Le prime 8 giornate di campionato si sono rivelate estremamente deludenti per la Salernitana. La compagine granata ha raccolto solo 3 punti e ancora a 0 è il computo delle vittorie in questa stagione. Un rendimento che in pochi si sarebbero aspettati, a partire dall’allenatore portoghese Paulo Sousa, giudicato il primo colpevole e per questo esonerato.
È stato chiamato Filippo Inzaghi a guidare i granata nel difficile compito di salvare la Serie A. Non si è ancora a metà del girone d’andata del campionato, ragion per cui le possibilità per svoltare ci sono tutte. È indubbio però, considerando la situazione quote che riguardano la retrocessione in Serie B, non possono non tener conto anche della formazione granata, oltre che Cagliari ed Empoli. Sono davvero poche le attenuanti in favore dei granata, per tentare di dare una spiegazione ad un avvio così sottotono. Tra queste non rientra certamente un calendario poco favorevole: a parte Fiorentina ed Inter, gli uomini guidati in precedenza da Sousa sono andati ko anche contro Lecce, Torino ed Empoli, oltre che un pareggio con il Frosinone. Tutte compagini alla portata dei campani e invece sfide chiuse con ko pesanti e azioni offensive quasi nulle.
L’unica nota positiva in questo avvio di campionato è Antonio Candreva, l’ex Lazio sembra stia rivivendo una nuova giovinezza in terra campana ed è stato il faro del reparto offensivo granata. La carta d’identità indica però 36 anni e un rendimento costante per tutto l’arco della stagione è difficile da garantire. Ora al nuovo tecnico Inzaghi tocca l’arduo compito di mettere la parola fine al caso Boulaye Dia. Il giocatore avrebbe voluto lasciare la Campania e l’Italia negli ultimi giorni di mercato, decisione a cui si è fermamente opposta la dirigenza granata avendo appena riscattato il senegalese per 12 milioni dal Villarreal. L’attaccante però è scontento e il suo rendimento altalenante ne è stata la prova. A questo si aggiunge l’imminente partenza per la Coppa d’Africa, alle porte insieme al mercato invernale. Non è esclusa una sua partenza durante la prossima sessione, anche perché il valore del cartellino è raddoppiato dopo i 16 gol e 3 assist nella passata stagione, ma ora rischia un calo dovuto alle prestazioni non altrettanto elevate.
Il nuovo arrivato Inzaghi ha potuto approfittare della sosta del campionato dovuto alle nazionali per cercare di compattare quanto possibile il gruppo, in gran parte rimasto identico rispetto a quello della passata stagione. I principali innesti sono stati Jovane, in prestito dallo Sporting Lisbona, Loum Tchaouna e Mateusz Legowski. Questi ultimi arrivati a titolo definitivo e già entrati nelle gerarchie del precedente tecnico poiché hanno portato un buon bagaglio di esperienza europea. Il tecnico neo arrivato, nelle prime dichiarazioni pubbliche rilasciate alla stampa, ha ribadito come buona parte del suo lavoro si debba concentrare sul gruppo squadra, per migliorare l’intesa e la conoscenza tra compagni. Questi aspetti sono fondamentali per la costruzione di azioni offensive importanti, in modo tale da garantire schemi di gioco in cui partecipano tutti gli undici effettivi e non frutto di azioni del singolo, come accaduto fino ad ora grazie agli strappi di Candreva.