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Benevento – Giochi di prestigio, escamotage, trasformazioni. Le parole chiave che spiegano dove sono andati a finire i soldi del Psr, i fondi della Regione che devono rappresentare l’aiuto per i nuovi agricoltori e quelli già esistenti e in attività. Una passeggiata nell’entroterra salernitano e in quello irpino hanno portato alla luce situazioni che hanno dell’incredibile. Un viaggio attraverso boschi impraticabili e montagne irraggiungibili trasformati in vere e proprie aziende, alcune delle quali senza un minimo segnale di coltura, anzi con terreni arsi dal fuoco. Da Padula ad Andretta, passando per Orria, Rutino e Laureana Cilento, in tanti hanno praticato delle strade per ottenere il beneficio, spesso in misura anche superiore rispetto al costo dell’intervento. Come è stato possibile? Semplice, la forma del Psr ha consentito tutto ciò grazie a continue integrazioni e variazioni del testo e ai famosi 50mila euro di premio di primo insediamento. E intanto c’è chi aspetta e chi ha investito soldi propri pur di mettere in piedi un’attività. Qualcuno dovrà dare delle risposte a questi giovani imprenditori.