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Nella giornata di ieri presso l’Azienda Ospedaliera di Salerno, un medico ed un operatore sanitario sono stati oggetto di aggressione da parte di alcuni familiari di una persona che è deceduta al Pronto Soccorso, e poiché si sospettava fosse positiva al Covid-19, ne era stato vietato il trasporto presso la propria abitazione.

“​Si condanna fermamente l’ennesima aggressione consumata ai danni di una categoria impegnata in prima linea a contrastare l’emergenza sanitaria che sta interessando anche il nostro Paese.
Alla categoria dei medici e degli operatori sanitari voglio esprimere la mia piena solidarietà, nonché la vicinanza di tutte le Istituzioni a tutti gli uomini e donne del settore sanitario che con enorme sacrificio stanno operando sin dalle prime fasi dell’emergenza.
​Un fenomeno già affrontato in diverse riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza oltre che delle Forze di Polizia anche dei vertici delle Aziende sanitarie e delle Organizzazioni sindacali di categoria.
​Di fronte a questi episodi è naturale un sentimento di indignazione che deve tuttavia portare ad un atteggiamento propositivo di tutte le Istituzioni a vario titolo coinvolte, che sarà impegno riunire nuovamente attorno al “tavolo di lavoro” già attivato presso questa Prefettura.
​Rivolgo il mio più vivo ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine e, in particolare all’Arma dei Carabinieri che anche in questa occasione è prontamente intervenuta per sedare gli animi, riportare la situazione alla calma e denunciare gli autori di questa grave aggressione.
​Ritengo comunque necessario, al di la delle azioni che verranno messe in campo, che tutti, a partire dalle giovani generazioni, comprendano appieno il valore della sanità pubblica, l’importanza del lavoro e della professionalità di tutti i medici ed operatori sanitari”.