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Non ha dubbi il governatore campano Vincenzo De Luca sulla vicenda dei fondi di sviluppo e coesione di cui chiede “lo sblocco” e parla di “scandalo nazionale” accusando il governo. “I fondi sviluppo e coesione sono bloccati da un anno e mezzo, senza nessun motivo reale – spiega intervenendo ad un convegno alla 50ma edizione del Nauticsud -. E’ una vergogna nazionale, il Sud è tradito e calpestato. Abbiamo oggi opportunità di lavoro che non possiamo cogliere perché le risorse sono bloccate, tutto il mondo della cultura e dello spettacolo è paralizzato, le opere stradali sono bloccate. Mi pare evidente che siamo di fronte ad un tentativo di rapina di risorse del Sud o di discriminazione politico-istituzionale. Sono fondi destinati al Mezzogiorno non a qualche ministro”. E aggiunge: “Sarebbe bene che anche le donne e gli uomini del Sud facessero capire che quando si sta al governo non si gestisce una bottega di famiglia ma si ha il dovere di rispettare i territori e le istituzioni”. Riguardo alla manifestazione di venerdì a Roma con l’Anci, De Luca ha detto che “abbiamo fatto la richiesta” di incontrare il governo, ma “non è che non dormiamo se non parliamo con qualcuno del governo… Andremo, in delegazione Ministero della Coesione o a Palazzo Chigi e chiederemo una data: quando diavolo sbloccate i fondi? Vogliamo una data perché tutte le motivazioni che hanno addotto sono vergognosamente strumentali e spesso sono fondate su dati consapevolmente falsi. Quindi chiederemo una data: quando arrivano le risorse per creare lavoro al Sud, infrastrutture e per non paralizzare tutto il mondo dello spettacolo e della cultura. Vediamo se rispondono. Il 16 febbraio ci saranno tanti amministratori locali. Ci sono 200 Comuni campani che rischiano di andare in dissesto se non avremo queste risorse”.