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Cava de’ Tirreni (Sa) – Oggi pomeriggio  si è svolto nella Sala dei Gemellaggi del Palazzo di Città un nuovo incontro dopo quelli già tenuti nei mesi scorsi per illustrare in maniera chiara e dettagliata la Manifestazione d’interesse al Pon Inclusione – Reddito all’inclusione attiva. All’incontro hanno preso parte  l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cava de’Tirreni, ente capofila del Piano di Zona, Enrico Bastolla e l’assessore alle Attività Produttive Barbara Mauro, il coordinatore dell’Ufficio di Piano, Romeo Nesi ed un significativo gruppo di imprenditori e rappresentanti delle Confederazioni di artigianato e del commercio, l’Associazione degli imprenditori cavesi ‘Cava Sviluppo’. Gli assessori Bastolla e Mauro, coadiuvati dagli uffici del Piano di Zona hanno illustrato le potenzialità direttamente connesse ad un percorso di recupero socio-lavorativo, mediante la stipula di un Patto di Servizio tra l’utente che ha presentato domanda per il Reddito di Inclusione e il Piano di Zona Ambito S2, con il coinvolgimento dell’Ufficio per l’Impiego. “Dai precedenti incontri era emersa la necessità di chiarimenti che abbiamo avuto dal Ministero – afferma l’Assessore Bastolla – che ci premettono di avere un quadro molto chiaro e oggi li abbiamo trasmessi agli imprenditori, ai commercianti e agli artigiani. Il confronto ha permesso di avere maggior chiarezza sulle modalità per agevolare il più possibile il reingresso nel mondo lavorativo soprattutto dei più svantaggiati”. L’incontro è stato molto partecipato ed ha avuto ampio riscontro dai rappresentanti delle diverse categorie ed imprenditori. “I benefici per le imprese sono tanti ed evidenti – afferma l’Assessore Barbara Mauro – che per un anno possono impiegare personale a costo zero, oltre ad avere anche il supporto di un tutor. L’auspicio e che i percorsi di formazione e reinserimento si concludano con un effettivo impiego”. I dati parlano di circa 500 famiglie che sono sulla soglia della povertà. Gli uffici del Piano di Zona e l’Ufficio per l’impiego vaglieranno le competenze professionali presenti nel nucleo familiare di coloro che hanno fatto istanza per il REI, così da far corrispondere questi profili a quelli che saranno richiesti dalla aziende. L’incontro di domanda ed offerta sarà formalizzato con la firma del “Patto di inclusione” che darà il via per un anno al lavoro all’interno dell’azienda.