- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Giuseppe Conte rispedisce ogni polemica al mittente e sottolinea ancora una volta quanto sia fondamentale sacrificarsi in questo periodo. “E’ il momento più difficile degli ultimi decenni, serve lo sforzo di tutti”, dice il presidente del consiglio nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Tra le tante questioni affrontate ne abbiamo estrapolate alcune di comune interesse nel Meridione. 

Attività motorie – “Sono consentite, ma andare a correre tutti insieme è vietato. Hanno fatto bene i sindaci a chiudere i parchi, e bene fanno i vigili a controllare scrupolosamente che non ci siano assembramenti. Dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni ispirate alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Per il resto non servono nuovi divieti, è importante rispettare quelli che ci sono. Questo purtroppo vale anche per le chiese. So che sto chiedendo tanto, ma dobbiamo predisporci ad affrontare il picco del contagio ed è bene restare tutti a casa”.

La reazione del Sud – “Anche gli scienziati più qualificati hanno difficoltà a fare previsioni troppo specifiche. Il nostro obiettivo è contenere o comunque rallentare la velocità di diffusione del virus, in modo da avere la possibilità di gestire l’emergenza in un tempo più dilatato, distribuendo una reazione efficace su tutto il territorio nazionale. Certamente non possiamo più permetterci errori comportamentali. Vanno assolutamente evitati gli spostamenti di chi, ad esempio, nei weekend lascia Milano per raggiungere la famiglia o la propria residenza al Sud”. 

Altri blocchi? – “I servizi essenziali vanno garantiti. Se i supermercati, le farmacie, gli ospedali continuano a essere riforniti è perché alle spalle c’è una filiera industriale che lavora, con grande senso di responsabilità, affinché il Paese non si fermi. L’Italia ha potenzialità inesplorate, si è mossa con coraggio e altri Paesi, come Spagna e Francia, stanno seguendo il nostro modello”.