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A gennaio 2017 è entrata in vigore la Legge n. 242 del 2016 (“Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”) che ha legalizzato la coltivazione di canapa sativa L., senza necessità di ottenere un’apposita autorizzazione, a patto di utilizzare sementi certificate. Il provvedimento ha inoltre dato vita ad un nuovo segmento di mercato, quello dei derivati legali della cannabis. Questi vengono definiti anche “light” (ossia “leggeri”) in quanto caratterizzati da una concentrazione di THC prossima allo zero. Il THC – acronimo di tetracannabinolo – è il principio attivo responsabile degli effetti stupefacenti di sostanze quali la marijuana e l’hashish. Le versioni ‘light’, invece, sono del tutto innocue da questo punto di vista e, ad oggi, rappresentano una categoria merceologica molto apprezzata che alimenta un mercato in crescita, specie negli ultimi anni.

Gli inizi del mercato della cannabis light

A seguito dell’entrata in vigore della legge sopra citata, il neonato mercato dei derivati legali della cannabis ha interessato soprattutto chi già faceva uso di sostanze simili. In altre parole, i prodotti ‘light’ hanno rappresentato un’alternativa ‘innocua’ alla marijuana ed all’hashish comuni provenienti dal mercato illegale.

Ragion per cui, in breve tempo sono comparsi – a partire dalle maggiori città italiane – negozi al dettaglio e distributori di cannabis ‘light’. Naturalmente, il mercato dei prodotti derivati dalla canapa legale si è sviluppato quasi subito anche online, grazie a siti specializzati in grado di garantire ai propri utenti una privacy maggiore rispetto ai negozi fisici. Non sorprende, quindi, che la vendita di marijuana legale su e-commerce come High On Life rappresenti da tempo una quota importante del mercato dei prodotti a base di cannabis legale, inclusi l’hashish light, l’olio al CBD e le tisane.

 

Gli ultimi anni e l’effetto Covid-19

Superata la fase iniziale, il mercato ha cominciato ad attirare anche l’interesse di coloro i quali non avevano mai utilizzato sostanze di questo tipo. Di conseguenza, la platea di clienti – anche saltuari – ha preso ad ampliarsi ulteriormente, alimentando la crescita dell’intero settore. Anche in questa fase, il contributo dell’e-commerce è stato significativo. Negli ultimi anni, infatti, il commercio elettronico ha fatto registrare una crescita notevole, che ha investito ogni settore merceologico, incluso quelli dei derivati light della cannabis.

A dare ulteriore impulso a questo trend è stata certamente la pandemia provocata dal Covid-19. Le restrizioni imposte, ciclicamente, per contenere la diffusione del contagio hanno costretto milioni di persone a trascorrere più tempo del solito in casa (anche per studio e lavoro); di conseguenza, in molti si sono rivolti con maggiore frequenza agli e-commerce per effettuare ogni genere di acquisti. Al contempo, l’incertezza e le difficoltà determinate dall’emergenza pandemica hanno aumentato l’insorgere di problemi legati a stress, ansia e disturbi del sonno.

In uno scenario di questo tipo, non sorprende come un numero crescente di persone abbia deciso di ‘saggiare’ i prodotti derivati dalla cannabis legale (magari acquistandoli online fin da subito) i quali, pur essendo quasi privi di THC, contengono altri principi attivi che determinano una serie di effetti benefici. In particolare, possono risultare molto efficaci per conciliare il sonno, ridurre lo stress, alleviare i dolori muscolari e, più in generale, favorire il rilassamento (date le proprietà blandamente sedative).

Per quanto riguarda la futura evoluzione di questo particolare segmento di mercato, molto dipenderà dagli eventuali sviluppi inerenti la legalizzazione della cannabis diversa da quella ‘light’ e da quella medica. In altre parole, bisognerà attendere se e quando il testo base approvato a settembre in Commissione Giustizia diventerà legge a tutti gli effetti (depenalizzando consumo e possesso, entro determinati limiti) oppure se si arriverà alla legalizzazione tramite il referendum, che ha raccolto oltre 600.000 adesioni.