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La Campania torna in zona arancione. Il cambio di colore per la nostra Regione è frutto, principalmente, dell’abbassamento dell’indice Rt che adesso si aggira intorno all’1 (tra o.96 e 1.03) e dell’incidenza settimanale di casi di positivi per 100mila abitanti, arrivata a quota 238, sotto il limite dei 250 al di sopra dei quali scatta in automatico la zona rossa.

Ma, di fatto, cosa cambia con il passaggio da zona rossa a zona arancione?

Con il passaggio in zona arancione il cambiamento più significativo riguarda la riapertura di tutti i negozi: abbigliamento, parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Per bar e ristoranti cambia invece poco, stante l’impossibilità di consumare all’interno del locale o nelle prossimità dello stesso.  La vendita con asporto è consentita dalle 5 alle 22, ma senza restrizioni solo fino alle 18. Dopo le 18 l’attività è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina. La consegna a domicilio è invece consentita senza limiti di orario.

Per ciò che concerne la scuola ecco i cambiamenti più significativi: fino al 30 aprile è assicurato lo svolgimento dell’attività in presenza per la scuola dell’infanzia (nidi e materna), primaria (elementari), secondaria di primo grado (scuole medie). Nello stesso periodo, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) devono garantire l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.

In riferimento agli spostamenti, in zona arancione continuano a essere vietati nei comuni diversi da quello di residenza salvo esigenze di lavoro, di salute o studio.