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Napoli – Una audizione della commissione Istruzione e Cultura della Campania si è trasformata oggi in un duro scontro interno al centrosinistra di governo, in particolare tra la presidente dell’organismo consiliare Bruna Fiola e l‘assessore alla scuola e politiche sociali Lucia Fortini.
Lo scontro è avvenuto sulle diverse visioni in merito ai forti investimenti per il programma “Scuola Viva” su cui la Regione ha investito 100 milioni di euro finora, con tensione cresciuta in lunghi momenti di litigio al microfono ad alta voce.

Non stiamo mettendo al rogo Scuola Viva – ha detto Fiola – che va mantenuta perché ci dà la possibilità di tenere a scuola molti ragazzi che avrebbero passato tempo in strada.
Parliamo di investimenti di 100 milioni di euro, una cifra che neanche riesco a pronunciare. Ma il disagio giovanile in Campania resta fortissimo e colpisce un ragazzo su due. Siamo primi nel disagio minorile”.

Giudizio negativo sull’impatto di Scuola Viva nel contenere la dispersione scolastica a cui l’assessore Fortini ha replicato: “Cento milioni per Scuola Viva – ha detto – hanno portato 55.000 euro in ogni scuola. E’ un grande progetto ma l’evasione educativa non viene risolta da un solo programma, sapendo che c’è un contesto economico e sociale in cui vince il disagio e ha bisogno di grandi investimenti. Lo dico perché porre accento su numeri che parlino di bontà del progetto è sbagliato. È calata la dispersione del 2% e sappiamo che qualunque tipo di programma può essere migliorato, ma dargli un voto scolastico di 4-5 non è giusto, perché ogni ragazzino ha conosciuto attività come nuoto o violino con cui non poteva permettersi un contatto dal punto di vista economico della famiglia. Ci possono essere errori su 550 scuole ma con Scuola Viva diamo possibilità importanti”.

Con il programma ‘Scuola Viva’ la nostra regione ha investito ben 100 milioni di euro per potenziare l’offerta formativa e contrastare la dispersione scolastica in Campania. Uno sforzo economico notevole, rinnovato con ulteriori 115 milioni di euro per gli anni 2022-2026, a supporto di una causa giusta. Tuttavia, pur essendo un’iniziativa meritevole, poco o nulla conosciamo dei risultati concreti che ha prodotto, con particolare riferimento al contrasto della dispersione scolastica”. Lo ha affermato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi a margine dell’audizione in Commissione Istruzione e Cultura di questa mattina.
Sono totalmente assenti, infatti – sostiene – criteri di valutazione che misurino l’impatto del programma e gli effetti reali per i destinatari. Inoltre ‘Scuola Viva’ non coinvolge l’intero sistema scolastico campano, ma riesce a raggiungere solo circa 500 istituti. Un limite che rischia di tradursi in una ulteriore discriminazione a vantaggio delle scuole più attrezzate e più capaci di progettare e partecipare ai bandi”.
Attualmente – prosegue – nella nostra regione il 18% dei ragazzi e delle ragazze non prosegue gli studi dopo il diploma delle medie e nella maggior parte dei casi la dispersione colpisce ragazzi che provengono da contesti familiari e sociali più deprivati. Per questa ragione non solo continuiamo a ritenere ‘Scuola Viva’ di fondamentale importanza ma – conclude Ciampi – daremo il nostro contributo alla risoluzione che la Commissione si appresta a formalizzare per migliorare il programma”.