte di 48.768 test. Cresce, invece, il numero dei morti: ben 14 nelle ultime 48 ore cui vanno aggiunti altri sette decessi avvenuti in precedenza ma registrati solo ieri per un totale di 21 morti. I posti letto di terapia intensiva occupati salgono da 55 a 60. Quelli di degenza passano dai 718 di ieri ai 750 di oggi.

Questo il bollettino di oggi:
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)Positivi del giorno: 6.653

Test: 48.768
Deceduti: 14 (*)
(*) Nelle ultime 48 ore; 7 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
 
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 60
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**)
Posti letto di degenza occupati: 750
(**) Posti letto Covid e Offerta privata.
I dati sulle vaccinazioni sono disponibili al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html
 

“Il 70% dei ricoverati nelle terapie intensive è no-vax”: il rifiuto delle cure è un problema

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“Rispetto ad un anno fa e’ cambiato il tipo di paziente ricoverato nelle terapie intensive: 7 su 10 sono no vax, di questi la metà sono anche negazionisti, quindi non negano solo vaccino ma l’esistenza stessa del Covid e l’utilità del cure. Vi arrivano in condizioni gravissime, dopo settimane senza cure o con pseudo cure. E spesso, una volta ricoverati, rifiutano procedure salvavita. Di conseguenza, la sopravvivenza di pazienti Covid che arrivano in terapia intensiva sta diminuendo rispetto a mesi fa”.

Dichiarazioni importanti del presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione Terapia Intensiva (Siaarti) Antonino Giarratano, che aggiunge: “in passato solo i malati oncologici terminali rifiutavano le cure, ora le rifiutano persone che possono esser salvate”. “Non era mai capitato prima – prosegue Giarratano, direttore partimento Emergenza e Urgenza del Policlinico universitario di Palermo di ricoverare in terapia intensiva soggetti che, sapendo che stavano andando in arresto cardiaco, rifiutassero ventilazione meccanica, emodialisi o circolazione extracorporea. Ora, in alcuni casi, rifiutano persino la flebo con gli zuccheri o l’ossigeno per via nasale, perché ‘non sanno cosa ci sia dentro'”.

Da nord a sud, la situazione è pesante: “abbiamo un numero inferiore di ricoverati rispetto a un anno fa ma con un disagio più grave perché non sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva non covid, come quelli dovuti a incidenti stradali e sepsi. Tra l’altro si avvicina anche il picco influenzale”. Un anno fa le cure scarseggiavano e bisognava capire come riuscire a curare tutti. Ora è il contrario: “abbiamo le intensive piene di persone che non vogliono esser curate”. L’altro lato della medaglia è “un popolazione sanitaria bombardata da minacce di azioni legali, che non ce la fa più. Perché quando hai pochi minuti per intubare o ventilare un paziente, spesso devi scegliere tra sottoporgli il consenso informato o salvargli la vita”. Questo, conclude Giarratano, “è aspetto totalmente nuovo che va deontologicamente e eticamente ristudiato, serve una rivalutazione normativa”.

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