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Avellino – E’ cominciata oggi pomeriggio l’era di Claudio Foscarini sulla panchina dell’Avellino. Il tecnico trevigiano raccoglie l’eredità dell’esonerato Walter Novellino, ma allo stesso tempo ha il compito da qui alla fine della stagione di condurre la barca biancoverde nel porto della salvezza. Prima di dirigere il primo allenamento in da tecnico dei lupi si è presentato alla piazza. “Abbiamo deciso, a malincuore, di voltare pagina. Speriamo sia l’inizio di un nuovo cammino. Siamo convinti che mister Foscarini ci possa aiutare a raggiungere la salve” ha chiosato il direttore sportivo dell’Avellino, Vincenzo De Vito.

“Sono venuto con tanta voglia e grande entusiasmo entusiasmo – spiega Foscarini – Conosco gran parte della rosa. Ci sono tutte le carte in regola per conquistare la salvezza. Qui servirà armonia, ma anche un pizzico di pazzia. Sicuramente son convinto con quelle componenti, spirito di sacrifico ma con la voglia. Ci sia tutta. Spetta me tirar fuori tutto. Non sono un giovane allenatore, ma sono abituato a questo tipo di situazioni. La voglia di lottare per una piazza importante mi spinto ad accettare. Non cerco un contratto, ma una sfida da vincere – continua – Farlo in una piazza come Avellino mi mette grande motivazione”.

“La realtà ci dice che la squadra è piombata nei playout – spiega – Abbiamo tre sfide che sono scontri diretti e nove contro delle corazzate. Non è un calendario in discesa, ma c’è una convinzione di un tecnico che sente l’ambiente caloroso per ribaltare il tutto. Io sono convinto che ci sono le premesse per uscire da questo momento”. “Quanto al modulo non ho ancora l’idea certa, ma partiremo da una linea difensiva a quattro. Io credo che siano ancora dei margini di miglioramento – spiega – Il mio compito è tirare fuori l’orgoglio. Una prerogativa è di sciogliere questo momento di tensione. Quello che manca ora è il coraggio anche di sbagliare”. “Siamo stati bersagliati da diversi infortuni, ma resta da capire anche la causa di queste defezioni. Non vengono così casualmente. Conosco Ardemagni e Pecorini. Ci siamo incontrati spesso con gli altri. La squadra merita qualcosina in più. Non voglio valutare ciò che è stato fatto in precedenza”.

“Ci vogliono le spalle larghe – afferma – Ogni allenatore deve calarsi in questa realtà. La sfida, però, non viene vinta solo dal tecnico. Si vince tutti insieme. Ho la necessità che il mio credo venga recepito in maniera importante. Devo far capire, nel modo più veloce, che la squadra sta dando. Anche la stampa è importante per raggiungere l’obiettivo salvezza. La squadra deve dare segnali importanti. Foscarini non deve cancellare tutto. Sono sempre stato convinto che quando si riesce ad ottenere il massimo al di là del risultato c’è sempre un grande apprezzamento”.