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Domenica 2 luglio (ore 20), la musica torna ad essere protagonista su uno dei palcoscenici più belli del mondo, quello del Belvedere di Villa Rufolo, con il concerto che aprirà la 71esima edizione del Ravello Festival.

È Richard Wagner, come da oramai consolidata tradizione, a dare inizio a una stagione che vedrà alternarsi grandi orchestre, grandi direttori e grandi solisti, talenti italiani ed eccellenze campane premiando lo sforzo di tutta la struttura organizzativa di un Festival firmato da Alessio Vlad, con un cartellone ampio e dall’offerta differenziata, ricco di produzioni ed esclusive appositamente pensate per il pubblico della Città della musica. Sarà Andrey Boreyko, direttore d’orchestra nato a San Pietroburgo e con una ricca carriera internazionale, a salire sul podio del concerto inaugurale.

Boreyko dirigerà la ORF Radio-Symphonieorchester Wien, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna in un programma totalmente dedicato alle composizioni del nume tutelare del Festival (Preludio de I maestri cantori di Norimberga, l’Ouverture di Rienzi, i preludi dell’atto I e dell’atto III di Lohengrin, l’Ouverture de L’olandese volante e una serie di estratti dal Parsifal).

Concerto wagneriano che non vuole essere solo una consuetudine ma un indirizzo caratterizzante, ancor più delle passate edizioni, il programma del Ravello Festival. Altra data importante nel programma il 20 agosto con la Dresdner Festspielorchester e il Concerto Köln, diretti da Kent Nagano (produzione in collaborazione con il Summer Festival di Lucerna in esclusiva per l’Italia) quando sul palco del Belvedere di Villa Rufolo ritornerà l’esecuzione integrale, in forma di concerto, di un’opera di Wagner dopo 26 anni da quel memorabile Parsifal diretto da Gergiev con Placido Domingo protagonista.

Ravello si propone come sito dove è inimitabile il rapporto tra musica e paesaggio. “Una magia che rende indimenticabile ogni esibizione in un luogo unico che appartiene non solo a noi tutti ma alla storia della nostra civiltà”, scrive Alessio Vlad. “Uno scenario naturale di unico fascino”, aggiunge il presidente della Fondazione Ravello Dino Falconio, che quest’anno farà da cornice a un programma “che rispecchia in pieno la tradizione della nostra rassegna e introduce elementi innovativi nel giusto connubio fra Memoria e Futuro, che spesso sono i poli, fra i quali gioca l’Arte”. Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC.